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PARIGI

"Ragazzi vi voglio tra dieci minuti nella saletta dell'hotel" - annunciò Frank, non appena avevamo messo piede fuori il tour bus, finalmente arrivati a Parigi. Neanche il tempo di rispondere ed era già andato via, seguito da tre o quattro assistenti. Guardai i ragazzi confusa, era successo sicuramente qualcosa e il suo tono serio ne era la prova.

"Se ha scoperto di ieri sera, siamo fottuti "- annunciò Niall preoccupato.

"Non saltiamo a conclusioni affrettate su, andiamo a recuperare le chiavi delle nostre camere e tra dieci minuti ci vediamo qui sotto, ragazzi tutti puntuali "- annuì verso Liam, mentre il resto del gruppo si era girato verso di me.

"Ok, ok farò del mio meglio" - in breve tempo chiesi la chiave alla reception e insieme a Cher salimmo in camera. Poggiai le valigie sul letto e mi diedi una sistemata allo specchio.

"Cher, tu vai da Gemma, non so cosa sia successo, ma per evitare di far arrabbiare Frank, stai con lei, ci vediamo tra poco, spero con buone notizie. "- detto ciò salutai mia sorella e velocemente mi recai al punto di incontro, dove per mia fortuna c'erano soltanto Liam e Niall, almeno per una volta ero puntuale.

"Frank?" - chiesi non notando il nostro manager.

"Eccolo" - indicò Liam. Nello stesso istante in cui Frank entrò nella saletta, venne raggiunto dagli assenti, una volta tutti presenti si mise al centro e prima di iniziare a parlare, ci fissò uno per uno, facendomi innervosire ulteriormente, troppo silenzio.

"Allora ragazzi... come sapete, anche per aiutarvi a pubblicizzarvi, vi facciamo prendere parte a molte iniziative... bene proprio una settimana fa, è stata indetta da Comic Relief, una campagna per aiutare l'ospedale di Seattle a poter realizzare un reparto dedicato a bambini con una patologia rara, e a causa di mancanza di fondi hanno chiesto aiuto a molte persone famose e tra queste ci siete anche voi, dato che avete partecipato in passato ad altri eventi benefici"- presi un lungo respiro, credevo peggio, non mi aspettavo una notizia del genere, avevo subito pensato ad altro. Per me non c'era alcun problema, se potevo aiutare qualcuno, lo facevo senza pensarci.

"Sai che per noi va benissimo... cosa dovremo fare?" - chiese Louis interessato.

"Allora per i ragazzi è stata indetta una partita di calcio, cantanti contro politici e imprenditori, non ditemi perché, non saprei rispondere, così mi hanno riferito e così sarà, è una grande possibilità che avete, inoltre giocherete tutti e cinque accompagnati, per quanto riguarda voi cantanti, Ed Sheeran, Austin Mahone, James Arthur, con grande sorpresa parteciperà anche Justin Bieber, e gli emble3, Louis tu sei stato eletto il capitano della vostra squadra, quindi attenzione. La partita si terrà tra 3 giorni sempre qui a Parigi e prima di iniziare il tour americano, da oggi, ogni mattina avrete gli allenamenti e poi le prove per prepararvi per i concerti... Per quanto riguarda voi ragazze, prenderete parte ad una sfilata, sfilerete indossando abiti di grande valore, dovrete fare quattro cambi, uscirete in casual, in costume, in intimo e in elegante .Al trucco, ai capelli penseranno le persone incaricate, anche voi dovrete fare le prove, la sfilata si terrà invece tra due giorni, saranno presenti tantissimi giornalisti, stilisti e tante altre persone famose, che verranno per assistere oltre che alla sfilata, anche per donare qualcosa per dare il proprio contributo per il reparto.. tutto chiaro?" - chiese fissandoci ad uno ad uno. Una sfilata? Io? Avrei preso parte ad una sfilata? Stavano scherzando? Non se ne parlava, avrei fatto di tutto, per aiutare l'ospedale, ma una sfilata, significava mettermi in imbarazzo davanti alle persone che contavano e soltanto all'idea mi veniva da strapparmi i capelli.

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