Middle Ground Chronicles - SELINA

48 - L'Onda

-12 ore al Middle Ground

Sirio Uno è un pessimo pilota di navetta, non fa che sbandare, ed evita sempre all'ultimo le esplosioni che si susseguono in aria. Prima o poi ci colpiranno. A ogni scossone, stringo più forte la mano di Morgan che mi siede accanto concentrato sulla plancia, non la smette di fissare Athor 12 e il Maestro Sirio Uno, come dovesse scattare in loro aiuto da un momento all'altro. Resta teso e non si rilassa. Sono così stanca che non riesco a disperarmi per aver scoperto che Vadis è distrutta e che Natan è in prigione, penso solo che lo andrò a salvare. Domani è il giorno del Middle Ground, e tutti coloro che si trovano in quelle celle a Ingranaggio, verranno giustiziati. Non ho soltanto i miei colleghi genetisti e scienziati della City da salvare, ora, ma anche i vadisiani. E non ho davvero idea di come farò, non ho mai assistito a un Middle Ground, non so neanche come si svolga e in che modo giustiziano le persone. La sola idea di stare per scoprirlo mi distrugge. Ma non ho scelta.

Eppure, adesso, ho qualcosa di più urgente da risolvere: da qualche minuto riesco a sentire quello che Morgan prova, e persino le intenzioni di ognuna delle persone presenti su questa nave. Che mi sta succedendo? Sarà il contatto diretto con la sua mano? L'aggeggio che porto addosso? Oppure, mi dico agghiacciata, potrebbe essere la nostra unione fisica che mi ha resa davvero incinta potenziando le nostre interazioni? Mi pare di aver acquisito il suo potere, e anche quello del Gran Maestro che, notoriamente, legge le intenzioni e i pensieri. Credo proprio che Vera 2, la mia generatrice, quando mi ha consegnato quest'oggetto, non sia stata del tutto chiara sulle sue possibilità. Ho idea che assorba il potere di chi è innestato. Non ha sortito effetto su Natan che era con me quando me lo hanno dato, perché lui è umano fino al midollo e non ha nulla di artificiale, ma qui non faccio che sentire pensieri, sentimenti, emozioni di ognuno di loro. Devo ammettere che è stancante e sfinente, come essere sempre tra la folla che grida. Ora capisco come può aver vissuto Morgan, deve essere stato terribile per lui sentire sempre la disperazione dei fuggiaschi che recuperava, forse per questo molti li ha liberati. E tuttavia il Consiglio Supremo è stato crudele a declassarlo a Cacciatore, sapendo che il suo innesto lo rendeva empatico. Una punizione che è come uno stillicidio. Vorrei spegnere tutto, e so che per farlo mi basterebbe mettere via questo affare, ma se lo facessi, anche dalla lunga distanza, Giosuè mi distruggerebbe. Sono sicura che, dopo questa invasione, sarà furente e che starà cercando in ogni modo di annientarmi. Si starà chiedendo come mai non riesca più a sentirmi e a controllare il mio innesto.

Dall'oblò, osservo le fiamme che invadono i boschi intorno a Vadis e, solo poco più avanti, vedo la radura confinante con Stallo. La zona franca in cui io e Natan di ritorno dalla Torre abbiamo parcheggiato la navetta biposto scappottata è proprio laggiù. Noto che la zona protetta da embargo è inondata, come diceva Natan, e ormai il mare ha ricoperto ogni monumento che era emerso. Mi sconvolge l'idea di essere stata a cavallo con lui in quei luoghi solo tre giorni fa e che adesso sia tutto sott'acqua.

Per una ragione che non so spiegarmi, la zona franca è asciutta. Forse un avvallamento?

«Dobbiamo atterrare, siamo arrivati» dico loro.

«Qui non c'è niente» replica nervoso il Gran Maestro Sirio Uno ai comandi. «Solo fuoco da una parte e mare aperto dall'altra.»

«Fai come dice» ordina annoiato Morgan.

Mi domando solo come riuscirò a evitare che Athor 12 li uccida. Il suo intento è di lasciar andare me sola. E non posso evitare di pensare che, se non fosse stato per Sirio, ora Morgan sarebbe morto annegato. Gli ha salvato la vita solo due ore fa. Non sono uno stratega come Morgan, non so davvero cosa inventarmi per ottenere che Sirio sia libero, Athor sia salvo e io e Morgan in volo verso Ingranaggio per liberare Natan. A dirlo così, sembra tutto molto chiaro, ma è sul come ci riuscirò che ho seri dubbi.