25) Elizabeth PoV

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Il bacio è stato inaspettato, ma non mi sono fermata. Quando le sue labbra hanno trovato le mie, qualcosa dentro di me si è fermato per un istante. È stato intenso, ma anche delicato. Non ero preparata, ma non riuscivo a staccarmi. Poi, lentamente, ha preso un'altra piega, e il bacio è diventato più profondo, più sensuale. E in quel momento, tutto sembrava giusto. Mi sono sentita come se avessi finalmente trovato qualcosa di vero, di reale. Ma poi, appena mi sono allontanata, la lucidità è tornata.

Mi sono fermata un attimo a pensare. Cosa stavo facendo? Chi era davvero Noah? Non volevo essere una delle sue puttane, che si lasciano trasportare da un bacio e cadono nei suoi giochi. Eppure, qualcosa dentro di me mi faceva dubitare, mi diceva che forse c'era un lato di lui che non avevo mai visto. O forse mi stavo solo illudendo.

Ho preso un respiro profondo e mi sono allontanata, cercando di capire cosa provavo davvero. Avevo bisogno di chiarirmi, di capire se quello che stavo vivendo era solo un momento o qualcosa di più. E quando ho guardato Noah negli occhi, ho visto una parte di lui che non conoscevo, ma che mi spaventava un po'. Non volevo illudermi, non volevo farmi prendere da qualcosa che, alla fine, sarebbe potuto essere solo un altro errore.

Con voce ferma, gli ho detto: <Non voglio essere una delle tue puttane. Voglio capire che intenzioni hai e cosa stai cercando veramente.>

Noah si appoggia allo schienale del divano, guardandomi intensamente. C'è un'espressione nei suoi occhi che non avevo mai visto prima. Non è più il ragazzo di un tempo, quello che mi ignorava o mi trattava come se non fossi nulla.

<So cosa stai pensando. Non sono più lo stesso, Elizabeth. Non voglio essere come tutte le altre persone che sono passate nella mia vita. Non voglio che tu pensi che voglio solo divertirmi o che non ti prenda sul serio.>

Fa una pausa, e poi continua, come se avesse paura di perdere l'occasione che sta cercando di cogliere.

<È da tanto che aspetto questo momento, il momento in cui potrei dirti quanto sei importante per me. Non voglio più fuggire, non voglio più fare gli errori che facevo prima. Sono pronto a fare qualsiasi cosa per te, anche cambiare completamente se necessario.>

Il suo sguardo è sincero, e sembra che lo stia dicendo con tutto il cuore. Non so se riuscirò a fidarmi di lui completamente, ma quello che vedo adesso è un Noah diverso, un Noah che sembra davvero pronto a lottare per qualcosa che vale davvero la pena.

NOAH POV

<Ora che succederà?> mi chiede Elizabeth, il suo sguardo è curioso, ma anche pieno di incertezze. È come se stesse cercando di capire cosa accadrà tra noi, e non posso darle tutte le risposte, ma una cosa è certa: voglio che lo scopriamo insieme.

<Lo scopriremo insieme, passo dopo passo.> rispondo sinceramente, cercando di farle capire che non voglio correre, ma che, allo stesso tempo, voglio esserci per lei.

Poi, dopo un momento di silenzio, non riesco a trattenere una domanda che mi è venuta in mente. <E tu, ancora pensi a Lucas? O...?> la guardo, cercando di leggere nei suoi occhi.

Elizabeth mi guarda per un attimo, come se stesse riflettendo su cosa dire. <Lucas è stato la mia prima relazione. Pensavo di essere innamorata, ma ora mi rendo conto che... non ho mai provato davvero qualcosa di forte per lui. Era solo un'abitudine, o forse il pensiero che dovessi essere innamorata di lui, ma non era mai... qualcosa di autentico.>

Mi sorride, ma è un sorriso triste, che mi fa capire quanto avesse confuso l'amore con l'abitudine.

<Capisco...> dico, sentendomi sollevato per lei, anche se so che non è facile affrontare certe verità. Mi prende un'idea, ma non posso fare a meno di condividerla. <Sai, Klaus una volta mi aveva detto che secondo lui... io provavo qualcosa per te già da tempo.> La guardo attentamente, cercando di capire come reagirà a queste parole.

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