La grotta

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ADMOND

Quel pomeriggio e i due giorni successivi passarono tranquillamente e senza problemi.
Come ci aveva detto Kaly, dopo circa venti minuti di camminata arrivammo ad un grande lago. L'acqua era fresca e cristallina, gli alberi che ormai erano diventati conifere lo circondavano e lo nascondevano. Sopra di esse, le pendici delle Grandi Montagne si alzavano maestose, talmente vicine che sembrava poterle toccare con la punta delle dita. Faceva impressione vederle così da vicino...
Lì ci eravamo lavati e ristorati, per poi ripartire dopo una notte di riposo sotto le luminose stelle del firmamento.
Come ho già detto, anche i due giorni seguenti passarono tranquilli. La notte avevamo provato a dormire in una grotta, ma Leila aveva preferito dormire lontano dai pipistrelli attaccati al soffitto di pietra.
Ma qualcosa di peggio dei pipistrelli viveva tra le cavità di quelle montagne... E lo avremmo scoperto la sera successiva.
Il sole si stava già abbassando all'orizzonte, colorando di rosso e di oro la roccia. Mi sentivo sereno e calmo ammirando quel panorama, dove sembrava come se tutto fosse abbracciato dagli ultimi raggi del sole che si andava a coricare.
- Dobbiamo trovare un riparo dalla notte- annunciò Kaly.
- Io non ci torno dentro un'altra grotta, te lo dico...- protestò Leli.
Sarebbero mai state d'accordo su qualcosa, quelle due?
- Senti, più ci addentriamo nelle montagne, più è pericoloso stare allo scoperto. Dormire nelle grotte ci permetterà di poterci difendere meglio, dovendo badare ad una sola entrata...- spiegò insistente la Strega. E in effetti anch'io ero d'accordo con lei: la sera precedente mi era sembrato di vedere qualcosa muoversi nell'ombra e avevo sentito degli ululati non troppo in lontananza...
- Io mi rofiuto di dormire in una grotta! E poi hai visto anche tu che cosa vi ci si può trovare dentro!- esclamò decisa la principessa.
- Oh, sono certa che ci si possa trovare di tutto nelle grotte- ammise Kaly - Ma altrettante e di più le possiamo trovare anche fuori...-.
Io smisi di ascoltare quelle due che bisticciavano e tornai a godermi il paesaggio. Alcuni pini solitari si arrampicavano lungo le pendici di quei monti, insieme ai massi di roccia che sembravano poter cadere da un momento all'altro, ma che in realtà non si sarebbero spostati di una virgola. Tutto lì esprimeva libertà, di purezza, cose che non potevi cogliere nella frenesia delle città. Ed era bello cercare di coglierne ogni particolare: il colore della terra, il profumo degli abeti, il librarsi in aria degli uccelli, il loro canto, le sporgenze e le rientranze della roccia...
Un momento: - Ragazze, guardate: là c'é una grotta!- esclamai, puntando con il dito uno squarcio scuro che si apriva non tanto più avanti rispetto a noi.
- Oh, guarda un po': è perfetta!- commentò soddisfatta Kaly, avviandosi nella direzione da me indicata.
Leli sbuffò: - Ma tu da che parte stai?...- mi chiese in un sussurro.
- Da quella giusta!- esclamò la Strega senza voltarsi.
Non potei fare a meno di lasciarmi scappare un sorriso, mentre mi incamminavo dietro di lei: non sarebbe cambiata mai...
Anche Leli ci seguì, sbuffando.
Quando arrivammo davanti alla grotta, mi accorsi che era di parecchio più grande della grotta in cui avevamo provato a dormire la notte precendente. Dal soffitto pendevano alcune piccole stalattiti e la sua profondità era nascosta dall'ombra e dal buio. In effetti, devo ammettere che faceva un po' impressione, però sembrava un luogo abbastanza sicuro e protetto.
- Ma non potremmo dormire all'aperto?- insistette ostinata la principessa, che si era fermata poco più in dietro.
- Andiamo! Qui è più sicuro! Di che cosa hai paura? Di un po' di umidità?- ribatté Kaly.
- Io non ho paura dell'umidità...- protestò Leila. Intanto l'altra ragazza si era avviata ed era entrata in quella cavità, iniziando a guardarsi attorno. Anch'io mi avvicinai, incuriosito da quel posto. - ...Non hai per caso paura che lì dentro ci sia... che ne so... un orso, un branco di lupi... o un qualsiasi altro tipo di animale pericoloso?- continuò Leli, rimanendo dov'era.
Kaly rise: - Al massimo li cacceremo fuori. E poi no, io non ho paura-. Quindi lei si girò verso di noi, allargando le braccia e aggiungendo: -Se la Morte mi vuole... che provi a prendermi-.
Come se avesse risposto al suo richiamo, una specie di terribile ruggito rimbombò tra le pareti di roccia. Qualcosa si scuro si mosse nell'oscurità e una cosa come una grossa mano mancò di poco la Strega, che sfoderò la sua Spada. Io feci lo stesso con Crasis e le corsi incontro per aiutarla. Anche Leila si sfilò allarmata l'arco dalla spalla e mi seguì.
Due enormi occhi viola si accesero nel buio, inquietanti. Sentii una strana sensazione: un'improvvisa e quasi irrazionale paura sembrò penetrarmi interamente, mentre mi sembrava che tutto fosse avvolto dal freddo.
Vidi un enorme braccio muoversi e venire verso di me. Io lo schivai, per poi roteare la mia spada e affondarla in quella massa nera. Ma la lama lo passò da parte a parte, senza ferirlo, senza toccarlo: come se fosse stato solo fumo.

Il corpo di Helen era accasciato a terra, immobile. Il suo viso era più pallido di quanto avrei mai creduto possibile e sul suo petto si espandeva una grande macchia rossa...

L'immagine sparì e sentii un intenso dolore allo stomaco. Mi ritrovai steso al suolo, con gli occhi chiusi, mentre una dolorosa fitta mi percorreva la schiena. Crasis mi era scivolata di mano e solo il grido di Leli mi convinse ad aprire gli occhi. Vidi quelle grandi fessure viola venire verso di me, mentre mi sembrava di intravedere il corpo del mostro definirsi, più scuro dell'ombra della caverna.
Kaly si piazzò davanti a me, puntando la sua arma contro la figura e facendone scaturire una colonna di fiamme.
Un ruggito di rabbia riempì l'aria quando l'essere fu colpito in pieno dal Fuoco. Solo in quel momento riuscii a distinguere i contorni del suo corpo massiccio, delle enormi mani munite di artigli e del muso sporgente, dove lunghe zanne nere si allungavano spaventose.
Con un veloce movimento del braccio, il mostro colpì Kaly e la fece volare fino alla parete opposta della grotta, contro cui il suo corpo rimbalzò per poi cadere a terra in malo modo.
- NO! Brutto figlio di...- gridò l'altra ragazza, scoccando una freccia che però, come la mia spada, attraversò il petto del mostro senza fargli un graffio.
Lui guardò un attimo il punto dove era passata la freccia, come cercando di capire cosa fosse successo. Poi fece qualche passo verso Leila e ruggì fortissimo, facemdo tremare tutto, mentre delle specie di luminose vene viola gli comparivano lungo tutto il corpo, facendolo apparire ancora più inquietante e mostruoso.
Lei indietreggiò, mentre io raccoglievo il coraggio di riafferrare Crasis e di rimettermi di nuovo in piedi. Anche la Strega si rialzò in piedi, stese il braccio e l'elsa della sua Spada le arrivò in mano, come rispondendo ad un suo comando. Corse verso di noi.
Spaventata, Leli scoccò un'altra freccia, che però fece la stessa fine della prima. E a quel punto una grossa mano nera avvolse il busto della principessa, tirandola su. Lei gridò.
Kaly tentò di staccare la mano del mostro, ma come le altre volte anche la sua arma lo attraversò senza fargli niente.
Iniziai a correre verso di loro, per cercare di aiutarle, ma qualcosa che poteva essere una coda mi colpì sulla schiena, facendomi cadere in avanti. Sbattei la testa sulla roccia e sentii una ferita aprirsi sulla fronte, mentre gocce di sangue iniziavano a scivolarmi lungo il viso.
- Kaly!- sentii Leila gridare, disperata.
Mi alzai in piedi, ancora un po' stordito... E la vidi scomparire fra quelle fauci nere.
Il mostro deglutì.
Mi sentii mancare il fiato.
Non può essere, non può essere, non può essere...
- Ad!- la voce della strega mi riportò alla realtà. Adesso quell'essere le si stava avvicinando... Lei saltò, evitando abilmente di essere di nuovo colpita da una di quelle braccia scure. - Ad, ce la fai a tenerlo a bada da solo?!- gridò. La sua voce tremava leggermente.
Ma avevo capito bene?
- Cosa?!
Lui scattò, avvicinandosi velocemente a lei. Ma la Strega lo colpì con un'altra ondata di Fuoco, e la figura nera dalle vene viola fu costretta ad arretrare. La ragazza fermò le fiamme e lui si acquattò ringhiandole contro, il muso vicino al pavimento, pronto ad attaccare di nuovo. Mi sembrava fosse diventato più grande...
- Ad!- mi chiamò di nuovo lei - Dovrai tenera a bada questo qui il più possibile e da solo! Io vado a recuperare Leli!- aggiunse, seria.
Pensai che dovesse aver preso una brutta botta in testa:
- Kaly... MA CHE CAVOLO TI SALTA IN MENTE!- gridai io, preso dal panico.
Ma lei aveva già rinfoderato la Spada e stava correndo verso l'enorme bocca del mostro, per poi saltare e scomparire come Leila tra quelle grandi fauci nere.

Rimasi solo...

LA CORTE DI SERID  La stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora