Unlimited

20)Elizabeth PoV

Devo trovare dei soldi per Noah, al più presto. In qualsiasi modo, non posso rischiare che vada in prigione. Si rovinerebbe la vita.
Sento la porta di casa aprirsi e capisco che mio padre è arrivato a casa.

<Tesoro sono a casa> infatti, sento urlare ciò da lui.
Poco dopo mi arriva un messaggio da Klaus, il quale mi dice di vederci da lui tra 20 minuti esatti che dobbiamo parlare.

Fortunatamente sono ancora vestita quindi posso andare già da lui.

<Papà io esco> lo informo, gli lascio un bacio sulla guancia ed esco.

Quando arrivo a casa di Klaus aspetto che qualcuno mi venga ad aprire, ma solo dopo dieci minuti la porta mi viene aperta e noto una ragazza che non avevo mai visto, più piccola di me e Klaus, probabilmente è la sorella.

<Klaus e Noah sono di sopra> mi informa prima di farmi entrare e sparire nel giro di dieci secondi

Salgo al piano di sopra e tra tutte le stanze solo una ha la porta chiusa, così busso.

<A Klaus che cazzo ti bussi, è camera tua> sento dire da una voce familiare, ma non so se entrare...

Pochi secondi dopo, quando sento dei passi salire le scale, entro nella stanza e mi ritrovo la faccia di Noah un po' scioccata, sembra che non si aspettava di vedermi.

<Elizabeth?> chiede lui

<Oh, Elizabeth sei arrivata, siediti per favore> sento poi dire da Klaus che presumo ci abbia appena raggiunti.

<Le hai detto tu di venire?> gli chiede Noah

<Ma perché non lo sapevi?> chiedo io a Noah

<No, certo che no.> mi risponde lui.

Sbuffo e mi siedo.

<Allora, perché sono qua?> chiedo io guardando klaus e cercando di non guardare Noah

<Tu devi rimanere fuori da questa storia.> mi riprende Noah, nonostante fosse stato lui a chiedermi aiuto, non lo capisco.
Coerenza zero.

<Ma se sei stato tu a chiedermelo> gli dico io.

<Bene ho cambiato idea.> risponde lui
E io lo fulmino con lo sguardo

<Ormai mi hai chiesto, e io da questa storia non esco. Ho già pensato a qualche modo per fare soldi.>

<Devi starne fuori.> questa volta è Klaus a parlare

<Avanti non rompere il cazzo, non sei l'eroina della situazione, da questa storia ne stai fuori, ora puoi anche andartene.> Aggiunge Noah.
Sono sempre più stupita, oggi sembrava diverso per il modo in cui siamo stati, non capisco perché ora mi debba trattare così.

Klaus mi guarda con strafottenza. Così io mi alzo e me ne vado, ma non ho intenzione di uscire da questa storia.

Così prendo il telefono e confermo ciò di cui avevo pensato.

<Pronto?> risponde.
<Si ciao, vorrei confermare quella cosa per cui mi avevate chiamato.>
<Elizabeth Jonson?>
<In persona.>
<Perfetto possiamo vederci già domani per parlare.>
<A domani allora.>

Torno a casa.