Capitolo 12

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"Even wonder about he's doing, how it all turned to lies. Sometimes I think that it's better, to never ask why."

Hai presente quando passi quelle notti in bianco che sembrano infinite? Quando ti giri una volta nel letto e senti che finalmente il sonno sta arrivando, ma è soltanto un'illusione visto che torni a voltarti nuovamente dall'altro lato, magari imprecando dentro di te.

Hai presente quando il tuo cervello sembra una minuscola scatola che sta per scoppiare per i troppi pensieri?

Hai presente quando nemmeno la musica riesce a darti sollievo in qualche modo, anzi fa addirittura peggio?

Ecco, questa è stata la mia nottata.

Sono le sei e un quarto del mattino e tra quindici minuti ci dovremmo alzare tutti per iniziare a prepararci.

Il punto è che io non ho la forza per alzarmi.

Oggi è il secondo giorno che io e Stefano non parliamo più, non ci sfioriamo più, non esistiamo più.

È vero, già da qualche settimana io e lui non parlavamo, ci evitavamo, ma un conto è avergli detto di starmi lontano per il suo bene, un altro è averglielo detto perché io sono innamorata di lui.

Ieri non è sceso a colazione e a lezione si è seduto dalla parte opposta rispetto a me. Appena suona la campanella scappa e a pranzo sta con Nicole e altri della nostra classe. Dopo gli allenamenti si rifugia in camera o nella sala del pianoforte a sentire Nicole che canta. Ormai esiste solo lei, evita tutti noi, compreso Valerio a cui era legatissimo.

Ieri Carolina e Holly sono dovute tornare a casa a causa di un problema familiare, così Mara ha approfittato per stare un po' da sola con Valerio visto che, da quanto ho capito, Nicole ha dormito con Stefano e visto che Babi ha dormito qui da me. Inutile dire che non avranno dormito per niente, ma diversamente da me loro saranno di ottimo umore.

Mi ero ripromessa di non pensare a Stefano, mi ero ripromessa di non pensare a loro due nello stesso letto. Mi ero ripromessa semplicemente di volermi più bene, ma a quanto pare la parte masochista di me ha preso il sopravvento.

In questo momento odio me stessa con tutta la forza possibile e immaginabile. Mi odio perché non so fare altro che materializzare la loro nottata nella mia mente, lei che lo tocca e lui che la bacia, lei che può avere tutto ciò che io considero mio. Odio me stessa per il semplice fatto che ho fatto rimanere Babi sveglia fino alle tre perché non riuscivo a smettere di piangere, fino a che... ho finito anche le lacrime nel momento in cui è arrivato Thomas in camera. Stefano e Nicole l'avevano cacciato dalla camera, così si era trasferito nella camera accanto, ma siccome i suoi compagni di stanza russavano è venuto in camera mia. Non avevo nemmeno più la forza di piangere. Un grande freddo, un grande vuoto, un grande dolore si è impossessato del mio corpo e io mi chiedo solamente perché non riesco a voltare pagina.

"Where there is desire, there is gonna be a flame. Where there is a flame, someone's bound to get burned, but just because it burns doesn't mean you're gonna die. You've gotta get up and try, try, try. Gotta get up and try, try, try. You gotta get up and try, try, try."

<<Hai dormito almeno un po'? -riconosco la voce assonnata di Babi e mi volto verso lei sorridendole amara. - lo prendo come un no. >> ogni parola sarebbe inutile, quindi mi alzo e vado a farmi la doccia.

Entro nel bagno e come ogni mattina accendo la radio. Se ogni mattina bestemmio in turco perché mi mettono tutte quelle canzoni allegre, oggi pagherei per sentirne qualcuna, invece di sentirmi Try di Pink che mi sta facendo venire ancora di più il magone.

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