Anna e Filippo atterrano a Capodichino la mattina del 23 dicembre alle 11 in punto.
Ad aspettarli Fabrizio e Maria, saluti di rito poi vanno a prendere la macchina.
Si dirigono a casa e dopo aver disfatto i bagagli ed essersi rinfrescati escono per andare a salutare la nonna materna, Gianna.
Con la macchina di Fabrizio si dirigono a Secondigliano nel rione Gescal, casa.
É la prima volta da quando è scappata che ci mette piede, quanto le è mancato questo posto.
Per quanto urli da un certo punto di vista degrado, sofferenza, povertà, difficoltà e "pericolo" é pura magia. Ci sono famiglie, bimbi che crescono, ragazzi che cercano di costruirsi un futuro con impegno anche se facendo semplicemente il palo guadagnerebbero facilmente 200 euro al giorno.
Filippo è la prima volta che mette piede in un posto simile.
Anna gli indica il murales di un bambino, si è fatto 4 cappi.
Ha i brividi il pediatra, pensa a quanto sia stato difficile e pericoloso per lei crescere e vivere qui.
Eppure é venuta su benissimo. É bellissima, ha un cuore grande, si é laureata ed ha la fedina immacolata.Parcheggia poi scendono dalla macchina.
Gli porge la mano perché ha notato il suo stato d'animo.
È preoccupato e si sente un perisce fuor d'acqua.
<< é tutto ok, non succederà niente >>
É tutto completamente diverso dal suo appartamento ai Navigli e dal Policlinico prestigioso in cui lavorano entrambi.<< amore >>
<< lo so, andiamo >>
Si fanno strada tra i palazzi, nonostante il degrado ci sono le luci di Natale, l'albero addobbato e i bambini in giro a giocare.
Alcuni di loro la raggiungono per salutarla.<< Anna, Anna >> esclamano felici di rivederla.
Li abbraccia e al più piccolo allaccia la scarpa destra per evitare di farlo cadere.Filippo sorride.
<< sì ó nnamurat suo? >> domanda uno dei bambini.
Filippo la guarda perché non ha capito.
<< ti ha chiesto sei sei il mio fidanzato >>
<< sì >> conferma il pediatra felicissimo di esserlo.
Non ha cazzimma ma solo tanta dolcezza.
Non ha niente del malessere ma é disposto a dare l'anima per la donna che ama.
<< stamm jenn addò a nonna mia, c verimm >> esclama lei poi avvolge un braccio attorno al collo del fidanzato e si incamminano.La nonna per la prima volta si comporta in maniera impeccabile provando persino a parlare in italiano per non deludere la nipote per l'ennesima volta.
<< restate qui a mangiare? >>
<< non possiamo perché Fabrizio e Maria ci aspettano al ristorante ci vediamo domani sera >>
La nonna annuisce poi abbraccia la nipote.
<< ti devo dire una cosa >> esclama Gianna.
<< cosa? >>
<< tra mezz'ora tua mamma verrà liberata, vorrebbe venire anche lei domani sera >>
<< ci devo pensare, ciao nò >> risponde poi si alza di scatto e scappa fuori.
Filippo si alza alquanto a disagio, le stringe la mano.<< signora é stato un vero piacere incontrarla, le auguro una buona giornata. A domani sera >>
Esce anche lui per seguirla.
La nota poco dopo seduta su dei gradini mentre piange.
Non deve essere facile per lei, ha una stretta al cuore e vorrebbe fare qualcosa ma non sa esattamente cosa perché non conosce tutto il suo passato e non sa perché sua madre ha scontato una pena detentiva.
Ispira e comincia a camminare, non parlerà per evitare di dirle qualcosa di sbagliato.
Si limiterà ad abbracciarla per farle sentire che può contare su di lui.
D'improvviso però il rapper salta fuori e si siede accanto a lei.
Il pediatra si ferma e li osserva.<< che è stat? >>
<< tra mezz'ora mia mamma esce >>
<< over? >>
<< me l'ha itt mo nonna >>
<< non me l'aspettavo >>
<< nemmeno io >>
<< mi ricordo n'ann fa stavam proprij ngoppa a sti scale e ij 'e te eravamo appena sciarrat pecché volevo ca andassi a fare gli auguri a tua mamma. Avimm alluccat accussì forte ca sicur c'ann sentut p tutta Napulé, ci siamo persino detti che era fernuta pecché tenimm caratteri forti ij e te poi alla fine simm jut. Nun c itt mezza parola, le vuardata nfacc e po te ne si scappata. M'é chiest quaccosa 'e te, 'e cumm si, 'e chell ca fai, che t'appassiona e ij c'agg itt ca tieni nu brutto carattere, ca sciarramm semp ma ca sicuro prima o poi c spusamm. Quann rop sta ca c ric a stessa cosa pecché ó sacc ca prima o poi ci ritrovammo >><< Ema mi hai sbattuta in malo modo fuori da quel locale mentre faceva freddo e diluviava, mi hai fatto male al gomito ed ero senza telefono o macchina per tornare. Ho rischiato assai, p miracolo nu m'hann tuccat e mo m ric accussì >>
<< credevo... >>
<< ecc p na convinzione sbagliata e senza prove m fatt na cosa simile. Sì me rapivan?, si me stupravan?, si m'accerevan?. M mis in pericolo senza essere sicur. Nun vogl cchiù n'omm comm a te ca me face provà emozioni forti, ca me regala notti d'amore e po se face piglià a gelosia e m fa na cosa comm a ch'ella. Vogl n'omm ca s piglia cura 'e me ca me ra certezze, ca me sta accanto, ca m'aiuta e con cui andare avanti insieme e chist nun si tu Ema >>Si alza e torna sui suoi passi dove c'è Filippo con le mani in tasca a sorridere.
<< da quanto tempo sei qui? >>
<< abbastanza da ricordarmi quanto ti amo perché ogni parte di me ti ama. Non so come ma ho capito quello che hai detto ed è stata la più bella dichiarazione del mondo >>
Gli sorride e lo bacia.Emanuele gira i tacchi e se ne va.
Ha ragione lei, l'ha messa in pericolo senza esserne sicuro e tutto per colpa della gelosia.
Ritrovare la sua fiducia non sarà facile.
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SUL CU TE M'AGG RES DEBOLE:
FanfictionForse un giorno spiegheremo al mondo cosa siamo stati noi...