Capitolo 38

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Sono Gabriele, Roberto, Lorenzo e un altro loro amico.
Gabriele: Mirko, Giulia.
Io: GABRIELEEE!
Scendono dal motorino. Da quanto tempo non li vedevo,oddio. Lo abbraccio forte. Mi accarezza la schiena.
Gabriele: Allora...come stai?
Io: Tutto bene tu!?
Gabriele: Sisi tutto bene! Come vanno le cose?
Io: Hm...si va avanti!
Roberto: Tu sei la fidanzata di Mirko?
Io: Non proprio.
Mirko abbassa lo sguardo.
Gabriele: Vabbe, sicuramente conosci Lorenzo.
Io: Sisi, il simpaticone alla festa.
Ridiamo per qualche secondo.
Gabriele: L'altro è Biagio.
Devo dire niente male, occhi azzurri, capelli biondi...wow!
Biagio: Ciao, piacere bella.
Io: Ciao, sono Giulia.
Mirko: Giulia, te ne vuoi andare adesso?
Io:...Come scusa?!
Mirko: Sono i miei amici, non tuoi.
Io: Ah, sentiamo. Quindi visto che sono amici tuoi non possono essere neanche i miei?
Mirko: Vattene!
Io: D'accordo. Allora ciao pezzo di merda. Adesso te la fai a piedi da sola caro mio.
Non lo riconosco, che gli è preso a 'sto stronzo?
Mirko: Ok, ciao.
Sento spettegolare di me da Mirko in un modo veramente da vigliacco!
Mirko: 'Anvedi questa! Ma chi gliela da tutta 'sta confidenza. Troia!
Sento ridere di me. Cerco di ritornare coi piedi per terra e andare a casa dei Trovato. Stasera gli faccio vedere chi è che ce sta pe lui,pff. Dopotutto quello che abbiamo fatto, figurati se facevamo di più! Me ne sarei pentita a vita!
Suono al citofono, e rivedo passare i motorini loro! Gabriele mi saluto con un cenno e un sorrisetto, e ricambio. Mirko mi chiama da lontano con un tono di voce stranissimo. Lo evito, ma...cazzo, lo vedo a terra di nuovo. Corro da lui.
Io: Mirko...che ti hanno fatto?
Mirko è frastornato, non capisce cosa gli dico, penso! Non riesce a rispondermi!
Io: MIRKO...MIRKO...
Mirko:...R-riportami a c-cas-sa.
Perché balbetta, cazzo?
Con un duro sforzo lo rialzo. Adesso ho capito chi era che lo infastidiva...Sul serio, non me lo sarei aspettata un comportamento simile da loro, o lui. Purtroppo non ho visto di preciso chi lo ha fatto, ma non la passerà liscia. Dopo arrivati fuori casa sua, riesce a riprendersi.
Mirko: Giulia, aspetta. Fammi appoggiare un attimo al cancello e non suonare ancora.
Io: Ti senti meglio?
Ha l'affanno. Riesce a malapena a respirare.
Mirko: Non proprio. Scusa per prima, ma ti ho solo difesa.
Io: Perché difesa?
Mirko:...A casa tua non ho voluto dirtelo, ma erano stati loro...
Io: Ma tu dovevi dirmelo, cazzo.
Mirko: Giulia, dopo buttavano le mani anche su di te, e ti assicuro che non é una bella cosa 2 contro 4.
Io: Aah quei pezzi di merda! Dopo devi darmi assolutamente i loro numeri, non me ne sto mica di nuovo con le mani in mano!
Mirko nota che divento rossa dalla rabbia. Sono una lampa di fuoco. Mi prende e mi bacia, prendendomi i fianchi e sbattendomi al cancello. Avanza sempre di più su di me, ma...
Erika: Piccioncini, venite.
Io intanto sorrido, mentre Mirko continua a baciarmi.
Mirko:...Un secondo, arriviamo.
Erika: Fate presto. Un altro po' te la consumi!
Mirko: Sisi, tanto é mia.
Erika: Lascia stare la mia cognatina,e poi ne parliamo.
Mirko: Entra su.
Mi scappa una risata.
Rimango a guardarlo negli occhi. Occhi di sincerità,occhi che adesso chiedono aiuto, riparo..ed io che cerco di rassicurarlo con uno sguardo, che qualsiasi cosa accada io sono sempre pronta a difenderlo!
Mirko: Grazie.
Mi accarezza una guancia, mi prende col collo e mi ribacia...regalo mio più grande.
Francesca: É ora di entrare belli de casa.
Stacco subito Mirko ed entro imbarazzata. Mentre salgo le scale noto che guarda provocantemente il mio sedere. Ma che...?
Arrivati nel salotto vedo mamma e papà.
Mamma: Rieccoti!
Papà: Saluta dai!
Mi avvicino a Matteo, lo saluto. Proseguo con Erika con un bell'abbraccio, e cosí via.
Oggi voglia di mangiare non ce ne, ma devo cercare di far bella figura.
Io: Scusate, sapreste dirmi dov'é il bagno?
Mirko: Gliela indico io.
