Destiny of Two Souls ||J.JK FF||

30.

Jungkook POV

Aspettai il momento giusto per uscire dalla stanza che condividevo con gli altri compagni maschi che, fortunatamente, erano crollati presto, grazie anche a dell'alcol che qualcuno aveva portato di nascosto, come spesso accade durante le gite.
Mi incamminai verso il luogo d'incontro con Na-yeon con tante domande che mi frullavano per la testa.

Per le strade regnava un silenzio surreale. Speravo che riuscisse a raggiungermi, certo l’avrei capito se all’ultimo non se la sentisse, dopotutto c’era la possibilità di cacciarsi nei guai, ma questo ci riguardava entrambi e credo che anche lei avrebbe voluto sapere tanto quanto me.

Anche lei aveva fatto dei sogni a riguardo? E cosa precisamente avrebbe sognato?
Al solo pensiero mi imbarazzai leggermente ripensando ai sogni che io stesso avevo fatto, in particolare alcuni sogni.
In mezzo al mare di interrogativi la mia mente pescò ciò che riguardava il bacio che ci eravamo scambiati quella sera.
Di solito prima ci si mette insieme e poi ci si bacia per confermarsi a vicenda di essere una coppia. Mi sono esposto, ma non ho proprio resistito, l'ho fatto d'istinto senza troppo pensarci perché lo desideravo e lei era stupenda con indosso quell'hanbok.

Cosa avrà pensato?
Forse che si tratta di sola attrazione fisica, non è, in effetti, che le abbia dato una spiegazione che avrebbe potuto far intendere altro.
Arrivato sul posto ed essendo lì da solo provo una certa apprensione. Dopo svariati minuti di attesa mi stringo nel giubbotto nero che ho indossato sopra la felpa e calcio via un ciottolo che stava vicino alla mia scarpa. 
Ad un tratto sento la presenza di qualcuno così, immediatamente punto la torcia del mio telefono nella direzione che mi ha suggerito questa sensazione.

-Oh!-

Na-yeon si era coperta il viso con le braccia, infastidita per la luce improvvisa.

-Scusa, ho pensato...-

-Hai per caso paura?-, disse con un sorrisino.

-Nient'affatto!-, risposi piccato.

-Andiamo.-, dissi prendendole la mano e iniziando a camminare come ero solito fare.

La portai per prima cosa nella casa del Generale Kim e una volta entrati accesi una lanterna con un accendino preso in prestito da un compagno.

-Così è come dire che siamo qui.- sussurrò.

-Tranquilla è tutto apposto. Credo che qui difficilmente controllino.-, dissi indicandole di sedersi sul pavimento vicino alla lanterna.

Deglutii. Da dove iniziare?

-Allora, oggi mi dicevi che anche tu hai fatto dei sogni, hai avuto delle visioni.-

Na-yeon annuì.

-Ho sognato due bambini che giocavano in riva ad un fiume, poi in un sogno c'era anche mio fratello e Jimin e Taehyung, Hoseok, Namjoon e Yoongi.-

Forse dopotutto aveva fatto sogni più casti dei miei.

-E poi c'eri tu…-, disse in modo timido e lasciando vagare lo sguardo per la stanza, sperando che non me ne accorgessi.

Come non detto.

Ero estremamente curioso di saperne di più a riguardo, ma non era questo il momento, forse più avanti ne avremmo parlato.

-Ok. Quindi hai notato la somiglianza tra noi e loro…-, dissi sfregandomi le mani sulle coscie fasciate dai jeans.

Lei annuì ancora.

Estrassi dal piccolo zaino che avevo portato il mio block sul quale disegnavo e le mostrai i miei disegni.

Rimase stupita.