Lago freddo e Ghiacciato

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Arrivo al lago dopo tanta strada precorsa tra questi alberi e cumuli di neve, miracolosamente ricordando a memoria la strada fatta solo una volta. È bello qui, come la prima volta che mi ci ha portato Andrew ed è sempre un panorama magico da osservare, il silenzio ed il nulla circostante costringono la mente a pensare in modo lucido ed a concentrarsi sui problemi da risolverle. A quanto pare però Lerch aveva proprio ragione e adesso dopo solo pochi minuti che sono arrivata, la neve inizia a scendere, fiocchi grandi e veloci arrivano fino ai miei piedi portati dal vento che si è fatto più forte e tumultuoso. Resto incantata a guardare il panorama fregandomene come se la neve non fosse un problema visto che rende il panorama ancora più bello.

*Eccomi di nuovo qui! Allora come va lettori? Cosa me pensate della storia fino a questo punto? Luna è lontana di casa e la neve unita al vento si fa sempre più violenta ridimensionando di sicuro l'orientamento, lei sembra tranquilla e sicura di riuscire a tornare a casa ma Andrew e Kevin sono tranquilli al pensiero che lei sia da sola lì fuori? Iniziamo a scoprirlo da Andrew*

Kevin sta facendo le valigie, dovrei andare da lui per chiedergli scusa mentre Caterina che dovrebbe fare lo stesso perde tempo per casa, credo di non voler affrontare nessuno dei due in questo momento, sono in pensiero per Luna che ancora non è tornata e mi chiedo dove sia potuta andare con questo brutto tempo. Non voglio preoccupare gli altri visto che potrebbe essere in paese al sicuro ma qualcosa mi spinge ad andare a cercarla anche con questa nevicata che potrebbe trasformarsi in una lieve bufera, non si vede molto ma sono un vampiro ed in freddo ed il vento non possono mettermi paura soprattutto se lì fuori c'è Luna.
«Dove stai andando?»
Incontro Caterina prima di poter uscire di casa e voglio spiegarle per bene dove sto andando e che al mio ritorno e meglio se non è più qui.
«A Cercare Luna e tu durante la mia assenza fai i bagagli»
«Li farò ma aspetterò che tornite, devo parlare con lei prima di partire»
Ancora non si è fermata, come è possibile che minacci ancora di parlargli di me come un assassino o non so cosa abbia in mente di cattivo da fare, ora non è il momento di pensare a questo, prima la trovo e poi troverò una soluzione anche per Caterina, non so se è il momento giusto per parlargli dei miei segreti visto che non vuole avere nulla a che fare con me ma meglio che le parli io che Qualcun’altra, la metterebbe solo più in confusione se le raccontasse chissà quali segreti non veritieri su di me.
Esco cercando di togliermi tutti i pensieri dalla testa e concentrarmi solo nel vedere in questa tormenta e cercare Luna anche se non so da dove iniziare per cui mi fermo un attimo a pesare a dove possa essere andata fin quando le mie gambe quasi da sole si orientano verso il bosco e quindi al lago al quale l'ho portata quella volta. spero di non trovarla e di fare tutta questa strada per nulla, se è lì a quest'ora già sarà congelata o persa tra questi alberi, non sarebbe dovuta uscire da sola, perché ero troppo concentrato a litigare con Kevin ed a autocommiserarsi per pesare a lei? dovevo fermarla o uscire seguirla ed invece non mi sono accorto di nulla e lei ora è qui tra questa tornata da qualche parte.

*Preoccupato per lei è dire poco, disperato sarebbe l'aggettivo perfetto per Andrew in questo momento, è fuori tra la neve e non sa neppure dov'è lei, per fortuna la sta cercando nel posto giusto ma Luna non sa che lui sta arrivando*

Non dovevo rimanere qui così a lungo, dovevo tornare subito a casa ed invece mi ritrovo a non capire quale sia la direzione giusta per tornare e restare qui vorrebbe dire morte per assideramento assicurata ma che fare adesso! forse qualcuno è uscito a cercarmi, ma potrebbe arrivare tardi o non arrivare dato che infondo non ho detto a nessuno dove sarei andata, sono davvero stupida e non voglio morire qui. Di sicuro è la morte più stupida che poteva capitarmi penso per cui mi tengo in movimento e cammino cercando di intraprendere la strada giusta fissando dei punti di riferimento e non affrettandomi anche se vorrei arrivare in fretta in un luogo caldo.
Sto camminando da qualche minuto tra questi alberi che ora sono tutti uguali più che mai e anche se non mi rendo bene conto di dove io sia, vado avanti convinta che questa sia la strada giusta per arrivare ad un caldo camino dove riscaldarmi e riposare un po’. I passi si fanno più pesanti ora ed il freddo ha già penetrato il mio corpo che regge a stento il mio sorreggermi e camminare, sento il mio viso e le mie mani gelide e non sopporto per nulla questa sensazione che però mi da la forza di volontà di correre ed arrivare fuori di qui, peccato però che in questo momento non ce la faccia, il mio corpo è troppo stanco e correre in questo momento per me è impossibile, sento spegnersi il mio corpo ogni secondo che passa. Mi reggo agli alberi per non cadere ma avendo le mani nude già gelate dal vento freddo questo peggiora solo la mia situazione, il manto di neve si fa alto ed essendo fresco fa sì che io affondi con il piede dentro di essa e non riesca più a muovermi. Tento gli ultimi sforzi per poi cadere a terra senza neppure un po' di forza nelle ossa è un corpo ormai freddo e bianco quello affondato nella neve, ho freddo tanto freddo e non so se riuscirò ad alzarmi da qui, se ce la farò o meno a vivere e maledico il giorno in cui sono arrivata ed ho deciso di rimanerci per questo maledetto mese di Novembre invece che andare via. La neve coprirà il mio corpo se non riuscirò a muovermi e la morte diverrà certa per me.

Amare un vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora