ADMOND
Lei...
La sfera di fuoco si schiantò sulla roccia e le fiamme si sparsero, lasciando posto ad una figura accucciata, che si alzò e iniziò a camminare decisa verso il portone della reggia.
Era lì per me, me lo sentivo dentro: era me che cercava.
Quasi senza riflettere iniziai a correre. Uscii dalla porta e mi infilai per i corridoi che mi aveva mostrato Leli, cercando di non perdermi e di non cadere. Riuscivo solo a pensare che lei poteva avere le risposte, le risposte alle domande che mi avevano tormentato da quando mi ero svegliato.
Cosa era successo ad Hellader? Quante persone erano sopravvissute? Il Regno era caduto sotto il controllo della Regina? I miei genitori e quelli di Helen stavano bene? E lei? Come era sopravvissuta alla ferita? Perchè era lì? Sapeva dove si trovava Helen, se stava bene? Era venuta a portare buone o cattive notizie?...
Ma quelle domande avrebbero dovuto aspettare.
Quando arrivai al portone, lo trovai aperto. Diverse guardie erano già uscite e cercavano di fermare l'avanzata della donna. Lo sguardo della Strega di Fuoco era gelido e assassino, tanto che gli uomini accennavano ad arretrare. Molte spade erano sguainata, ma nessuna brillava come quella di Kaly.
- CHE SUCCEDE CHE SUCCEDE CHE SUCCEDE!!!- gridò il Re mentre arrivava alle mie spalle. Si stava ancora infilando una vestaglia con cui cercava di coprire una camicia da notte a righe. Sulla testa quasi pelata era posata una cuffietta e anche se era adirato, risultava alquanto buffo. Era seguito dalla figlia, anche lei in vestaglia e con i capelli marroni sciolti.
La Strega fece scivolare lo sguardo sui regali... per poi fermarsi su di me.
- Mio Signore, questa strega...- annunciò una guardia, pronunciando l'ultima parola con disprezzo - ...pretende di entrare nel castello senza permesso...
- Non mi importa entrare, io devo solo fare una domanda al ragazzo- disse serenamente la donna, indicandomi.
- Cosa vuoi da lui?- chiese bruscamente Leila. Ma io mi stavo già dirigendo dalla Strega, passando oltre le guardie. Quando le arrivai davanti, lei mi fissò un attimo e poi parlò: - Ho bisogno di farti una domanda e ho bisogno che tu risponda sinceramente.
- Falla, allora- replicai io, deciso.
- Forse sarebbe meglio a quattr'occhi, per te...- disse lei, ma io la inerruppi: - Se riguarda Hellader, possiamo parlare anche qui.
Kaly alzò appena le sopracciglia:
- Come vuoi... Vi siete baciati?
Per poco le ginocchia non mi cedettero. Parlava di Helen. Sentii dei mormorii confusi e con la coda dell'occhio vidi Leli arretrare leggermente, come se l'avessero colpita.
- C-cosa?- balbettai.
- Sai di chi sto parlando: allora rispondi. L'hai baciata oppure no?- ripeté seccata.
- N-no... no- risposi. Mi sentivo imbarazzato, anche se non sapevo perchè.
Lei sembrò quasi delusa... o triste...
- Bene. Io ho fatto...- lanciò una sfida con gli occhi alla guardia che l'aveva annunciata - Me ne vado.
- NO! No aspetta...- la implorai io mentre si voltava - Io devo sapere: devo sapere perchè sei viva, perchè io sono vivo, se lei sta bene e...
- Perchè credi che io possa rispondere a queste domande?- mi chiese la Strega, quasi compiaciuta.
- Lo so. E basta- replicai deciso.
- Beh... Hai ragione. Ma se vorrai le mie risposte... dovrai venire con me.
- Venire... dove?- disse improvvisamente Leli, preoccupata. Io non riuscivo ad aprire bocca. Perchè lo stava facendo?
- Non sono affari tuoi- rispose secca Kaly. Leila sembrava molto infastidita dal suo tono di voce.
Tornò a rivolgersi a me: - Allora, vieni?
In quel momento capii che centrava lei, Helen... se no perchè non dire nulla? E poi glielo leggevo negli occhi: lei aveva tutte le mie risposte...
- Quando partiamo?- chiesi.
Sul volto della Strega comparve un sorriso vittorioso: - All'alba. Fatti trovare qui pronto.
Poi si girò e se ne andò, sparendo tra la boscaglia.
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LA CORTE DI SERID La strega
FantasyTre amici dovranno affrontare un lungo e insidioso viaggio. Obiettivo: fermare la Regina...