Capitolo 40

1.7K 54 0
                                    


Ci sono quelle sere che le senti addosso, le senti strane e leggermente pesanti. Sono quelle sere in cui non sai bene perché, non sai bene come, ma la tua vita cambierà... in bene o in male, o magari in entrambi i modi, ma per cose diverse.

Ca: Ritorniamo indietro? Sono stanca e qui non c'è niente. – più o meno fa così da mezzora.

Siamo al borgo e piano piano ce lo stiamo girando tutto. È molto carino qui, piccolo, sembra un po' un paesino medievale, poi ricoperto di neve è come dire... suggestivo.

Ba: No dai, rimaniamo qui. È così bello. – dice mano nella mano con Holly.

Ho: Io devo dire che sto iniziando a sentire freddo.

Va: Andiamoci a prendere una cioccolata calda.

E: Si dai! Una cioccolata calda. – dico saltellando appesa al braccio di Stefano. – una ciocco... Ahia!- dico toccandomi la caviglia.

S: Oh, che hai fatto? – dice preoccupato e in quel momento tutti i miei compagni mi accerchiano.

E: Ho preso una storta.

M: Sempre a quella caviglia? – annuisco.

S: Forse è meglio se io e te torniamo in albergo.

E: No dai, ce la faaa... - mi aggrappo completamente al braccio di Stefano.

S: Si, ce la fai a rompertela del tutto. Salta su. – si gira dandomi le spalle e io salgo a cava cecio.

Ca: Posso venire con voi? – Holly le allunga una gomitata e Mara le lancia un'occhiataccia.

Ba: Stava scherzando, lei rimane qui con noi. – dice mettendo su la faccia da stronza.

E: Ok.. come vi pare. Andiamo Ste?

S: Noi andiamo. A dopo!

Tutti ci salutano e Stefano riprende la strada per tornare in hotel.

Fa veramente tanto freddo così mi stringo al collo di Stefano e ci lascio dei baci.

S: Stai buona.

E: Ti prendi il mal di gola se vai in giro senza sciarpa, io ti sto dando una mano.

S: Tu mi stai dando una mano a sbandare e a farci ficcare sotto visto che non c'è il marciapiede.

E: Quanto sei palloso, corri Spirit, al galoppo!

S: Seh, verso l'infinito e oltre. – dice ridendo.

E: Meglio ancora. Alla Bat-caverna.

S: Ma io dico: con tante ragazze a questo mondo perché io mi sono andato a prendere la più cogliona?

E: Perché la cogliona ti ama. – si blocca improvvisamente in mezzo alla strada e non so se è una cosa buona oppure no.

So solo che sento qualcosa partirmi dallo stomaco, come un presentimento. Un avviso, una campanella, un promemoria, un qualcosa che mi avverte che io sto per cambiare e che questo cambiamento sarà radicale perché sarà ciò che determinerà per sempre la mia vita.

Siamo ancora fermi in mezzo alla strada, siamo in silenzio e si sente solo il respiro gelido e affannoso di Stefano.

E: Ho detto qualcosa di sbagliato?

S: No, è che non me l'aspettavo.

E: Non te lo aspettavi che te lo dicessi?

S: Non mi aspettavo che ricambiassi. Molte volte mi sono sentito dire quelle due parole, ma non avevo mai avuto l'impulso, la voglia, la necessità di ricambiare e di dirle all'altra. Io... è così strano.

Ogni VoltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora