Il locale è immerso in una luce soffusa, i neon pulsano al ritmo di bassi potenti che scuotono la mia carne, la mia mente. Un misto di odori forti, di profumi troppo intensi, ma io non mi fermo. Non posso permettermelo. Non ora. Ogni angolo del club sembra avvolto in una nebbia di sensualità e dissolutezza, ma è solo uno strumento. Un gioco da fare per avere quello che voglio. Un passo dopo l'altro, attraverso il locale affollato, mi avvicino al bancone, dove un uomo con il volto segnato da troppe notti insonni mi aspetta. Lo guardo, e dentro di me so che questa è la mia occasione.<Tu devi essere la ragazza nuova,> dice, con un sorriso che sembra più una smorfia, ma io non mi scompongo.
<Sì, sono qui per il lavoro da DJ e ballerina. Mi hanno detto che c'è posto,> rispondo, cercando di sembrare il più sicura possibile, anche se dentro di me tutto è un caos.
L'uomo annuisce, osservandomi dall'alto verso il basso, come se volesse testare ogni mia fibra. Non mi piace, ma so che è parte del gioco. Ho bisogno di quel lavoro. Ho bisogno di raccogliere i soldi per Noah. La sua faccia mi tormenta ogni notte, e so che non posso lasciarlo marcire in prigione. Non quando potrei fare qualcosa.
<Ti faccio vedere dove ballerai stasera. E se ti piace la musica, possiamo anche parlare della parte da DJ,> mi dice mentre si alza e inizia a camminare verso la porta sul retro.
Lo seguo, sentendo ogni passo rimbombare nella mia testa, come se il battito del mio cuore non volesse smettere di accelerare. Non è il tipo di vita che avevo immaginato per me, ma in questo momento non importa. C'è solo Noah, la sua libertà. E io farò qualsiasi cosa pur di ottenerla.
Quando entriamo nella stanza, vedo le altre ragazze, in pose provocanti, mentre si preparano a salire sul palco. Un ambiente spietato, ma che conosco già abbastanza bene. Mi sento fuori posto, ma non posso farmi distrarre. La musica, le luci, i corpi che si muovono in sincronia... tutto mi dice che questo è il posto giusto, per ora.
Mi avvicino al palco e mi sistemo in un angolo, mentre l'uomo mi osserva dall'altro lato della stanza. A ogni movimento, la consapevolezza che la mia vita sta cambiando mi colpisce come una mazzata. Non è solo un lavoro, è una scommessa. Ma è l'unica strada che vedo per aiutare Noah, per dargli quella possibilità che non può permettersi di perdere.
A questo punto non posso più tornare indietro. Mi preparo a ballare, cercando di non pensare troppo al perché sono qui. Non posso permettermelo. La musica comincia, il mio corpo si muove, ma la mente è da un'altra parte, concentrata solo sull'obiettivo.
I soldi arriveranno, e quando arriveranno, Noah sarà libero. Nulla mi fermerà.
Anonimus POV
La guardo da lontano, quella ragazza sul palco. C'è qualcosa che non va, non sembra come le altre. Non è solo una ballerina, è come se fosse lì per un motivo diverso. Gli occhi fissi su qualcosa, forse qualcuno. È strano. Non ha l'aria di chi sta solo cercando di fare soldi. La sua espressione è tesa, quasi come se stesse cercando di nascondere qualcosa.
Mentre gli altri sono distratti, io la tengo d'occhio. C'è un motivo per cui è qui, e io voglio scoprirlo. Non mi fido.
Sarah POV
Sono a casa, e il peso di tutto ciò che è successo stasera mi schiaccia. Ogni volta che chiudo gli occhi, vedo Noah e Elizabeth insieme, e mi sento impotente. Non riesco a fermare il pensiero di lui, di come sia diverso con lei. Mi sembra di non esistere, di essere invisibile.
Mi lascio cadere sul divano, le lacrime scendono senza che possa fermarle. Ho bisogno di parlare con qualcuno, ma non voglio farlo con nessuno dei miei amici. Max, il mio "fidanzato", è l'unico che posso chiamare in questo momento. Non mi importa, devo farlo.
