SETTE

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•È brutto•

•È brutto•

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La mia stanza è un disastro. Non sono mai stata la ragazza con sempre la stanza pulita. Io sono esattamente l'opposto. Pulisco la mia stanza solo quando nessun essere umano può più viverci e la mia stanza è a quel punto. Cibo ovunque, vestiti ovunque e non ho nemmeno svuotato tutte le mie valigie. Ne ho ancora due.

Uno di questi è pieno dei miei coltelli. Grazie a Dio sono arrivata con un jet privato, quindi non mi hanno controllato le valigie. L'altro è pieno dei miei dipinti.

Non sono un'adolescente normale. Non avevo il diritto di andare alle feste o di uscire con i miei amici liberamente. Non mi sono mai divertita in vita mia ed è per questo che a volte mi ritrovo ad aspettare una missione per lasciare il mio appartamento. Lui era sempre con me e ora che ci penso, credo che quello fosse il suo lavoro, sorvegliarmi in ogni momento.

Comunque, ho iniziato a dipingere l'anno scorso, non avevo altro da fare. E no, a proposito, non sono brava. Se un pittore vedesse i miei quadri inizierebbe a piangere.

Ho svuotato entrambe le valigie sul pavimento e ora c'è una pila di brutti quadri in mezzo alla stanza e accanto c'è una pila di coltelli, lame e spade.

"Che cazzo stai facendo?" Elio e Kieran hanno fatto irruzione nella mia stanza, probabilmente a causa del rumore che stavo facendo. Immagina un mucchio di metalli che vengono lanciati sul pavimento.

"Sto svuotando le valigie." risposi seduta sul pavimento e osservavo il disordine davanti a me.

"Santo cielo..." disse Elio prendendo una spada in mano. "Quelle sono così belle."

"Lo so." Sorrisi. "Ma la maggior parte di loro è ancora in Francia. Ho portato solo i miei preferiti."

"Ne hai altre?" mi chiese Kieran, prendendo anche lui una lama in mano.

"Ne ho 4.099 in totale. Ne ho portati solo mille", ho detto. "Potete aiutarmi a organizzare questo?"

"C'è una stanza vuota in fondo al corridoio", mi ha detto Kieran. "Puoi mettere lì la tua roba, come coltelli e roba del genere".

"Cos'è questo?" mi chiese Elio indicando uno dei miei quadri ridacchiando.

"Quella è una giraffa", risposi.

"Pensavo fosse un cane dal collo lungo." disse Kieran ridacchiando. "Il mio cuore non ce la fa a reggere questo." Distolse lo sguardo e si diresse verso il mio letto prima di sedersi.

Morana di "is_it_true_l0ve"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora