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Bonnie si svegliò di soprassalto proprio mentre il suono nasale ed assordante della campanella avvertiva la fine della lezione di storia. Merda. L'aveva sognata di nuovo. Erano passate tre settimane da quando aveva conosciuto Ana e sebbene avesse incontrato Link ad un'altra festa, la settimana precedente, di lei non vi era stata nemmeno l'ombra. Si sentiva strana a pensare costantemente ad una ragazza di cui conosceva a malapena il nome completo, ma soprattutto si sentiva strana a pensare a quel modo ad una ragazza.

Si immerse tr ail folto di studenti che si dirigeva verso la sala mensa, chiedendosi distrattamente se non stava perdendo il senso del tempo.

Ormai erano giorni che non faceva altro che avere la testa tra le nuvole e tornava sempre con il pensiero a quella notte. Jack era stato proprio un'idiota. Aveva provato a scusarsi e a convincere Will a fargli da ambasciatore di pace, ma persino Will aveva rifiutato categoricamente. Si era scusato con Bonnie il pomeriggio dopo la festa. Anche se non aveva fatto nulla, si riteneva stranamente responsabile e questo lo metteva in una luce che glielo faceva andare a genio. Dopotutto, se voleva uscire con Jenna, avrebbe dovuto essere un bravo ragazzo e questa era solo l'ennesima conferma che lo era. Jenna, dal canto suo, era felicissima di aver trovato un ragazzo che la trattava come il suo precedente fidanzato non aveva saputo fare. Era stata la sua prima storia seria con qualcuno e non sapeva come muoversi o come comportarsi, ma alla fine aveva capito quanto sbagliata fosse una relazione in cui lui era buono solo ad ubriacarsi e darle delle dimostrazioni d'affetto ogni tanto. Non lo avrebbe ammesso nemmeno a Bonnie, ma Jen ci teneva ancora. Lei gli voleva bene davvero e per i due anni trascorsi da quando si erano lasciati, aveva pensato a lui molto spesso. Adesso, però, aveva conosciuto Will e questo aveva comportato tante nuove esperienze e sensazioni. La portava al cinema, a mangiare una pizza, a giocare a bowling e le aveva fatto capire che era davvero interessato a lei. Jen stava facendo un po' di fatica a resistere al fantasma del suo ex fidanzato, ma si vedeva bene che si stava prendendo una cotta con i fiocchi per Will.

Entrata in sala mensa, Bonnie non si preoccupò di prendere un vassoio e metterci sopra del cibo. Non aveva fame.

La mensa era spaziosa e piena di finestre che affacciavano sul boschetto accanto alla struttura. Il paesaggio era un po' morto, ma oltre il boschetto vi era un delizioso piccolo lago, che a Bonnie ricordava molto se stessa. Era circondata dalle persone a lei care, ma si sentiva comunque sola e persa. Come quei pescherecci che si vedevano in lontananza, quando da bambina andava al mare con i suoi genitori.

Uscì dalla mensa, il pacchetto di sigarette in una mano e l'accendino stretto, nella tasca della felpa, dall'altra. La scuola era cominciata da appena una settimana e aveva saltato tutti i giorni la pausa pranzo, ricevendo da Jenna una sonora ramanzina dopo scuola. Forse era più scioccata lei di Bonnie, per quello che era successo con Jack all'Oblivion. Anche se andavano a licei diversi, Jen temeva potesse cercarla di nuovo e a quel punto chissà cosa sarebbe successo a Bonnie! Ma ormai, quest'ultima non ci faceva nemmeno più caso. Be', già dal secondo giorno non ci aveva fatto più caso. Aveva la mente così occupata da Ana che non riusciva a pensare ad altro. Ancora si chiedeva come avesse fatto a passare gli esami di riparazione.

Mentre fumava la sua sigaretta, sentì dei passi dietro di sé.

"Ehi" - disse Link, sedendosi accanto a lei.

Erano seduti dietro un albero, non visibili se qualcuno fosse uscito dalla mensa.

Be', a dire il vero, nessuno avrebbe potuto vederli se si fosse anche solo affacciato verso gli alberi.

"Come mi hai trovata?" - chiese Bonnie, esalando una nuvoletta di fumo.

L'odore delle Marlboro rosse che si diffondeva nell'aria attorno a lei era confortante, quasi una calda coperta pronta a farla sentire protetta.

"Negli ultimi due giorni ti ho cercata e ti ho vista venire sempre da questa parte. Perciò mi è bastato seguire la mia ipotesi ed ho trovato una nuvoletta di fumo che spuntava da un albero".

Link era molto gentile con lei e scoprire che frequentavano la stessa scuola ed erano entrambi al quinto anno lo aveva in un certo senso esaltato.

Indossava un maglioncino verde spento su dei jeans neri dall'aspetto piuttosto vecchio, i dread erano raccolti con un legaccio alla base della nuca. Alle orecchie scintillavano vari piercing, ne aveva giusto due in più dei sette di Bonnie.

Cosa diamine vuole adesso? Non sono dell'umore.

"Non credi che ci sia qualcosa che non va?" - chiese Link, fissandola serio.

"Non capisco a cosa ti riferisci..." - sussurrò Bonnie.

Le sembrava di essere stata scoperta a rubare caramelle da una bancarella, neanche avesse cinque anni ed un'innata tendenza da cleptomane.

"Parlo del fatto che salti il pranzo e rimani a fumare. Ho incontrato la tua amica Jenna, me l'ha detto lei che salti i pasti".

"Salto il pranzo, cosa sarà mai. Di certo non morirò per non aver mangiato la plastica dalla forma di cibo che ci serve Doroty" - borbottò B.

Jenna aveva insistito tanto per conoscere il ragazzo che aveva salvato la sua migliore amica da un potenziale "maniaco stupratore" - come lo aveva definito lei – così, quando lo avevano incontrato ad una festa a casa di Josh Hunted, il capitano della squadra di football, il mercoldì precedente, B gliel'aveva presentato. Adesso, però, non era sicura di aver fatto bene.

Impiccioni.

"Sto parlando seriamente, B. Cosa può mai ridurti a questo?".

Una persona. Credo di essermi innamorata."Non c'è un motivo in particolare... Non ho fame, ecco tutto".

Ma sapeva benissimo che era proprio perché credeva di essersi innamorata che non riusciva a mangiare. Sì, l'aveva sentito tante volte, "l'amore ti chiude lo stomaco", ma non ci aveva mai creduto. Eppure, adesso cominciava a capire cosa intendessero dire tutti.

L'amore ti toglie ogni forza, ogni respiro, ogni battito e concentra tutto questo in una sola persona. Non puoi farci niente. Semplicemente, un giorno incontri una persona che ti cambierà la vita per sempre, in un modo o nell'altro, e dovrai accettarlo. Bonnie non riusciva ancora a credere che quella persona potesse essere Ana.

Non voleva crederci.

Questo avrebbe incasinato ancora di più il caos che aveva in testa. Parlarne con Jen era fuori discussione, non sapeva bene perché, ma non voleva dir nulla alla sua migliore amica.

Link sospirò."Cerca di non distruggerti, per favore".

A Bonnie si bloccò per un momento il respiro.

"Sta tranquillo, non succederà". Non per questo, almeno.

"Già sentita una stronzata simile. Riguardati mentre non ti tengo d'occhio". E con questo, Link si alzò, pulendosi i jeans dall'erba.

Mentre guardava la sua figura allontanarsi, B si concesse un momento per ammirare tutta quella bellezza e quel portamento da predatore che distinguevano Link. Se solo lo avesse guardato con occhi diversi, se solo non si fosse presa la miglior sbandata della sua vita per una ragazza.

Continuava a negarselo, ma nel guardare Link, si rese conto di non trovarlo attraente fino al punto di desiderare che la baciasse. Era forse questo un segnale?

Se non mi tocchi tu, io non so toccare te [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora