25. IL MIO ULTIMO GIORNO

3 0 0
                                    

You shit-talked me under the table

Talkin' rings and talkin' cradles

I wish I could un-recall

How we almost had it all

Dancing phantoms on the terrace

Are they second-hand embarrassed

That I can't get out of bed

'Cause something counterfeit's dead?

It was legendary

It was momentary

It was unnecessary

Should've let it stay buried

LOML - Taylor Swift

Arthur's POV

22 settembre 2023

Se sapeste che è il vostro ultimo giorno sulla Terra, cosa fareste? Cerchereste di vivere ogni istante al massimo, abbracciando le persone che amate e godendovi ogni piccola cosa? Oppure lascereste che i pensieri negativi prendano il sopravvento, avvolgendovi in un abisso da cui non riuscite più a uscire?

Io non ho avuto bisogno di chiedermelo. Perché, nel mio caso, sono stato io a decidere che sarebbe stato l'ultimo giorno.

Non è stata una scelta facile, se ve lo state chiedendo. Anzi, è stata la più difficile della mia vita. Una decisione che ha richiesto tutto ciò che mi era rimasto, tutta la poca forza che ancora possedevo.

Ho lasciato che i pensieri negativi e la depressione trovassero spazio ovunque dentro di me. Si sono insinuati nei vuoti che non sapevo nemmeno di avere, riempiendoli fino a traboccare. All'inizio ho lottato. Mi sono aggrappato a tutto ciò che potevo, ma a un certo punto ho smesso di combattere. Era come cercare di trattenere l'acqua con le mani: inutile, estenuante.

E così ho deciso. Una decisione che non è arrivata per rabbia o per paura. È arrivata per stanchezza. Una stanchezza che non si poteva dormire via, che non si poteva ignorare. Era lì, costante, come un sottofondo che non smette mai.

Mi chiedo, ora, mentre guardo le ultime luci del giorno, se qualcuno se ne accorgerà. Se qualcuno capirà. Forse sì. O forse sarò solo un'altra voce che si spegne, un'eco che svanisce nel silenzio.

Ma oggi, almeno per oggi, sono io a decidere.

Mangerò i miei piatti preferiti, quelli che mi riportano indietro ai momenti belli, alle risate attorno al tavolo di casa. Assaggerò ogni boccone con lentezza, lasciando che i sapori mi avvolgano, come un abbraccio.

Saluterò tutte le persone che amo. Ma non dirò loro addio. Non voglio lasciarli con il peso del dubbio o del dolore. Mi assicurerò, invece, che siano felici, che sappiano che potranno vivere senza di me, anche se forse non lo credono possibile. Li guarderò negli occhi e sorriderò, cercando di trasmettere tutta la serenità che posso fingere di avere in quel momento.

Non voglio che portino con sé la mia assenza come una ferita. Voglio che mi ricordino come ero nei momenti migliori, quando ridevo con loro, quando li facevo sentire amati. È questo il ricordo che desidero lasciare, quello che spero durerà.

Mi alzo con calma, come se stessi cercando di assaporare ogni movimento, ogni istante. Per la colazione decido di andare al mio diner preferito, quello con i divanetti rossi e l'odore di caffè che sembra avvolgerti appena entri.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 22 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Let me goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora