Capitolo 38

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Sento due labbra dietro l'orecchio e sorrido automaticamente.

S: Allora ti svegli o vuoi rimanere qua?

Nego con la testa e mi giro verso di lui per abbracciarlo. Passa le mani sotto il piumone e mi sfiora i fianchi, lo sento sorridere.

S: Ho capito va, avevi calcolato già tutto. Dov'è la valigia? – tiro fuori la mano da sotto le coperte e indico un angolo. – due Em? – annuisco. – non ti pare di aver esagerato? – nego. – ma sei la mia ragazza oppure un vegetale?

Alzo la testa verso la sua e faccio toccare le sue labbra con le mie. Inizia un contatto talmente intimo che mi fa rabbrividire, mi sento parte di lui in questi momenti.

S: Mi sa che questa era la risposta.- annuisco. – manchi solo tu giù, muoviamoci.

Mi leva le coperte e mi prende in braccio visto che sono già pronta. Ieri sera siamo andati a dormire tardissimo e sapevo che non sarei riuscita a svegliarmi, così mi sono preparata ieri sera e sempre così all'occorrenza mi facevo portare in braccio da Stefano. Stringo le braccia al suo collo mentre lui si abbassa per prendere il mio giubbotto e mettermelo addosso.

Si incammina verso il viale dove si trova il pullman e appena mette piede fuori le mie amiche iniziano ad applaudire.

Ba: E c'è anche la ritardataria.

S: Mettiti qua, ti vado a prendere le valigie. – mi molla sopra la panchina e la mia testa cade all'indietro, sono proprio in coma.

Ho: Ce la fai stamattina? – nego con la testa.

M: Però non è giusto, perché tu non mi hai portato in braccio fino a qui? Sono stanca anche io eh!

Va: STEFANO! – urla vedendolo uscire dall'istituto.

S: Dimmi.

Va: Devi smetterla di fare lo smielato o la signorina sono stanca qua, mi lascia.

Mara gli lancia una sberla dietro il collo.

...: Tutti sul pullman su!

Siamo gli ultimi a salire, quindi di sicuro ci siamo giocati l'ultima fila.

Ca: Vi sbrigate? Non ho mille mani. – ognuno si sposta verso una fila di posti e tutti vediamo Caro che tenta in tutti i modi di occupare le ultime due file.

Stefano e Valerio scattano velocissimi e vanno ad aiutarla facendo anche cadere qualche ragazzo.

Io e le altre invece di incamminiamo lentamente.

Stefano si mette vicino al finestrino, io accanto a lui, poi c'è un posto libero e ci sono Holly e Babi. Davanti a noi c'è Carolina che ha bisogno del suo spazio quando viaggia, quindi come minimo occupa due posti, mentre davanti Babi e Holly ci sono Mara e Valerio.

La prof inizia a blaterare su cosa si può fare e non si può fare sull'autobus e a me sta per scoppiare la testa.

S: Prof, ma respira ogni tanto?

...: De Martino vuoi essere lasciato qua?

S: Le piacerebbe eh!

...: Non immagini quanto. Zitto e dormi. – la professoressa posa il microfono.

E: Io seguo il consiglio della prof e mi metto a dormire, tanto ci vogliono tre ore e mezza, svegliatemi alle otto.

S: Come sei di compagni amore.

E: Dormi insieme a me?

S: Va bene dai, vieni qua e sdraiati. – lui allunga i piedi e io mi metto tra le sue gambe, si mette il mio immancabile cuscino dietro la schiena e si poggia al finestrino, mentre io mi sdraio su di lui.

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