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LUCA'S POV
"Che faccio?" mi passo le mani tra i capelli, mentre Trigno, Daniele e Alessio mi fissavano in maniera insistente
"Entri, le parli, le metti la lingua in gola e poi dopo averle chiesto scusa esci e state finalmente in pace. Sono due cazzo di giorni che non vi parlate"
commenta il cantante, osservandomi"E se non mi vuole parlare?" domando ancora, mordendomi la mano
"E fra, non ho ancora litigato con chiara, non so dirti come fare"
risponde, buttandosi sul mio letto, dove dopo poco anche Vybes lo raggiunge"E si, non mi vuole parlare quindi ho evitato di stare con lui. Andasse da Alessia"
Stavo per entrare nella stanza delle ragazze per chiarirmi con Bea, quando la sentì parlareSono stato un cretino ieri, lo so, me ne pento
"Siete due teste di cazzo, fatevelo dire"
sorrido alle parole di Chiara e a causa della poca grazia di Daniele entro nella loro camera, sbaragliando la porta come se non ci fosse un domaniSi fermarono di punto in bianco, osservandosi tra di loro
"Non sapete proprio fare le spie oh" commenta la fiorentina, ridacchiandoSi alza dal letto stringendosi in un plaid e con uno sguardo furtivo obbliga l'altra a seguirla.
Ma prima che qualcosa venga detta, proprio lei si piazza davanti a me"Sappi Pasquariello che io in un modo o nell'altro vengo a sapere tutto"
commenta, lasciandomi deglutire prima di andarseneChiudo la porta dietro di me, la mora sul letto di fronte si siede a gambe incrociate e pur di ignorarmi comincia a leggere un libro al contrario
"È al contrario" le faccio notare, indicandolo timidamente
"Oh lo so" comincia, deglutendo "Leggo meglio così" dice, con una risata che le abbellisce il viso
Sorrido velocemente, avvicinandomi al suo letto
"Posso?" domando"Se ti dico di no?" chiede ironica, osservandomi e mettendo da parte il libro
"Mi siedo per terra, per me non è un problema" rispondo, alzando le spalle
"Non se ne parla" risponde rapida, spostando le sue gambe per farmi spazio
"Non mi sopporti in questi giorni, vero?" domando retorico, consocendo già la risposta
"Vero, ma per quanto tu sia coglione non voglio che ti rischi le sfide a causa di un mal di gola"
commenta solamente, osservandomiSospiro pesantemente, combattendo con la voglia di allungare la mano per accarezzala
"Mi devi dire qualcosa?"
domanda dopo che siamo rimasti in silenzio per forse troppo tempo"Ciò che ho detto" comincio bloccandomi "Si insomma, quando siamo tornati a casa"
La vedo che si porta le ginocchia al petto, poggiandoci sopra i gomiti.
La sua espressione cambia e non è più tranquilla come poco fa, adesso sembra tesa"Ti ascolto" secondi e secondi di silenzio, sto pensando bene le parole.
Prende un sospiro, sbattendo un paio di volte le palpebre
"Ecco io, non so bene da dove partire" parlo lentamente, incrociando le gambe e cercando di non farmi mangiare dall'ansia
"Comincia con calma, tanto c'è tutta la notte"
"Per modo di dire" commento ridendo, osservando l'orologio di barbie appeso nella stanza
"Tra mezz'ora io devo stare di là e tu dovresti stare già dormendo""Tanto non dormirei" alza le spalle, incrociando i miei occhi
È angosciante sapere che sta così male per colpa mia
Deglutisco in maniera quasi automatica e continuo ad osservarla
Il naso arrossato a causa del freddo e i capelli legati in modo quasi disordinato la rendono ancora più bella di quanto già non sia
"Ecco, non volevo farti sentire messa da parte.
È solo che non voglio che tu, che sei la persona più importante qui dentro, mi veda in quello stato" spiego velocemente, giocherellando con le dita"Proprio perché sono la persona più importante per te qui dentro, o almeno così dici tu, dovresti permettermi di vederti star male. Invece, hai permesso ad Alessia di farlo, nonostante tu sappia che mi urta leggermente sapere che siete solo tu e lei in una stanza"
Annuisco solamente alle sue parole
"È solo che Alessia capisce quanto per me sia stressante stare continuamente in sfida""Perché io non lo capisco secondo te? Io non vivo nell'ansia ogni volta in cui tu hai quella maledettissima felpa rossa addosso? Pensi che io non penso a quante probabilità su un migliaio ci siano che tu te ne possa andare a casa lasciandomi qua, da sola?"
"Non saresti sola" mormoro sottovoce, continuando a guardarla negli occhi
"Hai capito cosa intendo" continua, con lo stesso tono
"Ma tu non hai capito cosa intendo io"
ribatto velocemente"Credimi, io sto provando a capirti, sto cercando di capire cosa fare per starti vicino.
Cerco di capire come è possibile, che nonostante tutto tu continua a correre da Alessia ogni volta, più che venire da me""Non corro da Alessia ogni volta"
"Però guarda caso ogni volta che ti cerco perché ho anche solo bisogno di parlare io conte, sei sempre con lei.
Non so, ti faccio mancare qualcosa?" domanda"Bea, che stai dicendo?" domando, con la voce spezzata e il cuore che batte troppo veloce nel petto
Gli occhi stanno per inumidirsi e il respiro affannato
"Non lo so, Luca.
Sembra che tu non voglia più stare con me""No, Bea, no. Ti sbagli" rispondo duramente, osservandola "Tu non hai idea di come sono stato male sapendo che tu stavi male per me.
Non hai idea di quanto parlo di te ai ragazzi e non penso tu sappia quanto tu mi stia in testa H24."Fa silenzio, non mi risponde. Si limita a sospirare pesantemente
"Bea" la richiamo, lei alza i suoi occhi nei miei, osservandomi attentamente, con il viso coperto da un velo di tristezza "Ti amo"
sussurro, vedendola sgranare gli occhi"E non lo dico, perché voglio che tu torni da me, ma perché lo sento davvero. Perché quando sto con te tutto è un po' meno pesante"
Non mi lascia finire il mio discorso, le sue labbra sono sulle mie e una sua mano è poggiata sul mio collo
"Ti amo anche io" sussurra affannata, a causa del bacio che ci siamo dati
"Anche se faccio il testa di cazzo?" domando ridendo, notando che anche lei assumeva la stessa espressione
"Si, anche se non dovrei" commenta, mentre la stringo a me
Respiro profondamente, sentendo il suo profumo fondersi con il mio, mentre le accarezzo i capelli
"Sono contento che siamo riusciti a fare pace, ancora una volta"
"Anche quando poi
saremo stanchi,
troveremo il modo per
navigare nel buio"Le parole di Cremonini escono tranquille dalla sua bocca, lasciando che un sorriso nasca sul mio viso
È la mia donna, ne sono più che sicuro.