Selina 16
«Aggrappati» dico alla fine della breve traversata fino alla parete della vasca.
Insieme tiriamo fuori le mani e le poggiamo sul bordo, facendo capolino con le teste per osservare il perimetro. Non si vede a un passo. Ora le dita si fanno più decise e artigliano il bordo.
«Vado prima io» gli sussurro.
«Non ci pensare nemmeno. Insieme o nessuno.»
«No, non lo so se è una pazzia, non rischio la tua vita per una mia idea.»
Ringhia basso e ripete: «Insieme o nessuno.»
«Testardo di un vadisiano.»
«Testarda di una Crescente.»
«Natan...»
«Al tre. Uno, due...»
«Aspetta!»
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«Aspetta» ripeto in un sussurro potente. Le mie mani, artigliate sul bordo della vasca stanno tremando. Ma non si tratta della paura, è la pietra sedimentata che riveste la vasca a tremare. Ora lo sente anche lui, accanto a me.
«Ma che succede?» domanda piano. «Sembra un terremoto.»
Il mare intorno a noi sta producendo improvvise increspature e sono sempre più alte e più frequenti. Non si tratta delle stesse onde prodotte dai corpi immersi che si agitano, questo è un vero e proprio moto ondoso generato dall'acqua.
«Tu resta aggrappato e non mollare la presa» intimo.
Sto pensando, cerco di ragionare, ma non capisco davvero come sia possibile che una vasca circoscritta dove l'acqua dovrebbe essere ferma, riesca invece a generare un moto ondoso.
«Che facciamo, saltiamo adesso?» domanda Natan.
Mentre lo chiede, la pelle delle mie mani si raffredda. Come se una ventata l'avesse colpita. E osservo nella semioscurità queste mie mani aggrappate al bordo della vasca che fino a un istante fa erano ricoperte d'acqua e solo le falangi erano in superficie, arpionate, aggrappate. Adesso invece anche le nocche e pian piano il dorso delle mani stanno affiorando. E concludo sconvolta che l'acqua della vasca si sta ritirando. Non è una cosa che capisco lentamente, è un'ovvietà, e non ho nemmeno il tempo, una frazione di secondo, per metabolizzarlo, che dietro di noi, alle spalle, dalla vasca affollata, le vibrazioni aumentano e si genera un gorgheggio persistente ma impossibile da vedere. Non so dove sia, né cosa sia, è troppo buio.
«Aiutoooooooooooo!»
Grida disperate e altissime si levano improvvise. Sovrapposte. A centinaia. Un coro di grida disperate. La piscina dietro di noi diventa un carnaio di gente che annaspa nell'acqua, cerca di nuotare, di sottrarsi a qualcosa che sta avvenendo perfettamente al centro dell'area. E le urla che si sovrappongono arrivano così straziate da provocarmi un pianto muto ma incontrollato.
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Middle Ground Chronicles - SELINA
Fantasy✨Middle Ground Chronicles - SELINA - Fino ai confini del mondo emerso - autoconclusivo -- -- VINCITORE CONTEST ESTIVO 2024 - Credere nell'amore in un Ordinamento come il loro, è quasi una follia, e cercare una cura per le Crescenti vittime di anom...