libreia

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È bello svegliarsi in questa camera, su di questo letto morbido e caldo ed i cinque cuscini che ho a mia disposizione su di esso da poter strapazzare, non è una grande camera in realtà ma ho tutto ciò di cui ho bisogno e cioè un letto ed un bagno. Non ho bisogno neppure dell'armadio visto che quando viaggio rimango i vestiti in valigia per non rischiare di perdere qualcosa ed è per questo che la camera è già sottosopra con tutti i mie vestiti in giro sparsi senza un ordine preciso, poi ho il bagno personale nel quale posso passare tutte le ore che voglio senza nessuno che mi bussa alla porta per farmi uscire come invece succede a casa.

Sono sveglia, ma non ho ancora aperto  gli occhi, voglio godermi la pace ed il calore che c'è sotto queste coperte poiché al di fuori di esse fa freddo e vorrei che fosse possibile stare qui sotto per tutta la giornata. Fuori piove, sento il vento e le gocce sbattere contro la finestra ed è un rumore che amo particolarmente, apro gli occhi e guardo le gocce arrivare veloci e sbattere su questo vetro dal quale vedo questa mattina solo nebbia e qualche albero mosso vorticosamente dal vento. Mettendo insieme tutta la poca forza che ho in corpo mi alzo da questo letto, mi lavo e mi vesto per poi scendere al piano inferiore per consumare la colazione. Scendo lentamente le scale e la casa mi sembra stranamente calma e piatta come se ci fossi solo io al suo interno, un tuono sentito all'improvviso mi spaventa e per poco non urlo dopo essere sobbalzata, fortuna che non mi ha visita nessuno e posso fare finta di nulla.
Eccomi nella sala! non trovo nessuno ad aspettarmi, non so se anche per questa ci sia un orario preciso o meno e decido di sedermi ed aspettare, quando la biondina mi serve capisco da sola perché lei non dice mai nulla che gli altri non mi faranno compagnia questa mattina ed ho la sensazione anche se sono solo le otto del mattino che non siano in casa e si siano svegliati molto prima di me. Inizio a mangiare e non mi accorgo della figura che si sta avvicinando a me, un altro spavento è dietro l'angolo ma anche questa volta mi trattengo dall'urlo di vedere  "Lerch" spuntare di fronte ai miei occhi,
«il signore si scusa per non poterle fare compagnia questa mattina»
Finalmente qualcuno che parla in questa casa, non credevo che il non parlare potesse essere più fastidioso delle domande di mia madre appena sveglia, quelle si che le odio e non mi mancano di certo, mentre formulo questo pensiero mi chiedo se la biondina soffra di mutismo selettivo, in questo caso dovrei cambiare opinione perché non sarebbe pigrizia o non voglia di voler parlare con me ma ho sempre pensato che fosse lei la spocchiosa e solo adesso mi viene in mente questo strano pensiero che non mi ha per nulla toccato ieri.
Finita la colazione mi guardo intorno per alcuni minuti, non so cosa fare, con una giornata di brutto tempo come questa e nessuno in casa ma forse è il momento giusto per fare le mie indagini sui vampiri e corro subito in libreria per iniziare a leggere. Quasi non mi ricordo più la strada e sto per perdermi per tutte queste stanze e corridoi ma finalmente dopo aver girato a vuoto per forse un quarto d’ora arrivo davanti a questi scaffali, cammino piano ad occhi spalancati toccando le copertine e leggendo titoli fino a perdermi tra tutte queste storie che vorrei leggere e mi chiedo se debba cercare subito qualcosa sui vampiri o posso dedicare del tempo a leggere qualche altro libero prima di iniziare la ricerca.
«Buongiorno, cerchi un libro in particolare? forse posso aiutarti!»
Ed ecco il terzo spavento di oggi, con la testa completamente nel mondo dei sogni mi impauro davvero sentendo la voce di Andrew che dopo essere entrato è arrivato fino a me, se non ho avuto un infarto fino ad ora vuol dire che ho un cuore più sano di quanto credevo. Andrew? Cosa? Credevo non fosse in casa, come ha fatto ad arrivare qui solo qualche minuto dopo di me? non ci credo, che fa mi spia? Ci sono mica delle telecamere in casa? Ed in più oltre al mistero della sua comparsa qui così all’improvviso c'è che con lui qui non posso cercare di sicuro nessun libro che mi interessi riguardante i vampiri.
Non so da dove cominciare per cui gli esprimo la mia passione per la lettura ed i miei libri preferiti e da qui iniziamo a parlare dei nostri rispettivi generi preferiti ed il fatto che pur essendo una ragazza non amo particolarmente i romanzi rosa e di tante altre cose riguardanti i libri, lui mi mostra i suoi preferiti, quelli ai quali è più legato ed il primo e l'ultimo che ha letto ed io vorrei leggerli tutti perché mi ispirano un sacco ma non credo di aver il tempo necessario per farlo. Sono felice di fare sempre più amicizia con lui e del fatto che andiamo d'accordo ma non voglio che mi consigli troppi libri da leggere perché non aver più tempo per quelli sui vampiri.
Dopo avermi mostrato il posto dei libri in base alle categorie che preferisco va finalmente via ed io con due dei libri di quelli che mi hanno più colpito di avventura in mano sono ora nel reparto storia e non so che altro, perché non ci sono dei nomi specifici per questi reparti infiniti, per leggere qualcosa sulla storia e sulle tradizioni qui in Danimarca per cercare di capire un po’ meglio Edmund, i suoi modi di comportarsi e le tradizioni che forse dovrei rispettare io.

Amare un vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora