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Una settimana dopo...

Erano passati esattamente nove giorni da quando ho visto Harry per l'ultima volta, da quando avevo commesso l'ennesimo errore di finire a letto con lui, ma non ero riuscita a resistere alla tentazione di averlo ancora una volta al mio fianco. In quei nove giorni, io e Tom avevamo ufficializzato la cosa, mi aveva portato a diverse cene di lavoro, o galà con persone estremamente snob per i miei gusti. Sui giornali non si parlava d'altro, la cosa che però non mi andava per niente giù era essere definita una 'rovina famiglia', tutti mi avevano insultato e giudicato pesantemente per aver rovinato il matrimonio tra Tom e sua moglie, non sapendo però che avevano già avviato le pratiche per il divorzio, ma la moglie continuava a temporeggiare, non volendo firmare. Ma non mi importava sinceramente, io continuavo la mia carriera senza problemi, l'unico parere che mi importava era quello dei miei genitori, delle persone più care e dei fan, che mi sostenevano, malgrado le news che uscivano ed ero grata loro per questo. In quei nove giorni, avevo fatto di tutto, avevo programmato ogni minuto libero delle mie giornate, facendo in modo di non lasciar vagare la mia mente su ricordi che dovevano rimanere rinchiusi nella parte più remota del mio cervello. Ero andata per negozi con Cher, portandola anche a visitare la città, ero uscita quasi ogni sera, o con le ragazze o con Tom, con il quale avevo istaurato un rapporto abbastanza stabile. Era molto carino nei miei confronti, quando mi vedeva giù, non faceva domande, ma organizzava qualsiasi cose affinchè io mi divertissi, mi piaceva la sua compagnia, stavamo bene insieme. Avevamo passato dei giorni veramente divertenti, spesso andavo nel suo ufficio per pranzare insieme o semplicemente aspettavo che terminasse gli impegni e poi uscivamo. Nonostante ciò però c'erano ancora mattine in cui avevo alcuni momenti liberi e il mio pensiero si posava ancora su me e Harry nella sua camera da letto, e quando mi sentivo sola c'erano sere in cui sentivo il bisogno di lui. Non c'era, ma era come se ci fosse lo stesso. CI eravamo detti 'addio', ma al tempo stesso eravamo ancora molto uniti. Evitavo di perdermi nei miei pensieri molto spesso, perché sarebbe successo un casino. Molte volte avevo afferrato il telefono per comporre il suo numero e chiamarlo, avevo bisogno di sentirlo, ma poi mi ripetevo che non era giusto e posavo nuovamente il cellulare. Era tutto così straziante. Non potevo parlarne con nessuno, almeno evitavo di farlo, per il semplice fatto che Cher, sarebbe stata di parte, spingendomi nuovamente verso Harry, Grecy, pur vivendo sotto lo stesso tetto ci eravamo viste pochissimo, da un po' di giorni era partita con Zayn, per un viaggio in Grecia, erano ritornati insieme e avevano bisogno di rimanere da soli. A Jess non potevo dire nulla lo stesso, sia perché mi avrebbe chiaramente detto di avermi avvertita, ma io testardamente avevo continuato per la mia strada, e sia perché era ritornata a Manchester per l'università, doveva dare l'ultimo esame prima di dichiararsi finalmente libera prima dell'inizio dell'estate, ma secondariamente era anche impegnata con un irlandese dai capelli biondi e gli occhi azzurri, il quale preso di coraggio le aveva chiesto di uscire e aveva iniziato a farle la corte, anche se Jess era già ai suoi piedi, malgrado lo nascondesse con la sua aria da 'dura'. Tenevo tutto per me, cercando di reprimere ogni mio sentimento rivolto ad Harry. Di lui non avevo avuto notizie direttamente, ma avevo letto qualche news, era andato a stare per qualche giorno ad Holmes Chapel e poi insieme a Lucy erano partiti per Los Angeles, avevo evitato di guardare qualsiasi tipo di foto, perché sapevo mi avrebbe ulteriormente danneggiato. Anche io ero tornata a Bristol, per lasciare Cher dai miei per qualche giorno, e Tom era voluto venire con me, anche se dopo pranzo era stato chiamato per una riunione ed era andato via. Mia madre non aveva per niente accettato il fatto che lui fosse ancora sposato e me lo aveva ripetuto continuamente, eravamo arrivate anche a litigare, proprio per questo ero rimasta a Bristol, un giorno soltanto e in serata avevo preso il treno ed ero andata via. Mi aveva detto più volte di lasciar perdere Tom, no che fosse un cattivo ragazzo, ma per lei era troppo grande per me e problema principale era ancora sposato. Diciamo quindi che il mio stato d'animo in quei giorni non era dei migliori, a complicare tra virgolette, le cose era stata l'invito che mi era arrivato a casa. Si trattava della partecipazione alle nozze di Anne e Robin. L'avevo richiamata per accertarmi che non ci fossero stati degli sbagli, ma nessuno errore, aveva invitato sia me e Grecy al matrimonio, compresi anche i miei genitori, con i quali avevo scoperto continuavano a tenersi in contatto, soprattutto con mia madre, con la quale erano arrivate a vedersi qualche volta, per prendere un the. Non che la cosa mi dispiacesse, ma era sinceramente troppo imbarazzate per i miei gusti. Fui risvegliata dai miei pensieri, dal suono del mio cellulare, il quale mi avvertì dell'arrivo di una chiamata da parte di Jess.

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