Insieme

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KALY

Non aspettatevi grandi rivelazioni sui miei stati d'animo, perchè oggi non ho proprio voglia di fare una seduta psicologica. Perciò limitiamoci ai fatti e vediamo di finire in fretta.
Adris sollevò il braccio, e prima che me ne potessi accorgere tutta l'acqua nel fossato si sollevò e si rovesciò nella stanza, distruggendo la vetrata e travolgendo tutti i presenti.
L'acqua turbinava senza sosta e sbatteva le persone contro i muri e fra di esse, spesso non c'era modo di respirare.
A un certo punto quel vortice mi risputò, e mi ritrovai ad annaspare al centro della sala, completamente fradicia. Mi alzai lentamente e vidi che l'acqua continuavo a scorrere impetuosa ai lati della sala, mentre tutti gli altri erano ancora imprigionatilì dentro, comprese guardie ed Extelle.
- Combatti!- la voce di mia sorella arrivò fredda.
Mi voltai verso il trono e la vidi: si era tolta il vestito color avorio e ora indossava la sua divisa da strega, quella color cobalto che le avevo sempre visto indossare nei miei incubi. Il corpetto senza maniche che risaliva a punta verso il suo collo, i pantaloncini che lasciavano vedere le gambe pallide fino agli stivali, e quei pezzi di stoffa attorno agli avambracci che avevo sempre trovato di una inutilità assurda; il tutto decorato con linee bianche e d'argento.
In mano reggeva la sua Spada, le pietre della stessa tonalità di blu dei vestiti.
I capelli ora sciolti le ricadevano fino alle spalle, scalati e neri, coprendo in parte gli occhi affilati uguali ai miei. Mi guardava spavalda e quasi eccitata all'idea di avere di nuovo i suoi poteri, di essere di nuovo la Strega di Acqua.
- Combatti!- ripeté Adris, e in quel momento la massa di acqua risputò la mia Spada, ma io non la raccolsi: - Prima lasciali liberi.- le dissi.
- Da quando ti importa di qualcuno?- mi schernì.
- Loro non centrano in questa storia. Lascia i miei amici, o combatti pure da sola-.
Lei mi studiò qualche istante, poi alzò la mano libera e l'acqua si trasformò in stalagmiti di ghiaccio ai due lati opposti della sala, rinchiudendo da una parte Leila, Admond ed Helen e dall'altra le guardie, i trol e la Strega di Fulmine, ancora svenuta per la botta che le avevo dato prima.
- Meglio? Il resto dovrai guadagnarlo.- mi disse Adris, alzando la sua Spada.
Io raccolsi la mia, sentendomi subito più forte, e l'acqua su di mi iniziò ad evaporare velocemente, fino a lasciarmi asciutta: - Prima le più piccole-.
Con un grido Adris si lanciò su di me, e quando le nostre lame si incontrarono partirono delle scintille e stridettero. Le Spade non sono fatte per combatere tra di loro, è quasi contro la loro natura, perchè ci dovrebbe essere la pace tra le streghe. Ma come avrete potuto notare, non sembre le cose stanno così.
I colpi arrivavano con furia, ma non difficili da parare. Ne schivai un'altro e afferrandole un braccio le portai sulla mia schiena per poi farla ribaltare in avanti. Subito lei si girò su se stessa e con un calcio mi colpì alle caviglie facendomi cadere sulla schiena. Adris si lanciò su di me, ma rotolando di lato la schivai e mi rialzai mentre lei sbatteva al suolo.
- Finiremo col farci del male a vicenda- le dissi - È questo che vuoi?-.
- L'unica cosa che volevo era riprendermi ciò che mi appartirne, e che nessuno aveva il diritto di togliermi!- mi rispose alzandosi in piedi.
- E ora ce l'hai, e nessuno potrà più togliertelo. Adesso devi fermarti...
- No...- scosse la testa. Lei mi si lanciò contro, e io parato il colpo la respinsi indietro con forza.
- Adris, io non voglio combatterti!- le dissi.
Lei respirava affannosamente: - Neanch'io lo voglio...- disse dopo un po'.
- Allora vieni con me, riusciremo a mettere a posto le cose...- le proposi, cercando di farla ragionare.
- È troppo tardi per me ormai...- replicò, e poi sembrò illuminarsi - Vieni tu con me!-.
- Cosa intendi?-.
- Insieme saremo invincibili, e potremo vendicarci di tutti i torti che abbiamo subito in questi anni...- spiegò venendo verso di me.
- Adris...- sussurrai.
- Non dovremo più nasconderci: insieme possiamo governare su tutte le Isole!...
- Adris...- ripetei più forte.
- Insieme ci faremo rispettare...
- No, ci faremmo temere!- dissi quasi urlando.
- Non è poi così diverso!- replicò lei.
- Sì, invece. E io non lo farò: non starò insieme a te in questa cosa!- ribattei io decisa.
Adris fece un passo indietro, come se le avessi dato uno schiaffo. E forse era proprio così...
- Insieme.- sussurrò - Insieme per sempre. Era questo che avevi detto, no? Era questo che avevi promesso!- disse più forte, cercando di trattenere le lacrime.
Questa volta era stata lei a dare lo schiaffo a me...

LA CORTE DI SERID  La stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora