•Cosa c'è che non va•
"Gabriel mi ha già punito per questo-" Ho smesso di parlare. Ho dimenticato che due dei miei fratelli conoscono le punizioni e gli capita di essere nella stessa stanza- aspetta, no, tutti sanno delle mie punizioni.Cazzo.
Il mio telefono ha iniziato a suonare tagliando il doloroso silenzio. È un altro assassino che probabilmente chiederà un favore o una collaborazione. Cerco di riagganciare perché non sono in vena di parlare con nessuno.
Lo schermo è in frantumi, quindi è rotto e mi sono così frustrata, ho gettato il mio telefono a terra e ci ho calpestato e alla fine lo squillo si è fermato. Ma ora c'è solo silenzio, vorrei aver risposto a quella telefonata.
"Cosa c'è che non va?" Ho chiesto loro sapendo dannatamente bene cosa c'è che non va.
Gio ha fatto uscire una risatina arrabbiata. "Sì, cosa c'è che non va?" Ha detto sarcasticamente aprendo una bottiglia di scotch-sì, sto imparando i nomi dei succhi di alcol- "Cosa c'è che non va Morana?" Ha chiesto, ma io sono arrabbiata. Sono così arrabbiata.
Ho superato la fase del pianto. Ora è il momento di trasformare quella tristezza in rabbia, il che non significa che non ci saranno lacrime, ci saranno lacrime, sempre.
"Non c'è niente di sbagliato, Gio. Ho tutto sotto controllo". Ho detto e lui mi ha guardato alzando le sopracciglia al mio tono. Normalmente quando sono così arrabbiata, Gabriel mi getta in una cella per tipo tre giorni, mi ha detto che è per aiutarmi a controllare la mia rabbia... ma non credo che sia così, penso che avesse paura che lo uccidessi, aveva paura di me.
"Molto è sbagliato, Morana." Ha detto bevendo tutta la sua bevanda in un sorso prima di versarne di più nel suo bicchiere.
"Fanculo un sacco." Continuava a guardarmi aspettando che mi stavo rompendo forse? Aspettando che le emozioni si mostrassero sul mio viso, ma oltre alla rabbia, non sarà in grado di dire nulla. Quella doccia mi ha fatto così bene. "Perché non me l'hai detto?"
"Perché non volevo." Ho risposto subito. "Perché non sono affari tuoi."
"Non sono affari miei?" Ha messo giù il suo bicchiere ma con troppa forza che il vetro si è frantumato ovunque.
Anche nel mio stato di rabbia, mi spaventa ancora troppo, cazzo. E questo è impressionante. Nessuno è riuscito a spaventarmi quando sono così arrabbiata, quasi fuori controllo.
"Non è un grosso problema", ho detto, ma mi ha tagliato fuori.
"Fanculo Morana! È un gran affare del cazzo! Ti ha fatto del male nel peggior modo possibile!" Esclamò facendo passi più vicini con ogni parola che pronunciava.
"Sono un assassina, Gio." L'ho detto perché non credo che capiscano. "Mi ferisco sempre proprio come Dom e Kieran e ogni assassino nel sottosuolo. Non è niente che non riesco a gestire. È ciò che mi rende più forte".
STAI LEGGENDO
Morana di "is_it_true_l0ve"
ActionMorana, una tredicenne assassina, una leggenda. È nata in Francia ed è stata cresciuta dalla mafia francese. Viene mandata ad uccidere uno dei fratelli Cortello, ma non ci riesce e viene colpita, portata in ospedale e interviene la polizia che scopr...