Il suono del mio telefono mi tirò fuori dai miei pensieri mentre stavo uscendo da scuola. Un messaggio da un numero sconosciuto: Anonimus. Non avevo mai sentito parlare di questa persona, ma qualcosa in me mi spinse ad aprire il messaggio, nonostante un leggero senso di disagio.
Le parole mi colpirono inaspettatamente:
"Il passato sta tornando. Preparati a incontrare chi è stato la causa delle tue sfortune."
Un brivido percorse la mia schiena. Il passato. La causa delle mie sfortune. Chi poteva essere? Il cuore cominciò a battere più forte, ma non riuscivo a concentrarmi su nulla. Non avevo idea di chi potesse essere la persona che mi stava minacciando. La lettera sembrava così misteriosa, ma al tempo stesso, non avevo ragioni per pensarci troppo. Forse era solo uno scherzo, o qualcuno che cercava di farmi prendere un colpo.
Poi, senza preavviso, sentii la voce di Elizabeth dietro di me. Mi girai, trovandola lì, con una leggera preoccupazione negli occhi.
«Che c'è?»mi chiese, guardando il mio volto serio. Forse aveva notato la mia reazione alla lettera.
«Niente, è solo una lettera anonima.» Mi affrettai a dirlo, cercando di mascherare il nervosismo. Ma nel mio sguardo c'era qualcosa che non riuscivo a nascondere.
Elizabeth mi guardò per un istante, poi sorrise in modo rassicurante. «Non pensarci troppo, Noah. Non vale la pena.»
Feci un cenno, ma il pensiero di quella lettera mi martellava ancora in testa. «Non credo che sia niente di grave,» dissi, più a me stesso che a lei.
«Vieni, dobbiamo tornare in classe,» disse Elizabeth, come se avesse intuito che stavo cercando di staccarmi da tutto. «Non voglio che tu resti qui troppo a lungo, rischiando di farti distrarre.»
Noddai, facendo un passo verso di lei. Ma nel mio cuore c'era qualcosa che non riuscivo a definire. Quel messaggio... aveva scatenato una sensazione di inquietudine che non riuscivo a spiegare. Eppure, senza nemmeno sospettare di chi potesse essere coinvolto, mi costrinsi a lasciar andare quel pensiero, cercando di concentrarmi su qualcosa di più concreto, come il resto della giornata.
Anonimus pov
Il mio piano stava prendendo forma. Non c'era più tempo da perdere. Scrissi la lettera, senza esitare un attimo. Ogni parola pesava come un macigno, ma dovevo farla arrivare al destinatario. Quella volta non c'era spazio per sfumature o spiegazioni, solo la verità cruda.«Il momento è arrivato. Ci vediamo domani, alle 16:00, al parco della stazione. Non aspettarti altro.»
Non serviva aggiungere altro. Il resto sarebbe venuto da sé. Adesso non restava che aspettare.
NOAH POV
Il messaggio anonimo che avevo ricevuto mi rimbalzava ancora nella testa. Non avevo capito cosa stesse succedendo, ma sentivo che c'era qualcosa di molto più grande dietro a tutto questo. Il mio passato che stava tornando. Inquietante. Elizabeth se ne accorse subito quando mi vide silenzioso, fisso sul telefono.
«Chi era?» mi chiese con una nota di preoccupazione nella voce.
«La stessa persona di prima,» risposi, cercando di sembrare calmo. «Mi ha dato l'orario e il luogo per un incontro. Domani, alle 16:00, al parco della stazione.»
Elizabeth mi guardò intensamente. «Noah, stai attento. Non voglio che ti metti in pericolo.»
Mi feci una risata forzata. «Non penso che sarà qualcosa di grave.»
Lei non sembrava convinta. «Se vuoi che venga con te...»
Scossi la testa. «No, è meglio che vada da solo. Non voglio che ti coinvolgi in questo.»
STAI LEGGENDO
Unlimited
RomanceLa storia segue le vicende di Elizabeth e Noah, due ragazzi che iniziano con un forte disprezzo reciproco, ma che si ritrovano coinvolti in una serie di eventi che cambieranno il corso delle loro vite. Noah è un ragazzo che ha sempre avuto una vita...