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"Ally , possiamo andare ?"-annuì in direzione di Grecy e uscì di casa salendo in auto. Oggi dopo il periodo di pausa si iniziamo nuovamente a lavorare e non c'era cosa migliore per me. Da quando avevo visto la foto erano passate due settimane, durante le quali avevo metabolizzato al meglio la faccenda ed ero arrivata alla conclusione di proseguire verso la mia strada, avevo deciso di concentrarmi esclusivamente sul lavoro, mi sarei tenuta in forma occupando ogni momento libero della mia giornata, i maschi portavano soltanto problemi. In quelle due settimane lui aveva provato più volte a chiamarmi, ma prontamente facevo finta di non sentire il cellulare, nonostante era una cosa ridicola. Lui più volte aveva parlato con Cher, chiedendole cosa fosse successo , beh quello dovevo chiederlo io a lui e non il contrario. Le ragazze all'inizio erano un po' preoccupate per me , ma non ne vedevo il motivo , stavo bene. Mia sorella purtroppo era dovuta ritornare a casa a causa della scuola, ma le avevo promesso che ci saremo viste presto , in fin dei conti in quei giorni , tralasciando la sua rottura con quel deficiente , ci eravamo divertite passando molti pomeriggi tra sorelle , durante i quali facevamo di tutto. Anche Jess , era andata via , doveva sbrigare diverse questioni all'università, a breva le sarebbero iniziati i corsi , interrotti a causa della pausa natalizia.

"Non ci credo per la prima volta siamo puntuali, cuginetta sicura di stare bene ?"- mi schernì Grecy dopo che parcheggiai vicino allo studio.

"Di prima mattina noto che sei sempre così spiritosa"- borbottai recuperando la borsa ed entrare nel palazzo, salutando , ormai come abitudine , la centralinista.

"Ragazze buongiorno, come sono andate le vacanze? vi siete riposate? "- non appena varcammo la soglia dell'immenso salone del 5 piano, venimmo accolte a braccia aperte da Frank, il quale era molto più abbronzato il volto.

"E' andato tutto bene grazie , tu invece ? Sei più colorito o sbaglio? "- osservai curiosa.

"Mia moglie ha voluto passare il capodanno ai Caraibi, quindi ne ho approfittato anche io per prendere un po' di colorito "- spiegò sorridente. Frank, sin da quando avevamo messo piede in quello studio , si era mostrato sempre gentile nei nostri riguardi e averlo come manager era uno spasso, ci faceva sentire sempre a nostro agio e faceva di tutto per agevolarci , anche quando ai piani alti qualcosa non era piaciuta.

"Ti sta bene "- ammise Grecy con il suo solito sorriso gentile. Frank ci ringraziò e fu portato via da diverse assistenti entrate nel pallone per non so che cosa. Come ci era stato indicato andammo in sala riunione, quella mattina i produttori volevano parlare a tutti noi per chiarire piccoli dettagli riguardanti il tour. Quando entrammo nella sala però mi arrestai di botto, c'erano già anche i ragazzi, ma il problema non erano loro , o per meglio dire lo era uno di loro. Era spaparanzato comodamente su una delle tante sedie, mentre scambiava quattro chiacchiere con gli altri. Di colpo ero diventata ansiosa , non sapevo come comportarmi , o almeno dopo ore e ore di riflessione avevo deciso di evitarlo il più possibile , anche se questa era un'idea un po' immatura , ma trovarlo lì dopo tanto tempo aveva mandato il mio cervello a farsi benedire.

"Buongiorno ragazze "-rivolsi un sorriso in segno di saluto ai ragazzi , accomodandomi nella prima sedia lì vicino , evitando prontamente il suo sguardo. Lo vidi alzarsi e venire nella mia direzione, mi agitai immediatamente, non volevo parlargli non adesso per lo meno.

"Ragazzi buongiorno "- sospirai di sollievo quando i produttori entrarono in sala salvando la situazione.

"Allora ragazzi come sapete a breve inizierà il tour , quindi dovete essere tutti carichi , in più dovete iniziare a fare le prove tutti insieme , per il singolo che dovrete cantare nelle varie tappe e in più voi ragazzi dovrete prepararvi per l'esibizione imminente ai Brit , quindi su mettiamoci a lavoro abbiamo poco tempo e dovrete essere eccellenti come sempre."- annunciò il signor Allen sorridendo felice , quel sorriso però era inquietante a mio parere , forse perché lo avevo visto sempre arrabbiato. Frank ci diede il tempo di andare a fare colazione e poi avremo iniziato a lavorare.

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