23. UN PAIO DI CUFFIE

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Everywhere I go leads me back to you

I don't wanna go, think I'll make it worse

Everything I know brings me back to us

I don't wanna go, we've been here before

Everywhere I go leads me back to you

I miss you, I love you - Gracie Abrams

7 luglio 2024

Sono passate due settimane da quando ho ricevuto il pacchetto regalo, l'ultimo indizio di Arthur, ma non sono ancora riuscita ad aprirlo. Ogni volta che ci provo, mi manca il coraggio, come se il contenuto racchiudesse tutte le risposte ma anche un mondo di dolore e nuove domande. È lì, sul comodino accanto al mio letto, perfettamente intatto, e ogni sera lo guardo, mi prometto che domani sarà il giorno giusto, ma poi non riesco mai a farlo.

Forse ho paura di cosa potrei scoprire. Arthur mi ha sempre sorpreso, ha sempre trovato modi impensabili per comunicare, per farmi riflettere, e ora, anche in sua assenza, continua a tenermi legata a lui attraverso questa sorta di caccia al tesoro.

Ma cosa troverò, alla fine? La verità, un ricordo, o semplicemente un ultimo saluto?

Stringo le labbra, combattuta tra il desiderio di aprirlo e la paura di ciò che potrebbe significare. Qualcosa dentro di me mi dice che finché il pacchetto rimane chiuso, Arthur rimane in qualche modo ancora presente.

Aprire quel pacchetto vuol dire finire questa caccia al tesoro.

Vuol dire fare l'ultima cosa con Arthur.

È come una fine che non sono pronta ad accettare. Ogni indizio che mi ha lasciato era una traccia della sua presenza, una connessione tra di noi che ho continuato a seguire con il cuore in gola, sperando in fondo che mi portasse a lui. Ma aprire questo ultimo pacchetto significa chiudere il capitolo, accettare che lui non c'è più.

Mi sento sospesa, in bilico tra la voglia di sapere e il bisogno di tenere viva quell'illusione che finché il pacchetto è chiuso, lui è ancora qui, a un passo da me. Ma so che, prima o poi, dovrò farlo. Dovrò lasciarlo andare e scoprire cosa ha scelto di lasciarmi come ultimo ricordo.

Lo so, non posso rimanere connessa per sempre al passato. Non posso aggrapparmi a questi ricordi come se fossero l'unico modo per tenere vivo Arthur. Aprire il pacchetto, finire questa caccia al tesoro, è una resa, ma è anche un passo verso la libertà, verso il futuro. So che, in fondo, anche lui avrebbe voluto questo per me: che trovassi un modo per andare avanti, senza più essere legata a quel dolore.

Prendo un respiro profondo, guardo il pacchetto sul comodino accanto al letto. È ora di affrontare ciò che c'è dentro, di capire cosa Arthur ha voluto dirmi con questo ultimo indizio. E poi... è ora di lasciarlo andare, di trovare il coraggio di vivere anche senza di lui.

Mentre allungo la mano verso il pacchetto, sento una forza nuova. Ho ancora il cuore appesantito, ma sono pronta a scoprire l'ultimo messaggio di Arthur, e poi, finalmente, a costruire la mia strada.

Spacchetto l'indizio con delicatezza, quasi con una sorta di riverenza. Il pacchetto rivela un biglietto e un paio di cuffie. Li tengo tra le mani, sentendo un misto di tristezza e gratitudine. Arthur ha pensato a tutto, fino all'ultimo dettaglio, e dentro di me so già dove dovrò andare e cosa dovrò fare. È come se, anche senza parole, mi stesse guidando.

Apro il biglietto e vedo la scrittura familiare, inclinata e precisa. Solo poche parole, ma bastano a far battere il cuore più forte.

"Sai dove andare e cosa fare."

La sua fiducia in me è quasi disarmante. È come se Arthur sapesse che, alla fine, avrei trovato la forza di completare questo percorso. Ma quelle parole sono anche un promemoria doloroso: lui ha già tracciato la strada, e io devo solo percorrerla. Chiudere questo cerchio non significa solo dirgli addio, ma significa anche permettere a me stessa di andare avanti, di continuare senza di lui.

Stringo le cuffie, immaginando quel che potrebbe avermi lasciato da ascoltare. So già dove andare, un luogo che significa molto per noi, che ci ha visti insieme in momenti di silenzio e di parole, di sogni e promesse.

Ma non posso farlo oggi. Non riesco ancora a chiudere tutto. C'è una parte di me che ha ancora bisogno di elaborare questo ultimo passo, di trovare il coraggio per compierlo. Il biglietto è piegato, il messaggio di Arthur silenzioso ma insistente, e le cuffie aspettano di essere indossate.

Mi prendo un altro momento, un altro respiro. Mi dico che va bene rimandare ancora, che posso concedermi di fare un passo alla volta.







Holaa! So' che è più corto del solito ma la storia sta per finire.

Spero vi sia piaciuto lo stesso!

Grazie mille per aver letto fino a qui <3.

p.s. mi trovate su ig iwasandrea

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