Mi prende la mano e mi guida con lui. Sinceramente non devo andare in bagno, volevo stare altro tempo con lui.
Mirko: Ecco il bagno.
Io: Ma te veramente hai creduto che dovevo annà ar bagno? HAHAHHAHAHAHHA
Mirko: E che semo venuti a fà?
Io: Tu sei tu, quindi!
Mi fa indietreggiare con calma fino a riuscire a raggiungere sul muro.
Con un fiato caldo mi bacia lentamente il collo, scende sempre di più fino ad arrivare all'inguine. Lo fermo immediatamente.
Io: Mirko...
Si alza con calma guardandomi negli occhi.
Io:...non facciamo tutto questo anche qui. Può vederci chiunque!
Mi bacia e mi prende. Apre la porta del bagno, mi dirige verso l'entrata e, senza esitare, mi faccio coinvolgere nell'entrare.
Io: Sicuro che hai chiuso a chiave?
Mirko: Già controllato. Adesso taci.
Mi passa una mano sul labbro e mi fa sedere sul marmo accanto al lavandino, come nell'albergo. Inizia a baciarmi violentemente e appassionatamente. Mirko cerca di spogliarmi, ma lo fermo di corsa di nuovo.
Io: Mi sono promessa di non farlo mai più.
Mirko mi guarda per dire 'Perché?'
Io: Finisco sempre per essere posseduta da te, ma non stavolta. Ci rimango sempre malissimo alla fine.
Si allontana con cautela, e si guarda allo specchio tenendo le mani con forza il lavandino, per poi abbassare lo sguardo. Noto che gli scende qualche lacrima. Forse é stata colpa mia, o sua con Carolina.
Io: Perché adesso stai cosí?
Mirko:...Ho sbagliato in troppe cose e se dovrei ritornare indietro lo rifarei solo per risolvere tutto, con Carolina avrei lasciato perdere. Adesso mi sento suo schiavo, questa cosa non cambierà mai.
Io: Mi dispiace, ma nella vita niente é perfetto perché dagli sbagli s'impara. Niente é perfetto al di fuori di te.
Si riavvicina nuovamente a me.
Mirko: Allora é deciso?
Io: Cosa?
Mirko: Non lo faremo mai più?
Io: Mai più no, ma nemmeno in continuazione. Quando capita, anche perché mio padre ne é venuto a conoscenza e...
Mirko: Come?
Io: Ha sentito quanto ho urlato e ha scoperto tutto. Spero non lo dico alla mamma.
Mirko: E mo son cazzi.
Io: Perché?
Mirko: Lo diranno sicuramente ai miei.
Io: Per evitare che ciò accada, tu inizia ad andare giú. Vi raggiungo dopo. Hai capito cosa voglio intendere, oppure penseranno che ...
Mirko: Ho capito! Vado subito!
Mi bacia mentre io rido e gli cadono le chiavi della macchinetta. Gliele riporto dopo.
Mi guardo allo specchio, vedo solo un mostro. Un mostro in persona. So che Mirko ci tiene a me, spero, ma io non faccio altro che evitarlo e farlo soffrire, anzi soffriamo entrambi. Io per lui, lui per me. Domani ritorniamo a scuola e non vorrei che questa cosa continuasse ancora per molto. Non il nostro amarci o l'essere fidanzati, ma il fatto di ritrovarci poi in difficoltà. Farò in modo che lui ed io staremo un bel po' lontani per lo studio, non che non ci dobbiamo più vedere, ma almeno dedicare 3 ore allo studio, al VERO. É stato bello, ma adesso s'inizia a fare sul serio.
Mi si diventano gli occhi rossi, tanto da voler piangere e urlare, ed io non capisco il motivo. Intravedo Erika entrare.
Erika: Tutto bene?
Io: Sisi. Hm. Già é pronto?
Erika: A momenti.
Le faccio un sorriso finto e socchiuso.
Erika: Ti é successo qualcosa?
Io: Non proprio. Sono solo arrabbiata con me stessa, ma non mi va di parlarne.
Erika: Dopo parliamo solo io e te con calma. Adesso rilassati e ritorna giú.
L'abbraccio forte a me.
Io: Quanto mi sono mancati i tuoi abbracci.
Erika: Anche a me, molto. Inizio a scendere, vieni anche tu?
Io: Aspettami pure sulle scale, adesso vengo.
Erika: D'accordo.
Mi sciacquo il viso, mi asciugo e mi faccio forza a scendere, ma...si é tolto tutto l'eyeliner e il mascara. Adesso subito ricorro a questo.
Uscita dal bagno, chiudo lentamente la porta del bagno e con lo sguardo rivolto sul pavimento cammino, ma vado contro qualcuno.
x: Attenta!

Contro chi é andata?

Dolcezza e Perfezione fanno parte di lui ||Mirko Trovato❤||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora