DRIIINN
Il citofono, vado ad aprire, <chi è?><il lupo che cerca Cappuccetto rosso>
Che cretino, mi ero completamente dimenticata che sarebbe venuto, vabbè. Cercherò di non dargli attenzioni.
<Allora non ho tempo da perdere, prendi il lavoro.> sento dire da Noah, neanche il tempo di entrare in casa.
<Anche meno Gilbert, non sono la tua schiava>
<Ti aspetto di là> dice lui andando in camera mia
<Certo, come se fossi a casa tua eh> dico con tono ironico, non lo sopporto.
<Peró siamo a buon punto nel lavoro> realizzo io mentre lo stiamo continuando
<Già, menomale perché non ne posso più di tutte queste ricerche, appunti e bla bla bla>
Prima che potessi rispondergli suona il mio telefono. È un messaggio, anonimo, mi è arrivata una foto.
<Che c'è?> mi chiede Noah, penso che abbia capito dalla mia faccia.
Gli mostro il telefono. <Apro?> intendendo la foto
<Si> risponde secco lui, continuando a scrivere sul computer, penso di non averlo mai visto così studioso
Decido di aprire la foto.
Ed è stato l'errore più grande che potessi fare, rimango a fissare quella foto, minuti, senza dire niente.
E una lacrima mi scende.<Oh santo, ma tu sempre che piangi stai? Mo che è successo?>
Non riesco ad emettere parole, sono ancora a fissare la foto. A quel punto Noah mi prende il telefono.
<Oh mio dio. Ma questo è...><Si> rispondo io secco
È una foto di Lucas sul lettino dell'ospedale che bacia un altra ragazza, penso di averla vista a scuola ma non ho idea di chi sia.<Che stronzo> commenta Noh
Già che stronzo
<Ma perchè queste cose succedono sempre quando ci sono io per lavorare> aggiunge poi
<Va via> È l'unica cosa che riesco a dire, ma lui non se ne va.
Sento che sto per scoppiare, ho bisogno che lui se na vada
<Ti ho detto vai> dico con la voce rauca <la faccio io la tua parte di oggi, va via><Nah, rimango qua>
A quel punto mi alzo e mi giro verso il muro, e scoppio, ufficialmente piango, cerco di fare un "pianto muto" non voglio che mi senta, altrimenti inizia a pensare che piango sempre. Ma lui mi sente.
Sento una mano sulla mia spalla<Ei> dice poi
Ma non mi giro, odio quando la gente mi vede debole e lui mi sta vedendo un po' troppo
<Vuoi un... vuoi... vuoi un...>
Alzo le spalle, non capisco cosa mi voglia dire
<Vuoi un... un abbraccio intendo><Un... un abbraccio?> domando stupita io ancora singhiozzando
<Beh.. no... si di solito io non... si beh non consolo la gente, non so come si fa a consolarla>
Lo vedo parecchio imbarazzato, così mi giro e lo abbraccio, non me lo sarei aspettato da lui, e di certo non era la persona che più preferivo in questo momento ma... OkayRimaniamo abbracciati, qualche minuto, ne avevo bisogno, davvero.
Ci stacchiamo e Noah accenna un "devo andare"
Io gli faccio cenno con la testa un "ciao"
Nessuno dei due riesce a parlare, e questa cosa mi fa ridere, come se avessimo appena fatto un torto.
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Unlimited
RomanceElizabeth, la figlia del preside, frequenta il quarto superiore ed è la tipica ragazza con il suo gruppetto di amici limitato compreso il suo fidanzato. E poi c'è il ragazzo che odia, Noah, il badboy che fa quello che vuole. Un giorno arriva una ric...