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Per quanto strano, sono arrivato a scuola presto nella speranza di evitare Kim Na-yeon, quella ragazza ha uno strano effetto su di me, prova ne è il sogno fatto la scorsa notte, mi è bastato fare un piccolo pensiero sul fatto che mi ha fatto piacere incontrare una ragazza come lei, ed ecco cosa è successo.

Fortunatamente stamattina non abbiamo lezioni in comune fino a dopo l'intervallo, durante il quale invece di raggiungere i miei amici al solito posto, decido di passarlo nella palestra in disuso.

Con me ho portato il mio block per i disegni, una matita e dei colori.

Ho sentito il bisogno di disegnare qualcosa per distrarmi dai miei pensieri, infatti, non  riuscivo a non pensare a quello stupido sogno.

Lasciai andare la matita sul foglio e alla fine non avevo disegnato altro che il volto della ragazza del sogno, con tanto di lunghi capelli neri adornati con fermagli con motivi floreali tipici dell'epoca.

-Aaah!-

Posai frustrato il block a terra e mi sdraiai dietro il grande materasso blu consumato, utilizzato a suo tempo per gli esercizi di atletica.

Ad un tratto, mentre avevo appena chiuso gli occhi, un peso piomba sopra di me.

-Ough!-

-Ohi!-

Una ragazza è letteralmente spalmata sopra di me, la sua guancia vicino la mia.

Hanno provato di tutto, ma sinceramente questa mi mancava.

Resto immobile con le braccia aperte per permetterle di tirarsi su, ma lei resta dov'è.

Sbuffo scocciato.

Appena tira su il viso poggiando i gomiti ai lati della mia testa, non posso credere che sia la persona che ho evitato tutto il giorno: Kim Na-yeon.

-Jungkook?-, chiede sorpresa.

-Se vuoi resta pure così, mi piace questa posizione.-, le dico in modo malizioso aggiungendo un bel sorriso, nella speranza che scappi via a gambe levate.

In parte ha funzionato, perchè appena si è resa conto che i nostri corpi erano letteralmente incollati, con una spinta si è messa seduta fronteggiandomi e arrossendo un poco.

-Cosa ci fai tu qui?-, mi chiede come se fossi un intruso in un posto di sua proprietà.

-Mi stavo rilassando in pace. E tu cosa ci fai qua? Cosa ti spinge a saltare dietro un materasso ed atterrare su di me? Di la verità lo sapevi e l'hai fatto apposta.-

-Sogna..., Stupido. Io stavo...-.

Sentiamo delle voci avvicinarsi.

-Sono sicura, l'ho vista andare da questa parte.-

All'udire quelle voci Na-yeon si era rispalmata sopra di me. A separare le nostre labbra solo la sua mano.

Eravamo così vicini, potevo percepire i nostri respiri mescolarsi.

Stavo per impazzire. Per il sogno, perché era lei, non lo sapevo più.

Quando non sentimmo più alcun rumore ribaltai la posizione.

La vidi sgranare gli occhi per la sorpresa e arrossire ancora.

Nonostante ciò allungò una mano sulla mia guancia, per poi strofinarci un dito.

-Hai del colore...-, disse timidamente. 

A me sembrò adorabile.

Poggiai le mani ai lati della sua testa, non permettendole di fuggire.

-Si può sapere in che razza di guaio ti sei cacciata questa volta?-, dissi con un tono un po' più duro di quello che doveva essere.

-Potresti spostarti per favore, non riesco a respirare.-

Se pur ci fosse della magia, in questo preciso istante era finita.

Mi misi seduto e così fece anche lei.

-Allora vuoi spiegarmi?-, dissi in tono più dolce.

-Non volevo incontrare delle persone tutto qui e... Yah, cos'è questo?-

Chiede allungando le mani sul mio block.

-Niente di interessante solo alcuni scarabocchi.-, rispondo prendendolo prontamente prima che ci arrivi lei.

Non è il caso che veda i miei lavori, non sono pronto a darle delle spiegazioni, anche perchè effettivamente non saprei che dirle.

-Va bene, ma promettimi che un giorno me li farai vedere.-, dice sorridendo.

Guardo l'orologio e la campanella è già suonata, purtroppo qui in alcuni punti  non si sente.

- Accidenti siamo in ritardo!-

Afferro Na-yeon per mano ed inizio a correre.

Quando arriviamo, appena in tempo, abbiamo entrambi il fiatone, ci guardiamo e ci sorridiamo complici.

Finite le lezioni ci dirigiamo verso l'uscita dove ci sono i nostri amici ad aspettarci, ma qualcuno ci ferma.

-Na-yeon-ah! È tutto il giorno che ti cerco per tutta la scuola! Dove ti eri cacciata?-

Vedo la ragazza arrestarsi ed alzare gli occhi al cielo visibilmente infastidita.

-Ciao Do-Hyun. Mi hai seguita fin qui vedo...-

Chi era questo ragazzo e perché già lo trovavo parecchio antipatico?

-Yah, lo sai che non ti avrei lasciata sola quaggiù. Dovresti essere grata che mio padre abbia acconsentito a farmi finire gli studi qui. Così possiamo stare insieme.-

Ma che cosa...?

Na-yeon per cambiare discorso ed essendosi ricordata che ero lì con lei mi presenta al tizio.

- Do-Hyun, ti presento Jeon Jungkook.

Jungkook, ti presento Choi Do-Hyun e sua sorella Jae-Hee-.

Per la prima volta notai la ragazza che era affianco Do-Hyun. Mi osservava come se mi stesse studiando, mettendomi in forte imbarazzo. Non mi piaceva trovarmi in queste situazioni.

-Jeon... Tuo padre produce gallette di riso?-, disse Do-Hyun con un sorrisino.

Stringo i pugni lungo i fianchi, non ho realmente sentito il resto della frase, la mia attenzione  si era concentrata su una singola cosa. Odio sentire quella parola, padre, mi dà così fastidio.

Sorrido solo per non tirargli un destro, cosa che veramente mi darebbe una soddisfazione enorme.

Non ho tempo di rispondere perchè proprio in quel momento, per sua fortuna, si affiancano a noi Jimin e Taehyung.

Salutiamo i nostri amici e ci congediamo anche da Do-Hyun e sua sorella. 

Prendo la mano di Na-yeon e marcio verso l'uscita.

La ragazza mi guarda sorpresa, ma non lascia la mia mano. Non so neanche io perché l'ho fatto, è stato un gesto naturale. Una volta raggiunti quasi i nostri amici la lascio andare. Il tempo di accodarsi per il pomeriggio e poi tutti prendiamo la direzione di casa.

Camminando, la mia mente rimugina su tutto questo caos interiore.

In conclusione: Sì, è una bella ragazza, mi piace fisicamente, se volesse ci potremmo anche divertire insieme, ma non provo nulla per lei. A volte è così fastidiosa! 

Destiny of Two Souls              ||J.JK FF||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora