14) Elizabeth Pov

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Stavo pensando che Noah non sa che io so che Mark è il suo "fratellastro", a volte me lo dimentico anche io.
Quindi io voglio che sia lui a dirmelo.
Gli do poco tempo, se non me lo dirà gli farò sapere che io lo so, e quindi doppio ricatto.
Sabato sera avviso Noah di come dobbiamo comportarci e che ci vediamo direttamente alla festa, alla quale ci sarà anche Lucas, che capirà cosa si è perso.

Io e Sarah andiamo alla festa insieme, Mark ci è passato a prendere e ci ha fatto molte raccomandazioni. Sinceramente ho paura di come reagirà alla mia "relazione" con Noah, ma ho il doppio della paura di come reagirà Sarah, ancora non le ho detto niente, e questo potrebbe portare alla nostra rottura definitiva, ma se è una buona amica capirà, per questo l'avviserò prima che Noah arrivi.

<Sarah> le dico prima di entrare alla festa e prima che arrivi Noah.

<Amore tranquilla con Max risolverò>

<No, volevo dirti un altra cosa.>

<Ah dimmi>

Balbetto per un po', ma poi sputo il rospo.

<Io e Noah fingeremo una relazione.> Dico tutto di un fiato e a bassa voce.

Lei sembra paralizzata, so di averla ferita, e mi rendo solo ora conto del casino che ho fatto.

Lei risponde con un "okay" e se ne va.

E dopo pochissimo lo vedo.
Eccolo là.
Con una camicia azzurra e un jeans.
Sta salutando letteralmente tutti, ma non ha niente di meglio da fare?
E dopo poco finalmente incrociamo lo sguardo.
Lui si avvicina a me.

<Tu sei ancora sicura che questa cosa deve essere fatta per forza?> mi chiede lui appena si avvicina.

<Si caro Noah, a questa festa c'è pure Lucas, quindi è il momento migliore.>

<Perfetto allora ti dovrai abituare.> Dice lui

Io non ho il tempo per chiedergli "cosa" che lui mi bacia.
Un bacio a stampo. Leggero ma dolce.

<Che cazzo fai?> Sbraito io

<Devi essere la mia ragazza o no? Sai in una relazione ci si bacia.>

<Sei fortunato che non ci ha visto nessuno, sennò potevano insospettirsi.>

<Ma tanto tra poco non avremmo fatto lo stesso?>
Cazzo ha ragione.
Allora un po' di cervello lo ha anche lui.

<Entriamo.> aggiunge lui dopo.

Ed entriamo, camminiamo l'una accanto all'altro e io mi sento osservata, molto osservata, troppo osservata.
Tutti penseranno che sono la nuova puttanella del ragazzo più popolare della scuola, ma non è così.
Tra tutti gli occhi che ci osservano non vedo quelli di Lucas, e penso che ogni cosa che ho fatto non serve a niente.
Ma non mi perdo d'animo perché è possibile che Lucas ancora non sia arrivato.

<Dobbiamo fare qualcosa per annunciare> Afferma Noah, e io mi accorgo che non ci guarda più nessuno.

<Cosa potremmo fare?> chiedo io

<Mhhh non so, baciarci forse?> risponde lui.

<Baciarci?! Di nuovo?> chiedo io stupita, non le ritoccherò le sue labbra.

<Prima quando l'ho fatto non ci stava guardando nessuno. E se vuoi che siamo credibili dovremmo almeno baciarci>
Allora ha controllato se qualcuno ci guardava? Mi sale questo dubbio. Ma non ci faccio caso perché non mi interessa.

<Va bene, baciami allora> Gli do il consenso.

<Cosa?! Perché io, baciami tu, non è che se sono l'uomo devo fare sempre il primo passo. E sappi che se non fosse per te io in questo momento sarei a divertirmi con i miei amici o con qualche ragazza, ma devo seguire la tua cazzata.> Butta fuori lui, così lo bacio senza perderci più tempo, e sento delle voci, voci che non vorrei sentire, mi sento osservata. Ma poi, quando mi stacco, mi accorgo che tutte le voci sono per Noah, e sembrano quasi tutti stupiti dal fatto che lui possa avere una ragazza, mentre gli altri pensano che non sia la sua ragazza ma sia solo una delle sue puttane, proprio come pensavo.

Dopo poco ci mettiamo a ballare, si sente tacatà e io inizio a muovermi. Ballo in tutti i modi possibili e per poco non mi prendono per pazza.
E andava tutto tranquillo fino a quando io e Noah iniziamo a strusciarci e io mi sento molto a disagio. Infatti mi fermo e me ne vado, mentre tutti mi guardano.

Mi chiudo in una stanza, penso sia quella dell amico di Mark, poco dopo sento bussare, chiedo chi è ed a rispondermi è Noah, dopo un po' di dubbi lo faccio entrare.

<Ora mi dici cosa cazzo è successo?> sputa lui.

<Di che stai parlando?> chiedo io

<Di che sto parlando? Ma come di che sto parlando! Eli forse non ti rendi conto!> risponde incazzato.
Eli... Eli?!

<Uno, non mi chiamare mai più "Eli", due continuo a non capire> assecondo io

<Ci stavamo divertendo e poi te ne sei andata dal nulla, lasciandomi solo la a farmi fare la figura del coglione. Perché cazzo te ne sei andata?>
Prima dice che non gliene frega niente di quello che pensano gli altri e ora fa la figura del coglione?

<Non mi sentivo a mio agio a comportarmi in quel modo con tutti gli occhi addosso, se proprio ti interessa. E poi stai calmo.>

<Elizabeth mi hai rotto il cazzo con tutte le tue paranoie di merda. La devi smettere di farti condizionare da quello che pensano gli altri. Ti fa male. Ti fai male.>
Rifletto sulle sue parole, lui nel frattempo si siede accanto a me.

<Noah posso farti una domanda?> chiedo io

<Tanto me la fai comunque.> risponde lui

<Come fai a fregartene di quello che pensano gli altri? Come ci riesci?>

<Io vivo la mia vita serena e tranquilla qualunque cosa pensino gli altri.>

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