Soldati Oscuri

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ADMOND

Il sole tramontava innondando le valli di rosso e oro, come fosse un pittore che aveva deciso di dipingere sui campi verdi piuttosto che su una tela. Scompariva oltre le montagne che si stagliavano a poca distanza, come se le stesse scavalcando per raggiungere il suo letto dall'altra parte, in fondo al mare...
O almeno questo era quello che immaginavo.
In realtà, rannicchiato nel mio nascondiglio, potevo soltanto intuire che ci avvicinavamo alla notte dalla luce che scemava lasciandoci al buio.
Non potevamo guardare fuori, potevano scoprirci.
Da quando il piano di Kaly era riuscito, ci spostavamo sempre meno e principalmente col favore della notte, cercando di evitare le città e le spie...
Anche se la sua ferita aveva fatto fatica a rimarginarsi, Kaly era riuscita a riprendersi del tutto e si era subito messa all'opera per preparare un piano. Sapevamo che avremmo subito un attacco al nostro arrivo dall'altra parte del mare, se non prima; così, verso metà viaggio, aveva preparato dei fantocci con le nostre sembianze e aveva improvvisato delle armi con dei pezzi di legno. Poi aveva eliminato i pestrel che avevano mandato a controllarci. Erano nascosti dalle nubi, ma per la Strega di Fuoco non fu troppo difficile con l'aiuto dell'arco di Leli. Così chiese a me e a Leila di posizionare i manichini sul ponte, mentre lei cercava di convincere Elisabeth a lasciare la nave quando era ancora sicuro, continuando però a mantensere il vento nella stessa direzione. La sorella all'inizio era sembrata irremovibile, ma poi -non so come- la maggiore l'aveva convinta e la Strega d'Aria se n'era andata trasportata dal vento. Quando eravamo arrivati vicini alla costa, eravamo scivolati di nascosto in una piccola barca e ci eravamo allontanati, proprio mentre vedevamo le navi della Regina comparire nella visuale. L'avevamo abbandonata e ci eravamo innoltrati sulla terra ferma.
E da lì erano iniziati i problemi.
Non c'erano foreste o nascondigli sicuri, ma solo aperta campagna, villaggi e città. E a quanto pareva nelle ultime settimane la Regina aveva preso anche il Regno di Felil, e questo rendeva più difficile la nostra missione. Dovevamo muoverci poco, restare nascosti a lungo, trovare ripari in case abbandonate e lontano dalla gente. Più volte eravamo stati sul punto di essere scoperti dai soldati oscuri, e avevo visto Kaly portare la mano sull'elsa della sua Spada, avevo visto le pietre rosse accendersi di Fuoco al tocco delle sue dita. Ne avevo sentito il calore arrivare fino alla mia pelle, darmi una strana sensazione di forza e paura inieme. Anch'io avevo portato la mano su Crasis, ma non c'era mai stato bisogno di sguainarla.
Ma tutto ciò ci faceva perdere del tempo, che sembrava accorciarsi mentre noi andavamo sempre più piano.
E avevamo una scadenza, che, se i miei calcoli erano giusti, era fra appena cinque giorni. Uno di questi stava già tramontando...
La Straga di Fuoco ricomparve all'improvviso saltando dentro da una finestra e facendo sobbalzare Leila: -Venite, dobbiamo ripartire.- ci disse. Io e Leli afferrammo le nostre borse e sgusiammo fuori dalla capanna abbandonata; eravamo completamente avvolti nei nostri mantelli.
Ci incamminammo in fila indiana lungo una stradina sterrata praticamente deserta che ci avrebbe condotto attraverso le Montagne di Ferro. Kaly ci aveva spiegato che si chiamavano così per i giacimenti di questo metallo nascosti dai pendii scoscesi. C'era poca vegetazione perchè la maggior parte dei boschi su quelle montagne erano stati abbattiti dagli abitanti di quei luoghi.
- Kaly...- sussurrò Leila - Non sarebbe meglio non seguire una strada? Insomma, non c'è il rischio che ci scoprano?-.
- Sì, ma non conosco bene le Montagne di Ferro e sarebbe troppo pericoloso affrontarle lontano da una strada. Potremmo tenerci su uno dei fianchi, sopra la via, ma questo ci rallenterebbe troppo e non possiamo permettercelo.- rispose lei. - Non c'è più tempo...
Continuammo a camminare in silenzio, mentre il cielo sopra di noi diventava sempre più nero. Il vento tirava da Oriente e portava uno strano odore di bruciato e di... qualcos'altro che non riuscivo a distinguere, ma che mi dava la nausea.
In seguito avrei scoperto che era odore di cadaveri, perchè il vento, quella notte, ci stava preannunciando che oltrepassate le Montagne di Ferro ci avrebbe atteso la Città Morta...
Assorto nei miei pensieri quasi non mi accorsi che hai lati della mia visuale si stavano innalzando le sagome dei monti, anche se meno imponenti di quelli delle Grandi Montagne.
- Fermi...- Kaly si immobilizzò. Davanti a noi delle rocce cadute bloccavano il passaggio.
- Che c'è Kaly? È solo una frana...- disse Leli. Ma l'altra ragazza continuava a guardare con sospetto davanti a se': - Via da qui...
Si voltò nella direzione da cui eravamo venuti, ci prese per i mantelli e fece per trascinarci via, quando si sentì un rumore come di pioggia battente... ma non lo era: era uno scalpitio di zoccoli.
La Strega si immobilizzò: - È una trappola...
I soldati oscuri si riversarono dall'imboccatura delle montagne e gallopparono verso di noi sui loro cavalli neri.
- Via!- gridò Kaly spingendoci contro le macerie della frana - Scavalcate e andetevene!-.
- Kaly!- la chiamò Leli, ma lei aveva già sguainato la sua Spada e fendendo l'aria aveva acceso una linea di fuoco che separó me e la principessa di Petras dai soldati. I loro cavalli si impennarono davanti alle fiamme alte quasi due metri ed arretrarono. Kaly iniziò a muoversi con agilità, ferendo i nemici che cadevano a terra.
Leila fece per andare ad aiutarla ma io la fermai e la riportai verso le macerie.
- No! Dobbiamo aiutarla... Lasciami!- gridò dimenandosi.
- Il modo migliore per farlo è andarcene come ci ha detto! Ti prego, vieni...- cercai di farla ragionare.
La ragazza guardò ancore le fiamme che scoppiettavano separandoci dalla battaglia: - Va bene...- accettò.
Iniziammo ad arrampicarci sulle rocce franate, ed eravamo quasi in cima quando all'improvviso un pestrel comparve da oltre i mucchio. Con una zampata colpì Leila al viso, che inizió a cadere gridando e rotolando verso il muro di fuoco, senza riuscire a fermarsi.
- Kaly!- gridai in preda al panico.
La Strega estrasse la sua Spada dal petto di un soldato oscuro e si voltò, appena in tempo per capire cosa stava succedendo. Allungò una mano e il muro si dissolse all'ultimo secondo. In quel momento altre tre pestrel compervero da oltre la collinetta. Mi bastò un solo passo per vedere cosa c'era dall'altra parte: file e file di soldati della Regina che ci aspettavano a braccia aperte.
Vidi appena un lampo prima di essere colpito con un pugno e di iniziare a ruzzolare anch'io all'indietro. Appena mi fermai un soldato mi saltò addosso e io riuscii a schivarlo per un pelo. Mi alzai in piedi estraendo Crasis, e vidi sulle macerie chi mi aveva colpito: la Strega di Fulmini.
Guardava la scena sottostante compiaciuta, mentre io iniziavo a combattere con i nemici che si moltiplicavano. Leila, appostata su di una roccia, scoccando frecce copriva le spalle a Kaly, che muoveva la sua Spada nell'aria come se le risultasse più facile che respirare. E a lei la ragazza dai capelli argentei puntava... Si trasformò e in un lampo (letteralmente) era già arrivata dietro all'altra strega e la colpì alla nuca con l'elsa di un pugnale. Lei cadde a terra tramortita, ma prima che Extelle potesse colpirla di nuovo una freccia le si era già conficcata nella spalle. Emise un gemito e il suo sguardo omicida saetto nella direzione da cui era venuta.
Volevo andare ad aiutarle, ma all'improvviso un pestrel mi arrivò addosso e buttandomi a terra mi bloccò in quella posizione. Crasis mi cadde di mano svivolando via; tentai di liberarmi ma la bestia era troppo forte.
Così fui costretto a osservare la scena da lì: la Strega di Fulmini estrasse la sua Spada e la puntò contro Leli, ma con un calcio Kaly la fece cadere deviando il fulmine che ne scaturì dalla punta. La Strega di Fuoco si avventò sulla rivale, assestandole una ginocchiata nel ventre e qualche pugno; Extelle provò ad aggredirla con la Lama Fatata, ma l'altra gliela strappò di mano e gliela rivolse contro. A quel punto vidi un lampo e un secondo dopo la ragazza era svanita. Sia io che Kaly ci guardammo attorno, ma fu la sua voce a farci capire dove si trovava: -Ok, è il momento di finirla qui!-.
Quando ci voltammo in quella direzione, mi sembrò che per qualche secondo il tempo si fosse fermato e che tutto fosse rimasto immobile: lei teneva la sua Spada puntata contro la gola di Leila, imprigionata dalla presa della Strega.
Io provai a liberarmi da sotto il pestrel, ma l'unico risultato fu che lui lanciò un grido acuto che mi trapanò i timpani e il suo alito putrido mi arrivò in faccia togliendomi il respiro.
- Arrenditi, Kaly!- gridò Extell vittoriosa -Sai che sono più veloce di te: muovi un muscolo e la tua amichetta qui muore!-.
Kaly tremava dalla rabbia e per quella che mi sembrò un'eternità non si mosse; poi allungò il braccio e lasciò cadere la sua Spada per terra.
Sul volto della Strega di fulmini si dipinse un sorriso, mentre due soldati oscuri afferrarono le braccia di Kaly senza che lei opponesse resistenza. Allontanò la lama dal collo di Leli e la spinse contro un altro soldato che la tenne stretta. Cercò di liberarsi, senza successo: - Kaly...- gridò fra le lacrime.
Un bagliore ed Extelle fu davanti all'altra strega; aveva rinfoderato la Spada ed estratto invece un pugnale che puntava al petto dell'avversaria: una Lama Fatata.
- Ce l'avevi quasi fatta...- le disse in faccia.
- È un complimento?- chiese sarcastica Kaly.
- Forse... ma tanto è stato tutto inutile: siete stati catturati e Lei ritornerà...
- Voglio parlarle.- disse ferma la ragazza dai capelli neri. Io non capivo di chi stessero parlando, e probabilmente neanche Leila.
Intanto la parte di esercito posizionata dall'altra parte della frana si era arrampicata sulle macerie e si stavano riversando dalla nostra parte.
- Spiacente, ma mi hanno dato ordini precisi di uccidervi tutti...
- Non ti credo.- ribatté Kaly.
- Hai ragione, non devi... Ma non importa, tanto è quello che farò-. Extelle colse un luccichio dal bordo dello stivale dell'altra e si chinò, estraendone la Lama Fatata che le aveva preso al loro ultimo incontro: - Questo lo prendo io...- aggiunse infilandolo nella propria cintura.
- Lasciali andare- Kaly sussurrò, ma io la sentii lo stesso - Loro non sono una minaccia, e non ti hanno fatto niente...-.
- Forse hai ragione. Ma sai, io voglio la mia vendetta.
- L'avrai: una vita per una vita...-.
Il peso del pestrel iniziava a schiacciarmi: - Kaly, di che stai parlando?!- le chiesi mezzo soffocato.
Le due mi ignorarono: - Non mi basta: la morte è una cosa così veloce e troppo indolore, e non mi basta...- la voce della Strega di Fulmini si incrinò, come sotto il peso di dolorosi ricordi. E io non riuscivo più a capirci nulla...
Kaly abbassò la testa ed espirò, come se si fosse arresa a qualcosa: -Mi dispiace.- disse poi ad alta voce.
- Non me ne faccio nulla delle tue scuse!- esclamò l'altra con rabbia.
Ancora mi chiedo come in quel momento gli occhi così chiari e freddi di Kaly abbiano potuto lanciare uno sguardo tanto ardente ad Extell. -Non stavo parlando con te.- disse lei, e tutto esplose nel caos e nel fuoco.
Lei aprì la mano e la Spada le volò fra le dita, e prima che l'altra strega potesse fare qualcosa le fiamme lambirono e consumarono l'armata della Regina davati ai nostri occhi: il pestrel sul mio petto si allontanò contorcendosi, e anche Leila e Kaly furono libere.
Dopo di questo è tutto molto confuso, come se conservassi solo alcuni pezzi del ricordo di quei momenti: ricordo Kaly che mi afferra il braccio, poi sto guardando la vallata dall'alto e vedo tutte quelle persone come lontane fiammelle nella notte; ricordo delle grida ovattate, ma probabilmente allora mi arrivarono assordanti; la strana sensazione di cadere. Poi stava albeggiando e io ero steso in una cavità nella roccia.
Leli dormiva poco distante, mentre Kaly era seduta vicino all'ingresso della caverna e guardava fuori.
Mi misi a sedere, e la testa iniziò a pulsarmi dolorosamente; quando posai la mano sulla tempia per massagiarla sentii sotto le dita il cotone di una garza. Cercai di ricordare cosa fosse successo, ma era tutto molto confuso...
In quel momento Kaly si accorse di me: - Buon giorno.- disse solo. Sembrava scoraggiata, stanca, forse triste. Con un cenno della testa indicò Leli: - Sono contenta che riesca a dormire dopo quello che è successo. Io non ce la feci per molto tempo la prima volta-. Capii a cosa si riferiva.
- Dove siamo?- le chiesi.
- Troppo lontano...
- Che vuoi dire?
- Che non c'è più tempo. Ci abbiamo provato, ma sei più pesante di quelche sembri...
- Kaly, che vuoi dire?- insistetti.
Lei mi guardò: - Non ricordi?
- Cosa dovrei ricordare?
- Quando i soldati ci hanno attaccato e noi siamo scappati...- iniziò.
- Quello lo ricordo, un po' almeno. Cosa è successo dopo?
Lei indicò la benda: - Mentre correvamo sei caduto e hai sbattuto la testa. Sei svenuto per parecchio tempo: io e Leila abbiamo provato e proseguire portandoti in spalla, ma non siamo riuscite a fare abbastanza strada-.
Sfiorai di nuovo la benda sulla mia fronte; ci misi un po' a collegare le cose: - Per quanto sono rimasto svenuto?- chiesi all'improvviso.
- Circa quattro giorni.- rispose.
- La scadenza...- sussurrai.
Lei annuì mesta: - Sì, è stasera-.
Il panico iniziò ad assalirmi: - Non può essere... Quanto siamo lontani? Dobbiamo rimetterci subito in moto, dobbiamo raggiungere...
- Admond, non ce la faremo, non se andiamo insieme- mi interruppe.
- No, noi dobbiamo...
- Ascoltami: ci abbiamo provato, ma non c'è più tempo. Devo andare da sola, voi resterete qui e poi quando avrò messo a posto le cose tornerò a riprendervi-.
- Ma tu avevi promesso... Come fai a sapere di questa scadenza? Sei sicura che sia proprio stasera?- insistetti.
- Sì, purtroppo.- rispose.
- Ma perchè?! Che cosa sta succedendo veramente? Perchè tutti questi misteri, perchè non rispondi alle mie domande, Kaly?! Che cosa non ci stai dicendo?- urlai quasi.
- Sveglierai Leila...
- Non cambiare discorso! Hai detto che non era ancora tempo per certe risposte: beh, adesso credo che lo sia. E non abbiamo ancora parlato di quello che è successo quella sera nella grotta!- non riuscivo a trettenermi: non avevo mai avuto così bisogno di sapere.
- Admond, basta. Tu non sei...- iniziò lei.
- Kaly tu me lo devi: mi avevi promesso delle risposte. Io sono pronto!-.
- Forse sono io che non lo sono!- sbottò fredda e sfidandomi con gli occhi di ghiaccio a ribattere.
Calò il silenzio, finchè non sentimmo Leila mettersi a sedere e sbadigliare: - Oh, Ad! Sei sveglio, finalmente. Sono così contenta che tu stia bene...-. Poi vide le nostre faccie e si fermò: - Che... che succede?- chiese.
Kaly si alzò in piedi: - Niente. Adesso devo andare, da sola. Tornerò quando sarà tutto finito.- disse decisa; non ebbi la forza di controbatrere.
- Kaly, ti prego: ne abbiamo già parlato. Io voglio venire con te, e scommetto anche Admond...- la supplicò l'altra.
- Ma perchè siete così cocciuti?!- gridò Kaly - Se andremo a piedi non arriveremo in tempo, Helen verrà uccisa e sarà stato tutto inutile! Perchè non riuscite a capire che dovrò volare e non potrò portarvi con me?!-.
- E perchè no?- trovai il coraggio di chiedere.
- Sei serio? Hai mai notato che quando volo mi ricopro di Fuoco? Io lo posso sopportarlo ma voi morireste bruciati!-.
- Non c'è un altro modo?- chiese debolmente Leila.
- Sono aperta a suggerimenti! Se c'è un altro modo per impedire che molte persone muoiano ditemelo, perchè io non l'ho trovato!- gridò gelida.
Il silenzio calò di nuovo e regnò pesante per diversi minuti.
- Bene.- esclamò Kaly, infrangendo il silenzio e scrollando della polvere dai suoi pantaloncini - Se non avete idee, io procedo con la mia. Tornerò verso domani mattina, forse prima; voi cercate di stare...
- Kaly!- gridò Leila illuminandosi e facendoci sobbalzare entrambi.
- Che c'è?- chiese la Strega di Fuoco.
- I tuoi vestiti!- gridò di nuovo Leli.
Kaly li guardò: - Che cos'hanno che non va?-.
- Sono fatti di un qualche materiale particolare?- chiese l'altra ragazza avvicinandosi.
- Ehm... no, sono... vestiti normali.- rispose perplessa.
- Leli, dove vuoi arrivare?- le chiesi.
- Non bruciano! Quando voli dovrebbero bruciare, ma non è così!- esclamò lei euforica.
- Ma questa cosa è... hai ragione!- dissi sorpreso. - E come mai?- chiesi poi.
- Non... non ne sono sicura. Ricordo che all'inizio mi succedeva, bruciavano, ma poi...
- Poi cosa?- la incalzai.
- Non ricordo bene...- disse - Credo... credo di aver imparato a non farli bruciare. Sì! Ricordo che mia madre mi disse che avrei potuto controllare i miei poteri anche in volo, e così ho imparato a non avvolgere nel Fuoco anche quelli! Solo che adesso lo faccio in automatico e non ci ho più pensato...-.
- Kaly, è questa l'alternativa: puoi portarci con te senza farci morire.- spiegò Leila.
La Strega riflettè: - Non lo so... Non ci ho mai provato prima. E se qualcosa andasse storto e voi moriste per colpa mia?-.
- Io sono pronto a rischiare.- le dissi deciso.
- E io credo in te.- aggiunse Leli.
- Ma arrivando là in questo modo ci scopriranno subito.- aggiunse la Strega.
- Beh, sarebbe la stessa cosa anche se ci andassi da sola. E poi, ormai, credo che a loro sia abbastanza chiaro che stiamo arrivando e che non sarà facile fermarci!- constatò Leila con un sorriso.
Kaly ci guardò, soppesando la situazione: - D'accordo: proviamoci.- accettò alla fine.
Quasi non riuscii a credere a quelle parole. L'euforia mi fece dimenticare le mie domante e in pochi minuti avevamo già raccolto le nostre cose ed eravamo pronti per andare.
Uscimmo dalla grotta e Kaly passò una corda intorno alle nostre vite e poi alle sua: - Cercherò di volare bassa, così se qualcosa non funziona e la corda inizia a bruciare non cadrete da troppo in alto e non morirete.- ci spiegò lei.
- Non ce ne sarà bisogno: ce la puoi fare!- la incoraggió Leli.
La Strega di Fuoco chiuse gli occhi e si concentrò; sentii la temperatura alzarsi. Poi le fiamme iniziarono a ricoprire il suo corpo e in un balzo stavamo sfrecciando verso Est. Io e Leli venivamo sbattuti dal vento, che però insieme all'altitudine affievoliva un po' il calore che veniva dall'alto.
Il mio cuore batteva all'impazzata per la paura di cadere da un momento all'altro e di bruciare vivo. Ma non avevo mai provato una cosa del genere, mai visto il mondo da quel punto di vista, non avevo mai volato.
Le Montagne di Ferro iniziarono a scorrere sotto di noi insieme al sole nel cielo, mentre il tempo mi sembrava scorrere sempre più lento e veloce allo stesso tempo.
Viaggiammo a lungo, e capivo che Kaly si stava stancando dal fatto che volavamo sempre più lenti e bassi. Speravo solo che riuscisse a resistere abbastanza a lungo... 
Guardando in basso vedevo le rocce nude sfumate di rosa, rosso, giallo e anche turchese. Non avevo mai visto nulla di simile: sembrava fossero state dipinte da qualcuno.
Nel frattempo mi chiedevo se Leila non si fosse pentita di aver avuto quell'idea, visto che iniziava ad assumere un preoccupante colorito verde, e anch'io iniziavo a non farcela più. Ma in quel momento, sorpassata un'altra cresta colorata, davanti a noi le montagne scomparirono e lasciarono il posto ad una città: stavamo per arrivare...
Mi sembrava che avesse qualcosa di strano quel posto, ma il vento mi sferzava la faccia e facevo fatica a tenere gli occhi aperti, e per questo non riuscivo a capire cosa.
Oltre una massiccia figura si intuiva il luccichio del mare che rifletteva la luce del sole che si allontanava alle nostre spalle. Alla fine riuscii a capire che quella sagoma scura era la reggia di Pilast. Helen era lì...
La paura e i dubbi iniziarono ad affollarsi dentro di me: e se non ce l'avessimo fatta? Se non fossi riuscito a salvarla?
Non me lo sarei mai perdonato...
Kaly iniziò a scendere verso la città, e in quel momento mi seri conto di non avere mai pensato veramente all'atterraggio. Però lei lo aveva già fatto un sacco di volte, sarebbe stata in grado di riportarci sani e salvi sulla terra ferma... forse...
Ci abbassavamo sempre di più sopra le case e le strade; la terra era a pochi metri da noi quando sentii qualcosa spezzarsi e io e Leli precipitammo per poi ritrovarci stesi sui ciottoli di una via. Qualche secondo dopo sentii uno schianto e vidi che la Strega di Fuoco era atterrata più avanti, non con la solita agilità, ma in malo modo.
Cercai di alzarmi in piedi, anche se ero intorpidito dal lungo viaggio via aria e il volto mi bruciava come se il vento gli stesse ancora soffiando contro. Anche Leila si mise un ginocchio, tenendosi una mano sulla bocca e una sul ventre: -Cos'è questa puzza?...- mugugnò. In quel momento la sentii anch'io, identica all'odore portato dal vento all'inizio delle Montagne di Ferro, solo molto più pungente e soffocante, tanto che iniziò a girarmi la testa. 
-Hai bisogno?- le chiesi, quasi senza respiro.
-No, aiuta Kaly. Io... ce la faccio- rispose alzandosi lentamente.
Mi avviai con passo incerto verso la strega, che era ancora stesa a terra; mi chinai e l'aiutai a mettersi a sedere: - Stai bene?-.
- Una meraviglia... Aiutami a mettermi in piedi- mi disse, e io le misi un braccio sotto le spalle per tirarla su; profumava di legna da ardere, il che diede un po' di sollievo dall'odore nauseante. Lo stomaco di Leli doveva aver ceduto, perché in quel momento la sentii vomitare poco più in là, dietro ad un muro.
- Dobbiamo nasconderci subito: portami in quella casa.- mi chiese Kaly indicando una costruzione annerita, e solo allora mi accorsi che la casa era bruciata, come l'intera città. Era stato tutto divorato dalle fiamme...
- Ad, mi senti?- la strega richiamò la mia attenzione e feci come mi aveva chiesto, poi recuperai Leila e la portai nello stesso posto, facendola sedere con la schiena contro un muro.
- Non è un gran bel posto...- commentò Leila con la voce fioca.
- Probabilmente ha visto giorni migliori- concordò Kaly.
- Cosa facciamo adesso?- le chiesi.
- Abbiamo bisogno di riposare, ma non abbiamo tempo: presto verranno a cercarci, dobbiamo muoverci per arrivare al castello il prima possibile- rispose.
- Pensi che ci abbiano visto?-.
- Magari si sono lasciati sfuggire una palla di fuoco che si avvicinava alla loro fortezza, non credi?-. Almeno aveva ancora voglia di scherzare...

LA CORTE DI SERID  La stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora