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Per quanto possa risultare difficile, ci sono esemplari umani – rari – che compensano lo schifo che sono tutti gli altri. Questo era proprio il caso in cui si era imbattuta Bonnie e non riusciva a capacitarsene.

Tremava stranita, cercando di mettere assieme alcuni pezzi del puzzle che non riusciva a comprendere. Era uscita fuori a fumare, per sfuggire alle persone, al caldo, all'imbarazzo e all'irritazione. Stava bevendo e Jack aveva provato a... Bonnie represse un brivido.

"Va tutto bene, adesso. Cerca di star tranquilla", - disse Link, voltandosi verso di lei.

B aveva trovato rassicurante la sua presenza, forse per come aveva accolto Jack non appena questi era arrivato. Ma, in ogni caso, prima sarebbe stato educato ringraziare e presentarsi, invece ancora non riusciva a proferire parola. Link si era proposto di riaccompagnarla da i suoi amici, dopo averlo scoperto con un po' di difficoltà, che B era in compagnia. Non sembrava infastidito dal fatto che la ragazza non parlasse, anzi, sembrava ancor più protettivo per questo.

"Dove pensi possano essere?", - chiese il ragazzo, scrutando con gli occhi il mare di corpi che ondeggiava malamente al ritmo di musica, per poi portare l'attenzione su B.

Il contatto martellante e frenetico con la realtà, costrinse Bonnie a prendere in mano le redini del proprio corpo. Jack o non Jack, lei era pronta a farsi forza. Doveva.

Si voltò verso Link, notando solo in quel momento i suoi dread castani fino alle spalle larghe. Aveva gli occhi verdi ed un sorriso delizioso. Sembrava anche piuttosto in forma, dalla canotta nera si notavano i muscoli del torace ben scolpiti, e le cosce possenti erano fasciate da pantaloni militari. Era un bel ragazzo, molto più alto di Jack di almeno venti centimetri. Chissà se era gentile come sembrava.

"Uhm, grazie... per avermi aiutata... Io... Grazie", - borbottò Bonnie, inciampando nelle parole.

Link rimase sorpreso solo un momento, poi sfoggiò un luminosissimo sorriso.

"Finalmente hai parlato".

Bonnie gli fece un sorriso tirato, poi rivolse la sua attenzione agli scalini del privè. Non avrebbe saputo dire se Jenna e Will fossero ancora lì, ma era comunque meglio provare a cercarli.

"Ti aspetto qui, ehm...", - disse Link, ricordando così alla ragazza di non avergli ancora detto il suo nome.

"Bonnie", - disse, un momento prima di voltarsi e salire gli scalini del privè.

Subito sentì la mancanza di una figura protettiva al suo fianco, ma con un sospiro si addentrò nel mare di corpi sudati, cercando Jenna. La trovò velocemente, lei e Will ancora allo stesso tavolino di quando erano arrivati. Nel vederla, Jen cambiò espressione drasticamente e corse subito da B, lasciando Will con un'espressione confusa sul viso perfetto.

"Cos'è successo?", - chiese l'amica ansiosa.

Bonnie le raccontò tutto, fino al momento in cui Link ed il suo gruppo l'avevano aiutata. Tralasciò la parte in cui aveva avvertito quella strana sensazione quando Ana le aveva parlato. Jen rimase in silenzio tutto il tempo, poi si voltò verso Will, gli urlò qualcosa e corse a prendere la borsa sul divanetto. B capì subito che Jenna stava per piantare in asso "il ragazzo perfetto" per lei e non voleva.

"Jen, va tutto bene. Link è qui che mi aspetta, si è persino proposto di darmi un passaggio. So che devo dormire da te, ma non preoccuparti, mi farò trovare a casa tua. Rimani qui e continua a divertirti. Will mi sembra molto preso da te", - aggiunse in fine Bonnie, cercando di marcare il fatto che dovesse rimanere con lui.

Dopo alcune battute, Jen – era piuttosto brilla, il che rese tutto più semplice – si lasciò convincere.

Meno male!

Se non mi tocchi tu, io non so toccare te [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora