Linea sottile ~ Luke Hemmings

Capitolo 11

Ci sono.
Siamo qui, entrambi in cucina, che sprofondiamo in un silenzio tombale tanto da sentire i nostri respiri riecheggiare nelle pareti.
E' una situazione davvero imbarazzante e molto, molto complicata.

Tuttavia Luke mi ha preparato gentilmente la colazione a base di pancake e caffè con un goccio di latte. Ha imparato a farlo all'italiana, di fatti le mie energie durano molto di più ed è molto ma molto più buono.

Mangiamo con calma e in silenzio seduti uno di fronte all'altro, con la sola differenza che Luke è occupato a leggere su un libro e scrivere su un quaderno.

''Stai studiando?'' il tono è incerto, come se avessi paura di parlargli.

Lui annuisce, poggia la penna e riprende a mangiare. ''Devo dare un esame tra poco e mi sono preso in ritardo'' spiega tranquillo.

Ok questo è il punto della situazione: io sono agitata e confusa mentre lui è tranquillo e direi dire menefreghista.
Lo guardo ancora per diversi minuti mentre fa colazione e studia, mi fa ricordare che potrei fare un salto al college per iniziare ad ambientarmi e vedere chi ci sarebbe in corso con me. Magari farei qualche amicizia.
Da quando è finita la scuola ho perso quasi tutti i contatti con il mio trasferimento, tranne Brianna che con lei è sempre stato così: ci sono ma in estate sparisco per divertirmi e spassarmela. Un'amica particolare a cui però tengo fortemente. La gente la reputa una stronza egoista, io la reputo una che vuole godersi la vita finché può.

Avrei dovuto chiamare lei per spiegarle cosa era successo e magari farmi dare qualche consiglio su come affrontare la cosa, già me lo immagino: 'Beh che problema c'è. Non siete proprio fratelli, dovreisti saltargli addosso e divertirti un po'..' avrebbe detto di sicuro questo. O circa.

Sovrappensiero finisco la colazione ed entrambi siamo ancora come ci siamo seduti. Il silenzio mi sta uccidendo e inizio a sentire troppo il peso della situazione e l'aria testa tra di noi.

''L-Luke?'' non riesco mai ad essere convinta in quello che dico e in quello che faccio. Questa cosa mi rovinerà.

''Mmm?'' tiene la testa bassa sul libro mentre continua a sottolineare e cerchiare parole.

''Io... ehm'' mi schiarisco la gola, '' Vorrei parlarti''

''Dimmi'' continua a fare ciò che sta facendo, mentre io inizio ad spazientirmi.

''Vorrei parlare del bacio che c'è stato.'' Wow, questa volta ho parlato convinta.

A quelle parole Luke abbassa piano la matita e alza la testa per poi incrociare il mio sguardo.
I suoi occhi azzurri mi bloccano sul posto, ha un'espressione annoiata come per dirmi di muovermi che ha di meglio fare. Non ha il solito sguardo caldo e acceso, anzi sembra del tutto distaccato da me.

''Eh.. cosa c'è da dire?'' domanda con tono annoiato. Come dicevo... Socchiudo le labbra per la sorpresa della sua reazione, sembra tutto normale per lui. ''Ti ho baciata, ho sbagliato. Ero mezzo ubriaco non so nemmeno perché l'ho fatto.'' spiega scrollando le spalle e tornando con la testa sul libro.
Mi guardo in giro per un paio di minuti cercando qualcosa da dire.

''Okay. Ma.. Insomma Luke, sono tua sorella non puoi prenderla alla leggera.''

''No..'' risponde. ''Non sei mia sorella e sì, la prendo alla leggera perché è stato solo un bacio niente di che. Non ho provato nulla e per me non ha significato nulla.''

Ogni singola parola uscita dalle sue labbra mi feriscono con graffi profondi al cuore. Una pugnalata in pieno petto. Un pugno in pieno viso.
Non tanto per il bacio, forse... più che altro per le parole 'Non sei mia sorella'. Come... Come può dirlo dopo tutti questi anni passati insieme? Dopo tutte le piccole promesse che ci siamo fatti sin da bambini? Dopo tutte le sue richieste di chiamare i suoi genitori 'mamma e papà' perché ormai facevo parte della famiglia ed ero sua sorella.