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Dalla segreteria mi mandarono in infermeria e qui non fu affatto difficile far credere che non stavo bene, così poco dopo, appena Eun-Soo mi ha portato lo zaino con le mie cose, sono uscita per tornare a casa.

Ho deciso di camminare un po’ per elaborare i sentimenti che mi stavano assalendo in questo momento. Mi fermai di botto quando mi tornò alla mente la mattina della partenza per la gita. Ecco perché sembravano così intimi, ma quanto intimi effettivamente erano? Sento la mia ferita farsi più profonda al solo pensiero. Non dovevo pensarci, non devo permettere alla mia testa di scavare ancora nell’argomento, ma non riesco a togliermi dalla testa ciò che avevo visto e che mi aveva destabilizzato così tanto. Scoprire così improvvisamente che tengo a Jungkook più di quanto pensassi e rimanere così delusa dal fatto che per lui non fosse lo stesso, mi rende difficile respirare. Questi sentimenti ora sono così nitidi… Rivivo tutto quello che è accaduto da quando ci siamo incontrati, ogni sorriso, ogni sguardo, ogni gesto e mi fa male, ne sento la mancanza, mi piace così tanto.

Più di Yoongi?

Sì, più di Yoongi, anche se lui avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, ma la persona che vorrei accanto, con cui condividere tutto è Jungkook.

Avevo camminato molto ed ora iniziava ad essere fresco, così, dopo essermi orientata sul dove fossi, presi la strada che mi avrebbe portato dritta e velocemente a casa.

Come uno zombie entrai in casa e subito presi la direzione delle scale per andare in camera mia, ma il rumore della porta che si chiudeva alle mie spalle aveva destato l’interesse di mio fratello che a quanto pare era con Namjoon, entrambi intenti a studiare per qualche esame.

I due ragazzi si erano fermati all'ingresso della sala.

-Già di ritorno?-, mio fratello, sono sicura, mi stava studiando cercando di captare cosa fosse successo.

-Oh-, risposi semplicemente, non degnandoli di attenzione e trascinandomi verso la mia meta, ovvero la rampa di scale.

-È successo qualcosa? Qualcosa che dovrei sapere?-, incalzò Jin.

A quel punto mi fermai con la mano appena appoggiata al corrimano.

-Non sto bene.-, feci spallucce

I due si scambiarono uno sguardo veloce. Non dovevo essere uno splendore in questo momento.

-Possiamo fare qualcosa?-, questa volta fu Nam a parlare.

Mi voltai e scossi energicamente la testa, forse anche troppo perchè mi venne un capogiro.

-No, vorrei solo andare in camera e riposare.-

Non aspettai che aprissero bocca, non avevo voglia di sentire o vedere nessuno.

Una volta in camera mi chiusi la porta alle spalle mentre gli occhi finirono casualmente sulla scrivania evocando fra tutti i ricordi proprio quello in cui finivo intrappolata tra essa e Jungkook, trovandomi il ragazzo ad una distanza pressoché inesistente.

Lasciai andare le lacrime, ripetendo a me stessa che sarebbe passata presto, che non ci dovevo pensare, ma una parte di me era perfettamente consapevole che mi stavo solo prendendo in giro da sola.

L'avrei comunque visto, a scuola, con i nostri amici e in un attimo fui consapevole anche del fatto che avrei potuto vederlo, appunto, con una ragazza che non fossi io. Faceva male, tanto male.

Avevo bisogno di distrarmi, di non pensarci, di non pensare a nulla in effetti. Afferrai il lettore MP3 con le cuffiette e mi lasciai cullare dalla musica. Rimasi stesa sul letto a guardare il soffitto, fin quando gli occhi rossi e gonfi mi si fecero pesanti, bisognosi anch'essi di riposo.

Fui svegliata da dei colpi alla porta, sembrava che qualcuno la volesse a tutti i costi buttare giù. Il lettore si era spento così riuscì a sentire distintamente un susseguirsi di voci concitate.

-Non risponde!-

-Calmati, così non risolvi nulla.-

-Chiamiamo i soccorsi!-

-Come fai ad essere così calmo in questa situazione?-

-Chi ti dice che sono calmo?-

-Ragazzi, non mi sembra il caso di mettersi a discutere adesso, no?-

Potevo riconoscere ciascuno di loro: Jin, Namjoon, Hoseok, Jimin, Yoongi, Taehyung.

-Sentite, io vado fuori, mi arrampico e cerco di entrare dalla finestra.-

E…Jungkook.

Ma quanto avevo dormito?

-Ragazzi, sto…sto bene, adesso apro.-, sperai che la mia voce roca e impastata gli arrivasse comunque.

Aperta la porta li trovai tutti lì di fuori con gli occhi puntati su di me. Mi sentii in qualche modo a disagio, esposta al loro attento esame.

-Come stai?-, la voce preoccupata di mio fratello mi fece voltare nella sua direzione.

Guardai tutti, i quali erano in attenta attesa di una mia risposta, fin quando i miei occhi incontrarono un paio nero pece preoccupati, ma totalmente ignari della causa del mio malessere. Il cuore saltò comunque un battito, facendomi sentire sull’orlo delle lacrime. Come avrei fatto a continuare a vederlo ignorando i sentimenti che mi suscita ogni volta che lo vedo e ciò che provo?

-M-meglio-, quasi sussurrai.

-Ragazzi, noi andiamo di sotto.-, disse Yoongi intuendo in qualche modo il mio disagio.

I ragazzi iniziarono a scendere tutti, tutti eccetto Jin e… Koo che era ancora intento a guardarmi con un'espressione preoccupata e sul punto di tempestarmi di domande.

-Jungkook…-, lo richiamò da metà scala Yoongi, ricordandomi il perchè mi ero tanto infatuata di lui. Sembrava sapesse sempre di cosa avevo bisogno.

Riluttante il moro iniziò a scendere i gradini non prima però di voltarsi ancora prima di sparire del tutto alla mia vista.

-Come stai?-, mi richiese mio fratello.

Gli feci cenno di entrare e accomodarsi sul letto.

Mi resi conto di indossare ancora l’uniforme scolastica, che ora era tutta stropicciata.
Presi posto accanto a lui.

-Jin, lo sai che sono una ragazza, vero?-, dissi cercando di lisciare le pieghe della gonna.

-Yah! Certo che lo so!-.

-Allora dovresti sapere che può capitare di “non stare in forma”.-, non mi piaceva dovergli mentire, ma di certo non potevo raccontargli che il mio cuore era letteralmente in frantumi. Infondo, comunque, questa era una mezza bugia in quanto aspettavo che da un giorno all’altro arrivasse davvero il mio ciclo. 

-Oh…Oh!-, credo ci abbia pensato un attimino e questo mi strappò un sorrisino, a volte sembrava proprio goffo.

-Mi hai fatto preoccupare, la porta era chiusa e dalla stanza non provenivano rumori, non ti sentivo né respirare, né russare! Visto che non stavi bene questo mi stava facendo preoccupare, stavo per morire, non farlo mai più intesi?-

-Yah! Io non russo!-

-Ti va qualcosa da mangiare?-, sorrise, felice di aver ottenuto una mia qualche reazione.

-No, per ora sto bene così. Fratellone?-

-Oh?-

-Ti voglio bene.-

Mi tuffai fra le sue braccia che non tardarono a stringermi in un abbraccio tenero e affettuoso. Mi lasciai confortare per un po’ da questo momento di tenerezza familiare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 8 hours ago ⏰

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Destiny of Two Souls              ||J.JK FF||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora