22.

96 2 1
                                    

Il giorno di Natale...

Dopo una vigilia di Natale molto travagliata, Bonnie era sopravvissuta, sebbene Jenna, seduta nella caffetteria al posto di fronte al suo, sembrasse ancora sotto bombardamento. Le loro famiglie avevano cenato insieme, il giorno prima, perché di parenti non ne volevano sentir parlare. Dopotutto, capita a tutti di non andar d'accordo con il resto della propria famiglia.

Beatrice aveva cercato di parlare con Rick e Bonnie, per non far sentire i signori Morghenton a disagio, soprattutto quando, dopo cena, Josh ed Ana si erano uniti a loro, per il dolce. B era convinta che sua madre sarebbe esplosa, ma aveva avuto un autocontrollo di ferro, come al solito. Non aveva potuto evitare, però, che l'atmosfera si facesse un po' pesante, ogni volta che Bonnie e Ana parlavano e si sfioravano le mani. I Morghenton, dal canto loro, erano sì, preoccupati per Jenna che aveva un'espressione a dir poco preoccupante in viso, ma erano anche felici di aver finalmente conosciuto Ana. Bonnie era una persona a loro cara e conoscere la persona che aveva aperto il suo cuore era emozionante. In tutto questo, Miranda era stata stranamente gentile con Ana, ma ancor di più con Josh. Non l'aveva lasciato un secondo e ogni volta che il ragazzo parlava con Rick, Miranda metteva su un'espressione imbronciata che la rendeva tenerissima. Una nota stonata era arrivata quando Beatrice, ad un certo punto, aveva deciso di eclissarsi in un cucina, mentre tutti erano riuniti nel piccolo salotto, a far finta di rassettare.

B prese un sorso del suo frullato al cioccolato, pensando divertita che comunque ne erano usciti sani e salvi e nessuno si era fatto male.

"Allora, adesso te la senti di parlare un po'?" - chiese poi a Jenna.

La ragazza stava punzecchiando il suo pezzo di torta ai lamponi, mentre con l'altra mano tamburellava sul tavolo. "Non ho molto da dire. Mi sono fatta scappare un ragazzo d'oro e sono proprio un'idiota".

"Sì, concordo".

"Oh be', grazie tante!" - esclamò irritata Jen.

B rise. "Mi riferivo al fatto che sei un'idiota!".

Jenna la guardò un momento, per poi unirsi alla risata di Bonnie. "D'accordo, mi calmo. Dopotutto, non ce l'ho con te".

"E dopotutto sei qui, con me, in pieno giorno.. be', almeno adesso ho la certezza che non ti sei trasformata in un vampiro!".

" Ah-ah molto divertente".

"Sì, molto in effetti!".

"Okay, lascio stare l'argomento Will. Ho bisogno di non pensarci o rischio di diventare super pazza!" - disse Jenna, sospirando.

"Posso immaginare quello che stai provando e mi dispiace tanto. Vorrei poterti essere più d'aiuto, in questa situazione".

"Non dire così... Si dice <<Chi è causa del suo male pianga se stesso>> ed io devo solo fare i conti con il risultato delle mie azioni, per quanto non mi piaccia".

Bonnie sorrise tristemente, rendendosi conto che lei stava per creare una situazione analoga. Sì, adesso era diventata un po' più forte e coraggiosa, ma proprio non riusciva a dire addio ad Ana. Lei, persino più di Jenna, era la persona che le faceva più male lasciare indietro, ma non voleva farla aspettare. Per quanto si dica che se qualcuno ti ama ti aspetta, è poi così giusto farlo aspettare? Solo perché aspetterà, non vuol dire che possiamo prenderci tutto il tempo che vogliamo, dopotutto abbiamo una riserva di tempo limitata. B non voleva mettere Ana in una posizione del genere, l'amava troppo per farla soffrire così. Un taglio netto avrebbe fatto meno male.

"Allora non parliamo più di Will. Finisci il tuo pezzo di torta, così andiamo in giro per negozi a trovarti qualcosa di carino per Capodanno!".

Jenna sghignazzò. "Tu sì che sai come farmi felice!".

Se non mi tocchi tu, io non so toccare te [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora