18 - Codice infranto

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Evan Morgan Vento


-9 giorni al Middle Ground


Questa dannata galleria è infinita. Non ho idea di dove conduca, e inizio a sentirmi un imbecille. Ero convinto che Selina avesse proseguito, invece temo che abbia preso una svolta. Forse il secondo cunicolo a destra che ho superato decine di metri fa. Maledizione. Dovrò trovare in fretta un modo per risalire in superficie, se non raggiungerò prima possibile la navetta, quel pauroso di Oram 12 mi lascerà a piedi. Ora capisco perché Sirio Uno mi ha concesso tre giorni, questo posto è un labirinto e quella strega è imprevedibile. Non so cosa le sia preso, ma fino a due anni fa non era così folle. Era dolce, gentile, piena di vita. Proprio la vita che non ho voluto portarle via, conoscendo i metodi che usano sulle partorienti, ho voluto evitarle di diventare una generatrice, lasciarla ai suoi studi e alle sue ambizioni, anche se avrei voluto prenderla e tenerla con me. L'ho desiderata con tutto me stesso. Per mesi l'ho affogata in litri di vino sintetico e sigarette di erba, ma non se n'è mai andata del tutto dalla mia mente. E ritrovarla ora così incosciente, ribelle, ingrata mi manda fuori di testa. Mi ha iniettato il siero multiorgasmico! Sono ancora furente per quello. Sarei tentato di lasciarla al consiglio supremo, e che facciano di lei ciò che vogliono. In fondo non è più la stessa ragazza che ho amato. Eppure... una parte di me la desidera ancora, e so che è così perché quando ho sentito la sua adrenalina tra le braccia di quel Reminiscente sono quasi impazzito di gelosia. È stato difficile decidere di lasciarlo andare e di non ucciderlo. Ma quando l'ho tenuto stretto al collo ho visto le sue emozioni: non voleva fare del male. Non c'era ombra di rancore nella sua anima. Mi ha spiazzato sentire che le sue certezze sono reali, ma ancora di più mi ha insospettito percepire che quel Natan sta agendo mosso da una missione ben precisa, era sicuro delle sue azioni. Se lo avessi eliminato non avrei scoperto la verità: devo tenerlo d'occhio per capire chi o cosa lo guidi. Ci hanno sempre raccontato che i Reminiscenti sono sbandati senza sogni con problemi comportamentali, ma a giudicare da quello che ho percepito, lui trasmette consapevolezza cosciente. Potrei indagare, ma non sono qui per questo. Sono a un passo dal finire davanti al consiglio supremo, meglio non provocare il direttivo, altra regola del buon predatore per tenersi addosso la propria pellaccia. Ma dopo quello che ho letto nella mente del Gran Maestro Sirio Uno quando mi ha scandagliato l'anima sulla nave, so che non ho molto tempo, devo trovarla a ogni costo.

Finalmente raggiungo l'uscita dal tunnel e mi trovo davanti una scena a dir poco surreale: tre uomini e una donna tramortiti a terra e la IA che deve averli elettrizzati immobile e disattivata davanti a loro.

«Ma che...»

Avanzo fino al robot e lo studio. Osservo le giunture, gli ingranaggi. È decisamente spento. Cosa che mi lascia più sgomento dei corpi riversi a terra. Nessuno ha il potere di disattivare questi umanoidi, nemmeno Sirio Uno. Chi può aver fatto una cosa del genere? Chi ha tanto potere? I codici di queste IA sono omessi persino al direttivo. Gli unici che hanno le chiavi d'accesso ai controllori e ai droni sono gli scienziati del consiglio supremo. E di sicuro non sono a spasso per Vadis a quest'ora, anzi – mi correggo – a Vadis non hanno mai messo piede dall'inizio dei tempi. Devo scoprire cosa diamine è successo qui. E l'unica cosa che riesce a confortarmi in questa confusione assoluta, è notare che di Selina non c'è traccia. Ho ancora la speranza che sia riuscita a fuggire. Anche se non riesco a immaginare come possa averlo fatto. O forse, ci ripenso a occhi sgranati, so come può aver fatto.

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«Sono felice che lei sia tornato sano e salvo, Mister. Un po' meno che sia tornato solo. Significa che non l'abbiamo catturata?»

Middle Ground Chronicles - SELINADove le storie prendono vita. Scoprilo ora