Capitolo 3

1.9K 57 1
                                    

Suona la campanella e tutti ci fiondiamo nei corridoi diretti alla mensa.

E' sempre stato così, è la lotta per la sopravvivenza: chi prima arriva, prima prende i posti migliori, ovvero quelli vicino al bancone con il cibo. Pigrizia ne abbiamo?

<<Prendiamo sempre il solito tavolo?>> chiede Caro e tutti ci giriamo a guardarla neanche le fosse spuntata un'altra testa. << Ovviamente, quello è nostro da cinque anni. >> chiarisce Babi. 

Acceleriamo il passo, ma ad un certo punto sento un braccio circondarmi il collo. << Quanta bellezza in questi corridoi. >> dice raggiante e paraculo come sempre Stefano. << Tutta questa confidenza, De Martino?>> dice irritata Babi mentre sposta il braccio che Stefano aveva poggiato sulle sue spalle. << Tanto bella quanto acida. - continua ridendo. - se non ti dispiace continuo a parlare con la mia panzona. >> le risponde pizzicandomi la pancia. << Smettila, cozzone che non sei altro. >> 

Come ho già detto conosco Stefano da anni e da anni va avanti questa battaglia di insulti falsi tra me e lui. Lui mi chiama panzona e io lo chiamo cozzone, anche se sappiamo entrambi che lui non è brutto, anzi, e io non sono in carne. Il nostro è più un modo per stuzzicarci: io lo avverto che si guarda allo specchio più delle donne e lui si lamenta perché secondo lui non mangio abbastanza e sono troppo magra.

 << Cozzone a me? Ma senti questa. - mi sorride. - Ti metti al tavolo con me? >> chiede speranzoso. << Io sto con le ragazze, lo sai. Perché non ti metti tu al tavolo con noi?>> domando per la millesima volta. << Infatti ha ragione Emma. - interviene Holly. - mettiti al tavolo con noi, no?>> riesco a percepire Carolina che si irrigidisce di fianco a me. << Dai sì, così Vale non è più l'unico maschio. >> aggiunge Mara e gli occhi di Valerio si accendono improvvisamente di una speranza persa ormai tanti mesi fa. << Ti prego, Ste. >> chiede supplichevole il moro. << Io e Caro non lo vogliamo.>> corre ai ripari Babi, ma ormai il danno è fatto. << Siete due contro quattro e poi la principessa dovrà imparare a sopportarmi visto che condivideremo la camera. >> dice Stefano stritolando la guancia a Carolina che fa una faccia infastidita. <<Smettila. >> non vedo come potrà essere una convivenza pacifica la loro. <<Dai, magari sarà l'occasione giusta.>> guardiamo tutti Stefano interrogativi. <<Giusta per cosa?>> non so se voglio sentire questa risposta. <<Magari mi prendi in simpatia e mi inizi a trattare come mi tratta tua sorella. >> fa l'occhiolino a Carolina e io gli levo il braccio da intorno al mio collo. 

Lui e Holly sono stati insieme per quasi un anno, si piacevano molto, ma non appena la cosa si stava facendo seria entrambi hanno avuto paura e si sono lasciati. Inizialmente volevano rimanere amici di letto, poi hanno accantonato anche quella opzioni per motivi a noi tutti sconosciuti.

 <<Io non mi sento tanto bene, mi sa che non vengo a mangiare>> interrompo la conversazione di tutti. <<Che hai? >> chiede Babi, mentre Caro e Mara mi guardano scuotendo la testa. <<Un po' di mal di pancia.>> che fantasia Emma, alla prossima che fai? Metti il termometro sotto la lampada fingi la febbre? <<Come mai? >> chiede Stefano stranamente interessato. <<Bo, mi dovrà venire il ciclo.>> il periodo più odiato dalle donne del mondo, la scusa più usata per salvarsi da qualsiasi cosa. 

Vedo Stefano tirare fuori il suo iPhone. <<No, non è il ciclo.>> dice pensieroso ed io sbarro gli occhi. <<E tu che ne sai?>> questa conversazione diventa ogni minuto più strana. <<Ti ricordo che l'anno scorso mi hai fatto scaricare l'applicazione per controllare il tuo ciclo. E ti è finito una settimana fa.>> Ma la vera domanda è: perchè ancora non l'ha cancellata? <<Ecco a chi l'avevo fatto scaricare! Non mi ricordavo. >> Stefano mi guarda male. <<L'hai fatta scaricare a me e ogni mese mi prende un infarto quando suona st'allarme del cavolo per ricordarmi che ti deve venire il ciclo.>> scoppia a ridere, è di buonumore oggi. <<E eliminala, no?>> Carolina voce del popolo. <<Non sapevo se le sarebbe servita ancora e poi così sono preparato e in quei cinque giorni vedo di comportarmi come il migliore amico perfetto. >> sono una persona orribile se per la frase fatta peggiore di sempre mi sto sciogliendo come neve al sole?  <<Emma, io vado in camera, vuoi venire con me?>> mi propone Holly. Annuisco e mentre sto per salutare tutti, una voce mi precede. 

Ogni VoltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora