Na-yeon POV
Con le mie compagne ci stavamo dirigendo nel luogo in cui si noleggiano gli Hanbok, quando vidi passare di nuovo quella ragazza con indosso quel bellissimo vestito.
Come prima stava camminando a passo svelto e di tanto in tanto si guardava intorno con fare furtivo.
Dove sta andando?
La dovevo seguire, la curiosità mi stava divorando.
Svoltò l'angolo e quasi la persi di vista, feci a tempo a vedere un lembo del suo vestito che spariva oltre un'apertura nelle mura.
Feci non poca fatica a seguirla tra la vegetazione, fin quando non entrò in quella che era una casetta non proprio ben messa.
Il cuore iniziò a battere velocemente, quel posto mi metteva i brividi.
Avrei dovuto seguirla o no?
Ancora dubbiosa camminai fino ad arrivare alla porta in legno sulla quale poggiai una mano prima di farla scorrere lentamente.
Guardai all'interno della modesta casetta battendo le palpebre un paio di volte, al suo interno non vi era nessuno e dentro non era messa così male come si poteva immaginare guardandola da fuori.
Cercai si capire da dove potesse essere uscita quella ragazza, ma quella porta sembrava proprio essere l'unica via d'entrata e di uscita.
Esaminai tutto ciò che mi stava intorno, sembrava uno di quelle casette utilizzate come rifugio dai cacciatori, era spoglia con pochi mobili, i quali sembravano così vecchi che se solo li avessi sfiorati si sarebbero sbriciolati. Delle chiazze di muffa sul muro pregnavano l'ambiente di un odore stantio.
Non avevo nulla da fare lì dentro, avrei fatto meglio a tornare indietro.
Mi voltai per uscire, ma nel farlo urtai un mobiletto basso a cui non avevo fatto proprio caso.
Un'anta si aprì accompagnata da un cigolio che suonava di vecchio, molto, molto vecchio.
Istintivamente provai a chiuderlo, ma c'era qualcosa che me lo impediva.
Allungai una mano per tastare cosa fosse, anche se la parte più schifignosa di me mi implorava di non farlo, di lasciar perdere tutto e andare, invece, a scegliermi un bell'hanbok prima di non trovarne più neanche uno carino.
Mentre stavo per rinunciare qualcosa scattò rivelando uno scomparto segreto che subito aprii.
Al suo interno trovai quello che dovevano essere delle lettere, curiosa più che mai ne presi una e aperta iniziai a leggerla cercando di decifrare i caratteri di quella che doveva essere un'antica scrittura.
Fortunatamente, su richiesta dei miei genitori avevo preso delle lezioni di cinese, così, andando un poco ad intuito e riconoscendo qualche carattere ho provato a capire e leggere ciò che vi era scritto.
Rimasi sorpresa, ma non del tutto, che quelle erano lettere che la principessa scriveva alla sua guardia, Jaejun, mi sembra.
Per lo più sembravano pagine di diario in cui la principessa raccontava ciò che faceva e quanto le mancasse il suo amore.
Decisi di provare a leggerne un'altra pescata tra le tante.
“Jaejun, sono molto e seriamente preoccupata, non sapere dove tu sia, cosa ti sia accaduto… Credo che morirò se continuo così! Dalla dipartita di tuo padre, sembra tu sia svanito nel nulla, senza neanche una parola, senza neanche dirmi addio…”
Mi sentivo stranamente empatica con il suo dolore.
Ne pescai un'altra.
“Mio adorato, sono passati ormai giorni interminabili da quando sei sparito. Sua Maestà ha accolto la richiesta del fidanzamento tra me e il nipote del Primo Ministro… non voglio! Sto sprofondando nello sconforto più profondo… Ti supplico, salvami, io ti amo.”
La mia empatia con la principessa stava andando davvero oltre, perchè non potevo proprio smettere di piangere, sentivo tutto il suo dolore tra quelle righe.
Probabilmente se continuo a leggere forse saprò cosa è successo, come sono andate le cose.
Ne pesco una tra le ultime nelle mie mani.
Man mano che leggevo sgranavo sempre di più, se possibile, gli occhi e istintivamente portai una mano alla bocca.
Un rumore proveniente dalla parete che da sul retro mi fece spaventare facendomi fare un salto.
Posai subito le lettere al loro posto e con il cuore che batteva per lo spavento uscì velocemente dalla casetta.
Era forse un animale selvatico?
Dopo aver camminato per un po’ mi accorsi di essermi forse persa.
Non era da me farsi prendere dal panico, ma, ma posso ammettere a me stessa che mi sentivo un tantino sconfortata.
La vegetazione sembrava aver inghiottito il sentiero, mi misi seduta su un grosso masso e stavo per arrendermi e mettermi a piangere quando apparve dal nulla un ragazzo.
-Jungkook-, sussurrai appena.
Sono felicissima di vederlo e non solo per la situazione in cui mi trovo, avevo desiderato tanto passare del tempo con lui.
L'hanbok che indossa gli dona particolarmente e lo rende tale e quale a Jaejun. Mi sorride solo e mi fa cenno con la testa di seguirlo.
-Aspetta!-, dissi alzandomi per seguirlo.
Camminai veloce dietro a lui per tentare di raggiungerlo, dal suo canto, lui, di tanto in tanto si voltava regalandomi un sorriso.
L’avevo quasi raggiunto quando girò alla nostra sinistra.
Appena svoltai nella direzione che ha preso, non lo vidi più, in compenso trovai il sentiero.
Camminava così veloce? Non poteva aspettarmi?
Seguendo la stradina di terra battuta, mi trovai a dover attraversare un fiume che mi sembrò subito familiare e che riconobbi come quello che avevo sognato.
Lo attraversai saltellando su dei sassi, pregando di non scivolare e una volta giunta sull'altra sponda, prima di proseguire, ho immerso la mano nell'invitante acqua cristallina.
Per un attimo solo per un attimo vidi specchiato nell’acqua accanto a me Koo, subito mi guardai accanto certa di trovarmelo vicino, ma non c’era proprio nessuno.
-Forse sto impazzendo.-
Ti piace così tanto?
Sì, essendo onestà con me stessa mi piace, mi è sempre piaciuto.
Il sole stava tramontano così non persi altro tempo e mi affrettai a raggiungere le mie compagne.
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Destiny of Two Souls ||J.JK FF||
FanficSi dice che siamo destinati a ritrovare nel tempo gli affetti che abbiamo legato in vite passate... Potranno due anime di un tempo lontano ricongiungersi? Saranno in grado di riconoscersi anche se sono passati secoli? Ma sopratutto la storia si ripe...