54 - La Battaglia del mare (2p)

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Evan Morgan Vento

Mentre effettuiamo la discesa, Sirio mi informa che la cerimonia del Middle Ground è iniziata, i fuochi pirotecnici sono spenti e hanno dato il via all'apertura della diga. Una diga che inonderà la vasca. Non aggiunge altro, ma so che ormai è troppo tardi per cambiare idea. Tremo, il mio respiro è convulso, eppure sento che lei è qui, lo sento, lo desidero, imploro il fato. Lei non è in quella vasca. Lei non sarà mai in quella vasca. Lei è libera e io la troverò ovunque e resteremo insieme per sempre. E devo smetterla o diventerò pazzo prima dell'alba.

Quando la nave atterra, il primo a scendere e a farsi riconoscere è Athor 12, i suoi uomini stavano già iniziando un fuggifuggi generale alla vista di una nave da guerra del Consiglio, temendo un arresto. Ma lui, allo spalancarsi del portello laterale, alluminato dal nostro radiofaro, tende le braccia verso l'alto e urla loro: «Compagni, fermatevi! È arrivato il tempo della rivalsa. Combattiamo uniti contro la rete neurale che ci ha reso schiavi per decenni! È oggi, è adesso. È il momento!»

Quando la sua voce si ferma, anche le decine di Operanti armate solo di bastoni e di coltelli e di pale arrestano la corsa, e alla spicciolata tornano indietro. Se il loro capo parla in piedi da una nave, significa che qualcosa sta cambiando, lo sentono e si avvicinano a noi. Solo quando il cono di luce li illumina, ci rendiamo conto di quanti sono, davvero un numero enorme che lascia interdetto Sirio Uno che mai si sarebbe aspettato un tale numero di sudditi insoddisfatti, lui che ha sempre punito con la morte la diserzione del singolo, adesso si avvede che il dissenso di un intero popolo non può essere definito una diserzione, ma un messaggio. Un messaggio che non può essere ignorato. Se in tanti rinnegano la legge, qualcosa di sbagliato evidentemente contiene. Non è il momento di farne un dibattito, tuttavia, abbiamo una missione da portare a termine. Sirio si affaccia al fianco di Athor, e per reazione, gli uomini, nel riconoscerlo, si chinano in ginocchio uno dopo l'altro, formando una lenta ola che culmina in un reggimento di uomini piegati davanti a lui, che oggi è schierato accanto a un disertore. Una novità assoluta per il regno, che incontra subito il rispetto di ognuno di questi Operanti.

Sirio di fa avanti e parla solenne, come fa da sempre e da qualunque podio: «Oggi una minaccia incombe su Pangea. Restiamo uniti e combattiamo compatti e senza paura per impedire che il disegno di uno solo distrugga il lavoro di tutti. Dobbiamo catturare il Creatore, signori, l'uomo che ha rivoltato l'intera rete neurale contro i propri cittadini generando interferenze alle menti, rendendo nemici i robot, deviando in cielo i droni e aizzando i vostri stessi compagni contro di voi. Quest'uomo va fermato, prima che uccida la sua unica discendente, una Crescente di soli vent'anni che è incinta. Il suo nome è Selina 16. Salviamo Selina 16. Siete con me?» grida in ultimo.

Arrivo alle spalle di Sirio e di Athor, affacciato sull'apertura, e resto sconvolto ad ascoltare un coro di risposta che si leva altissimo e unisono e che ripete: «Selina 16! Selina 16! Selina 16!» poi si mettono in piedi e sollevano le loro armi inneggiando potenti e tutti insieme: «Chi è vivo vive e chi è morto muore!».

Sento che Sirio si è commosso. Forse una tale potenza d'impatto sui sudditi non l'aveva mai provata, è abituato a riscuotere l'obbedienza con la coercizione. Mai prima d'ora aveva riscosso approvazione con onore e un'esultanza.

Athor 12 alza il braccio e grida loro: «Tutti alle spiagge!»

E dalla folla si sente un coro di: «Alle spiagge!».

Lui si unisce ai suoi uomini e noi rientriamo sulla nave per seguirli volando radente. Mentre prendiamo quota, dall'oblò osserviamo la folla che marcia in direzione nord, e Sirio si avvicina al mio orecchio: «A quest'ora la vasca sarà inondata. Non si torna indietro.»

Middle Ground Chronicles - SELINADove le storie prendono vita. Scoprilo ora