Con un filo di voce, lo chiamo. Il telefono squilla, e dopo poco sento la sua voce, calma come sempre.
<Sarah, sei a casa?> mi chiede, senza capire che sono a pezzi.
<Max, ho bisogno di parlarti,> riesco a dire tra i singhiozzi, cercando di non sembrare troppo debole.
<Cosa c'è?> risponde lui, preoccupato ma anche un po' distaccato. Non capisce cosa stia passando dentro di me.
<È Noah...> inizio, la voce che tremo. <Non riesco a smettere di pensare a lui. Non voglio più mentire a me stessa, Max. Non posso continuare con questa farsa.>
All'inizio non sembra arrabbiato. Non ancora. <Che farsa?> mi chiede, cercando di capire.
<Con te,> continuo. <Ti amo. Ma non provo quello che sento per lui. Non è giusto che stia con te quando la mia testa è solo con lui.>
Un lungo silenzio si fa spazio tra le parole. Poi, Max risponde con un tono che non mi aspettavo: <E allora perché non me l'hai detto prima? Forse era meglio. Avevamo una cosa che sembrava giusta, Sarah. E tu l'hai rovinata.>
Le parole mi colpiscono più di quanto avrei immaginato. Mi fa male, ma è la verità.
<Non è che l'ho rovinata, Max,> cerco di spiegare, ma la mia voce è fragile. <Tu non sei lui, e io non ti amo come lui. Non posso mentire ancora a me stessa.>
Max si fa silenzioso, ma dopo un po' dice con un tono quasi rabbioso: <Quindi tutto questo è stato solo una perdita di tempo per te?>
Io... non so cosa rispondere. Le sue parole mi fanno male, ma sono anche vere. Non posso mentire a me stessa, e so che non provo per lui quello che sento per Noah.
<Non lo so," > rispondo alla fine. Non so cosa voglio davvero. Ma so che con te non posso più continuare."
Poi, un'altra verità mi assale: Elizabeth. Lei non sa che amo Noah. Forse non se ne è mai accorta. Ma io non posso nascondere più questo sentimento che cresce dentro di me. Ma lui ha scelto lei. Come sempre, lei la scelgono tutti. E io sarò sempre messa al secondo posto. La gelosia e l'invidia mi bruciano dentro, non la passerà liscia.
<Elizabeth... sa solo che non ci parliamo più come prima,> mormoro a Max, sperando che lui non lo capisca davvero. <Non sa che... che amo Noah.>
Max sospira dall'altra parte della linea. <E tu cosa pensi, Sarah? Che questa cosa con Noah ti porterà davvero da qualche parte?>
Non rispondo subito. Perché non lo so. Non so se amo Noah, non so se posso amare qualcuno che mi fa stare così confusa. So solo che la mia testa è piena di lui, e non riesco a farne a meno.
<Non lo so,> mormoro alla fine. <Non lo so più.>
Max non dice nulla per un momento. Poi, con un tono di rassegnazione, dice: <Penso che tu debba trovare le tue risposte da sola. E forse, dovresti pensare a cosa vuoi davvero, senza fare del male a chi ti sta accanto.>
Chiudo la chiamata senza aggiungere altro. Mi sento svuotata, ma in qualche modo anche più leggera. La verità fa male, ma è l'unica cosa che posso afferrare in questo momento.
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Abbiamo scoperto molte cose in questi ultimi pov, spero che la storia vi stia piacendo, non dimenticatevi di scrivermi le vostre emozioni e curiosità 🩷
Inoltre vi informo che mi trovate su instagram come "Tillymoonstorys" 🫀
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Unlimited
RomanceLa storia segue le vicende di Elizabeth e Noah, due ragazzi che iniziano con un forte disprezzo reciproco, ma che si ritrovano coinvolti in una serie di eventi che cambieranno il corso delle loro vite. Noah è un ragazzo che ha sempre avuto una vita...