So di essermi sveglita un paio di volte durante la notte o per il troppo caldo o per il troppo freddo. Luke è rimasto con me tutto il tempo come gli avevo chiesto.
Stranamente mi ricordo bene quella parte, forse perché ero già meno ubriaca e la sbornia mi stava passando o forse perché era un momento importante dopo giorni che non lo vedevo ne sentivo, che dovevo per forza ricordarmi.Vengo svegliata da un delizioso profumo di caffè e brioche al cioccolato. Il profumo arriva direttamente dal comodino accanto al mio letto. Apro gli occhi e mi ritrovo una meravigliosa colazione calda e pronta solo per me.
Maledico tutti i giramenti di testa che mi sorprendo quando mi allungo verso il vassoio. Lo prendo piano e le appoggio sulle gambe. Stranamente Luke ha un vassoio per stare a letto: uno di quelli che puoi appoggiarlo sulle gambe e lo blocchi aprendo due piccole ali ai lati in plastica che si appoggiano al materasso.
Sul vassosio c'è un bigliettino bianco con una scrittura un poco disordinata:
'Prendi l'aspirina e bevi tutto il bicchiere di acqua, poi torna a riposare. Io sono uscito per fare la spesa. Torno tra poco. Bacioni, Luke'
Ripongo il bigliettino sul comodino e inizio a gustarmi la mia colazione che finisco in pochi minuti da tanta fame che avevo.
Luke non è ancora tornato e sono stufa di stare a letto perciò opto per una bella doccia calda per ripulirmi dal disastro di ieri sera e darmi una sistemata.
Dopo che mi sono rilassata per più di mezz'ora sotto il getto dell'acqua calda esco e inizio a lavorare sul mio corpo come il solito. Mi accorgo solo dopo che ho cercato per non so quanti minuti le mie cose, che ho portato tutto a casa di Brianna, compresi tutta la mia biancheria e non esiste che indosso quella di ieri sera.
Esco dal bagno con l'asciugamano stretto intorno e sgattaiolo nella stanza di Luke, sbircio tra i suoi cassetti prima di trovare un paio di boxer. Finito il tutto indosso i vestiti che mi ha prestato ieri sera e rubo pure una felpa.Sistemo un po' in giro e poi mi appisolo sul divano. Voglia di accendere la televisione non ne ho, decido quindi di dedicarmi ai miei pensieri riguardo ieri sera.
E' stata una sera diversa dal solito e totalmente inaspettata. Alla festa mi sono divertita fino a quando ho iniziato a non ricordare più nulla. Ho un vuoto totale fino al momento del mio incontro con Luke.
Ricordo che mi ha aiutata in bagno, che poi mi ha riportata a casa e mi ha messa a letto.
Tutta quella attenzione nei miei confronti mi ha fatto riflettere e mi ha fatto anche cancellare tutto l'amaro in bocca che provavo dal momento che aveva pronunciato quelle parole tanto dolorose.Mi ha protetta come ha sempre fatto: si è arrabbiato perché avevo bevuto, perché aveva paura che potesse accadermi qualcosa, so che si è infastidito quando sono stata male, ma so che ha provato sollievo quando gli ho chiesto di rimanere con me.
Non l'ho fatto solo per fargli un piacere, l'ho fatto perché in quel momento avevo bisogno di lui accanto a me. Di stare vicina a lui, sapere che era presente e poi beh... perché dormire vicino a lui mi fa stare bene. Mi scalda con il suo corpo, mi fa sentire coccolata e al sicuro.
Voglio cancellare il casino che era successa, la lite subito dopo e il vuoto a venire.La porta alle mie spalle si apre ed entra Luke con quattro sacchetti della spesa riempiti fino ai bordi, tiene il telefono con una spalla e con un piede chiude la porta di casa mentre ascolta e sorride la persona dall'altra parte del telefono. Mi alzo per dargli una mano e gli prendo due sacchetti, mi lancia un bacio al volo e mi segue in cucina.
''Senti...'' ride e appoggia i sacchetti sul bancone quasi ribaltandoli, ''Ora...Si ok aspetta... Clarissa aspetta un minuto!'' alza gli occhi al cielo sorridendo.
Clarissa? Questa deve essere nuova.
''Ti richiamo tra venti minuti che sistemo le buste della spesa ok? Poi organizziamo il tutto... Siii... Ok... Ciao ciao ciao''
''Un altro ciao?'' scherzo io. Lui alza gli occhi al cielo e mi deposita un bacio sulla guancia.
Insieme iniziamo a sistemare la spesa al loro posto. Ne ha comprata di roba! Verdure, patatine... una busta solo per le pizze congelate e la busta non è piccola, della pasta, dei sughi già pronti.
''Senti un po'...'' inizio io, ''Hai svaligiato il supermercato?''Lui ride e finisce di mettere via le ultime cose, ''Diciamo che ero rimasto senza mangiare per un paio di giorni'' sorride a mille denti.
''E come sei sopravvissuto?'' appoggio i pugni sui miei fianchi e lo squadro dalla testa ai piedi.
Evita il mio sguardo. ''Ho praticamente scroccato tutto il cibo al college.''
''Sei un disastro, l'hai pagato almeno?''
''Ovvio che no. In mensa ci lavorano due miei amici, mi facevo passare tutto... gratis'' sottolinea bene l'ultima parola dondolando sui talloni. Di solito il cibo della mensa dei college non dovrebbe essere molto buono, ma quella di Luke era davvero buona! Ci sono andata solo un paio di volte qualche mese fa quando ero andata a visitare il college e farmi un'idea e a pranzo avevo mangiato con lui.
''Sei uno scroccone di merda'' gli tiro dietro una busta accartocciata.
''Te come stai? Hai preso l'aspirina?''
''Sì'' sorrido ''E grazie di tutto, anche pere la colazione''
''Di nulla.'' dice con tono profondo. Si avvicina a me piano piano, fino ad arrivare a toccare con la punta del suo naso la mia. ''Prossima volta che vuoi bere ti faccio ingoiare pure la bottiglia e te la faccio uscire dalle orecchie... se non sei con me'' si allontata e si lancia sul divano.
Cerco di trattenere una risata e di togliermi dalla testa l'immagine della bottiglia che mi esce dalle orecchie, non so perché ma mi fa ridere.
Lo raggiungo sul divano e gli faccio mettere i piedi sulle mie gambe. Lo osservo per diversi minuti mentre guarda concentrato una partita di basket, in replica, sul canale sportivo. ''Che hai da guardare?'' continua a fissare la tv.
''Sei stato gentile ieri'' io continuo a fissare il suo profilo perfetto.
''Voglio solo...'' sposta lo sguardo su di me, i suoi occhi azzurri sembrano ancora più azzurri, ''Voglio solo il meglio per te''
Non so cosa intenda dire e la mia testa inizia ad essere di nuovo pesante quindi sorvolo e guardo la partita con lui fino a quando i miei occhi non iniziano a chiudersi da soli invitandomi a dormire.
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Linea sottile ~ Luke Hemmings
FanfictionAlisha Steel, una bambina di appena cinque anni perde i suoi genitori in un terribile incidente d'auto. E' figlia unica e nessun parente oltreoceano è disposto ad accoglierla. Viene data in affidamento ai migliormi amici dei suoi genitori nonché pad...