Capitolo 17

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''Cosììì... Tu e Noah... un apputamento eh?'' Da quando ho detto a Brianna che sarei uscita con Noah non la smette di torturarmi. Da tre giorni insiste sul consigliarmi cosa mettere e come comportarmi durante la serata: essere me stessa e alla fine saltargli addosso.



''Bri, se fosse per te dovrei saltare addosso a tutti i ragazzi del college e anche alcuni professori.''

Lei annuisce, ''E' così che si fa. Dobbiamo essere noi a fare la prima mossa altrimenti loro rimangono impalati come dei citrulli a fissarti le tette con la bocca spalancata e un nido di mosche all'interno.'' Scoppio a ridere come una scema attirando almeno la metà delle persone che ci sono nel corridoio.

''Ok, allora provvederò a non farmi fissare le tette va bene?''

''Sì, ma devi anche saltargli addosso!'' mi ricorda puntandomi un dito contro. Da lontano vediamo Noah che mi saluta e si avvicina a noi, la pazza accanto a me mi saluta con un bacio veloce sulla guancia ricordandomi cosa devo fare e mi fa l'occhiolino dirigendosi verso la sua aula.

''Ehi.'' mi saluta. Oggi è piuttosto carino, indossa dei jeans blu scuro che gli fasciano alla perfezione le cosce, una maglietta nera e felpa scura aperta sul davanti.

''Ciao...'' sorrido.

''Come stai?'' si abbassa e mi da un bacio sulla guancia.

''Tutto ok, te?'' ricambio.

''Tutto ok. Ti accompagno in aula, ti va?'' annuisco e mi prende la borsa con dentro i libri più quelli che mi porto in mano. Lo ringrazio dicendogli che non ce n'era bisogno ma mi ignora.
Durante il tragitto verso la mia aula parliamo poco, c'è imbarazzo e si sente. Insomma stiamo per uscire insieme quando non ci conosciamo poi così tanto bene. Molte ragazze mi lanciano sguardi indiscreti, chi invece di invidia, altri che sembrano più dirmi che sono fortunata.
Guardo Noah con la coda dell'occhio e capisco. Mentre cammina è così sicuro di sè, guarda dritto senza mai spostare lo sguardo o abbassarlo, saluta velocemente i suoi amici con una pacca sulla spalla e poi prosegue sempre con me accanto.

Prima di entrare si ferma e mi porge le  mie cose. Lo saluto, prima di entrare mi afferra il polso e mi fa voltare. ''Allora, per il nostro apputamento?''Mi sposto una ciocca dietro l'orecchio. ''Ti vengo a prendere stasera alle sette.'' si incina e mi posa un bacio delicato sulla guancia. Gli sorrido e poi entro.

Le ore non passano più, la pausa pranzo mi sembra infinitamente lontana e il prof sembra non smettere più di parlare. Intorno a me diversi alunni sembrano stare per addormentarsi sul posto compresa la sottoscrita.
Prendo il telefono e accorro alla mia unica fonte di salvezza per queste situazioni.

'Ti prego salvami' mando questo messaggio a Brianna che mi risponde poco dopo.

ColiBrì: Che succede?

Rido al nome che ho messo per scherzo, a lei piace e quindi lo tengo.

Io: La lezione non passa più.

ColiBrì: Non dirlo a me.. Mi stanno cedendo le palle che non ho.

Trattengo una risata.

Io: Non farmi ridere scema. Che lezione hai?

ColiBrì: Arte contemporanea di sti ca.... Novità con il bonazzo?

Scuoto la testa. Brianna studia beni culturali e quindi si becca anche arte contemporanea, le piace ma non va d'accordo con il professore. Le persone normali penserebbero che è perché hanno avuto delle discussioni, alcuni esami andati male o battute stupide da parte della furba di turno, le persone anormali o quelle che la conosco bene sanno invece che non lo sopporta perché è quasi finita a letto con lui senza sapere che è sposato e con una famiglia felice.
Come già detto: Brianna è una che non si fa problemi, ma se c'è di mezzo una famiglia lei non ci pensa nemmeno a rovinarla.

Linea sottile ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora