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"Allora io vado. Ci vediamo, ragazze" - disse Link, prima di voltare loro le spalle e allontanarsi.

Erano rimasti insieme per un'oretta, scherzando, prendendosi in giro e cercando di farsi venire a vicenda i sensi di colpa per "aver saltato la scuola".

Non importa cosa si deve fare, ma cosa sentiamo di dover fare in certi casi. I doveri si rispettano per tanto di quel tempo, nel corso della nostra vita che spesso dimentichiamo cosa avremmo bisogno di fare davvero, cosa può alleviare il macigno sul nostro petto e donarci anche solo pochi attimi di serenità. Questa unica possibilità d'esistenza che ci è stata data – così come tutti professano – ha così poco di piacevole da darci; ci spezza la schiena ed è costellata di sofferenza, perciò perché non vengono comprese le piccole pazzie? Quelle semplici e genuine che, però, servono. Quelle dall'aria esile, piene di voglia di proteggere.

Come l'amore.

Lasciate che ognuno sia libero di amare. Lasciate che possa sposare la persona che ama e che con questa possa costruirsi una vita e una famiglia. Non abbarbicatevi a ciò che qualcun altro dichiara innaturale, ne hanno semplicemente timore. Non lo conoscono e si sa, a questo mondo ciò che non si conosce va additato ed eliminato. Ma alla fin fine, cosa di tutto quello che si chiede potrebbe davvero far male? Siamo tutti persone, tutti. Respiriamo, mangiamo e amiamo con gli stessi organi. Perché fare distinzione? Perché negare a qualcuno il diritto di poter stare con la persona che ama? Così come ci viene insegnato a rispettare la vita che ci è stata donata, dovremmo insegnare a rispettare l'amore, sotto qualsiasi forma questo si presenti.

Amare non è un peccato; amare è forza e debolezza.

Questi tre ragazzi l'avevano finalmente capito, dopo un percorso lungo e pieno di difficoltà. Avevano deciso di guardare e vedere e avevano amato ciò che gli si presentava davanti.

Adesso, osservavano diversamente la propria realtà, chiedendosi cosa potessero fare di concreto per migliorare il "domani" e non solo il proprio, ma anche di chi dopo di loro avrebbe passeggiato lungo le strade della vita. Avevano davvero il mondo in mano, ma non avevano gli strumenti per diversificare ciò che non andava, ciò che avrebbero voluto cambiare. Con l'unica, sostanziale differenza: non avrebbero più chiuso gli occhi su quello che non volevano vedere.



Se non mi tocchi tu, io non so toccare te [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora