Morana, una tredicenne assassina, una leggenda. È nata in Francia ed è stata cresciuta dalla mafia francese.
Viene mandata ad uccidere uno dei fratelli Cortello, ma non ci riesce e viene colpita, portata in ospedale e interviene la polizia che scopr...
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So di averlo detto molte volte, ma davvero non mi è mai piaciuto il mio nome. Tipo quali dovrebbero essere i miei soprannomi?
Momor? Mory? Mor? Non posso prendermi sul serio. A quanto pare non è proprio il mio nome, ma nessuno conosce il mio vero nome. Ricordo che mia madre l'ha cambiato perché ho un debole ricordo di lei che mi chiamava un nome che iniziava con
N, poi all'improvviso l'ha cambiato-
"Quindi stai bene?" Kieran mi ha chiesto interrompendo i miei pensieri. Ho annuito in risposta.
"Sei sicura?" Adriano mi ha chiesto e ho annuito di nuovo. "Come... stai bene?" Ho annuito ancora una volta.
Sono passati quindici minuti e non hanno smesso di farmi la stessa identica domanda. sto provando ad annuire, ma il collo mi fa male!
"Lei sta mentendo. Non sta bene". Elio ha detto scuotendo la testa di no.
"Perché dovrei non stare bene?" Ho chiesto, da quello che sanno dovrei stare bene, giusto? Voglio dire, non conoscono i video.
"Nessuno va all'ufficio di Gio e se ne va bene." Adriano ha detto. "Qual è la tua punizione?"
"Non me ne ha data una". Ho detto che poi ho guardato i loro volti e sono quasi scoppiata a ridere, la loro espressione scioccata non è una cosa usuale che si vede dai fratelli Cortello. "Cosa?" Ho ridacchiato.
"Cosa vuoi dire cosa? Non vuoi sapere la punizione che ho ricevuto, non riuscirai a dormire la notte".
Kieran ha detto accigliato.
"Fare schifo". Gli ho sorriso.
"Tu piccola cosa malvagia". Adriano ha detto colpendo la mia fronte in modo giocoso.
"Non posso credere che tu sia scappata di nuovo." Elio ha detto impressionato. "Da entrambi, Gio e Milo."
"La favorita al suo meglio." Dom mormorò aprendo gli occhi. Siamo tutti nella sua camera da letto mentre Gio è andato a cercare Milo. Ho sparato dal mio posto e ho camminato verso di lui.
"Stai bene?" Gliel'ho chiesto e lui ha annuito prima di provare a sedersi, ma non poteva, così ho messo la sua mano sulla mia spalla e l'ho tirata, ma aveva paura di farmi male, così ha preso la spalla di Adriano invece.
"Dom, non hai preso le tue medicine e non ti riposi. Non migliorerai così"." Elio glielo disse.
"Sto bene, stai zitto, cazzo." Lo guardò.
"Non stai bene." Ho detto. "Per favore Dom, ho bisogno che tu guarisca. Non posso combatterti quando sei così malato". C'è una guerra in arrivo fratello...
"Sto bene." Mi ha sputato senza fiato. Sospirai fissando il cuscino per lui. "Mi dispiace. Questa è colpa mia". Mi sono scusato. È ferito a causa mia.
