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"Ti

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"Ti.. ti voglio bene.. anche io tesoro"

Mi avvicinai velocemente al lettino, per controllare di non star sognando ad occhi aperti. Mio padre aveva gli occhi aperti , si guardava intorno confuso, non capendo cosa stava accadendo intorno a lui.

"Papà?"- lo richiamai sorridendo a 32 denti.

"Al..Ally "- aveva la voce rauca e le occhiaie sotto gli occhi. Senza pensarci due volte lo abbracciai di slancio piangendo come una bambina, era tornato da me, da noi. Emise un gemito di dolore a causa della mia presa e dovetti allontanarmi per evitare di continuare a fargli male.

"Scusa, scusa, non volevo"

"Non preoccuparti"- sorrisi felice correndo fuori a chiamare gli altri. Non appena spalancai la bocca, mia madre sussultò spaventata.

"Che succede ?"

"Si è svegliato"- urlai iniziando a piangere nuovamente, non stavo capendo più nulla, ero in uno stato confusionario, felicità, paura, amore, si attanagliavano dentro di me e non sapevo come comportarmi, sapevo soltanto di essere al settimo cielo perché mio padre si era ripreso. Non appena annunciai quelle parole, mia madre, si alzò immediatamente, correndo in stanza seguita da Cher e dagli altri, ma furono bloccati dai medici che dopo essersi accorti del baccano erano venuti a dare un'occhiata e non appena avevano capito che mio padre si era svegliato erano entrati a controllare le sue condizione per vedere se c'era qualcosa che non andava. Mi avvicinai ad Harry che era appoggiato al muro vicino a mia nonna per aspettare il responso dei medici. Senza dirgli nulla mi gettai tra le sue braccia sorridente stringendolo forte a me.

"Si è svegliato"- dissi più a me stessa che a lui. Mi prese il volto tra le mani sorridendomi ampiamente.

"Si, hai visto? Cosa ti avevo detto"- eravamo a pochi centimetri di distanza, bastava veramente poco affinchè le nostre labbra si unissero e in quel momento lo desideravo con tutta me stessa. Ad interromperci però fu l'aprirsi della porta e l'invito dei medici per poter entrare da papà. Sorridemmo colpevoli e con molta nonchalance entrammo nella stanza dove già mia madre si era incollata a mio padre, che aveva abbozzato una risata.

"Ne riparliamo dopo"- mi sussurrò all'orecchio, provocandomi un brivido che risalì per tutta la colonna vertebrale. Feci finta di niente, mentre lo sentì ridacchiare. Stronzo.

 Stronzo

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