Turisti

2.3K 153 1
                                    

Sono sveglia miracolosamente alle 6:30 del mattino anche se ogni muscolo del mio corpo non vuole compiere neppure un movimento ed i miei pensieri sono "non alzarti" tanto se mi riaddormento o mi lasciano qui o Kevin verrà a tirarmi fuori da questo letto così comodo con la forza.
Sto ancora decidono cosa fare e sento bussare alla porta.
«Entra stronzo» dico sicura che si tratti di Kevin.
«Mi hanno chiamato in tanti modi ma credici è la prima volta che mi chiamano così»
Andrew con quella che credo sia la mia colazione in mano entra in camera impietrito dal modo in cui l’ho chiamato.

«Volevo essere gentile ma se vuoi vado via»
«No resta»
Mi precipito a dire, il mio imbarazzo in questo momento è oltre i limiti umani e non trovo le parole giuste per scusarmi per quello che è appena uscito dalla mia bocca.
«Sei sicura che vuoi che rimanga, vuoi davvero fare colazione con uno stronzo»
«Credevo fosse Kevin, scusami! tu non lo sei»
«Lui si invece!»
Beh... Neppure lui in realtà visto che queste sono le solite parole gentili che ci diciamo noi due ed a pensarci non so neppure per certo che Andrew non lo sia. Questa mattina iniziata con una grande figuraccia mi sta piacendo già di più visto che la colazione con Andrew sul mio letto si sta rivelando davvero divertente.
Perdiamo il conto del tempo scherzando e parlando delle cose più assurde che ci possano essere e se lui è già pronto per uscire io sono ancora in pigiama e devo muovermi se non voglio far arrabbiare quel perfettino di Kevin.
«Adesso… Forse è meglio che vai via, siamo in ritardo!» Dico imbarazzata nel doverlo mandare via.
«Siamo?»
«Sono! Ma è colpa tua! Perché la colazione a letto proprio oggi che siano impegnati?»
« Ti piacerebbe rifarlo, forse quando Kevin sarà andato via»
«Molto volentieri»

Gli rispondo con un bel sorriso sulle labbra, mi piace molto questa idea anche se la colazione a letto non è una cosa che di solito mi piace fare, mi fa sentire più in intimità e a contatto con lui, questi momenti da soli con tutta la privacy che vogliamo, in un ambiente piccolo e comodo come la mia camera, vorrei che fossero di piú nella giornata.
Devo prepararmi il più velocemente possibile per cui doccia e poi vestirmi e truccarmi in circa dieci minuti, forse non mi truccherò, non lo faccio da quando sono qui poiché non ne ho mai sentito l'esigenza anzi, inizio a pensare sia solo una perdita di tempo e credo che non lo farò neppure oggi a maggior ragione che sono in ritardo e non ho certo il tempo per il make up.
«Sei pronta?» grida Kevin fuori dalla mia camera
«Due minuti e scendo»
Sono vestita e sto sistemando i capelli ma non so dove sia la mia borsa e forse impiegherò più di due minuti per cercarla.
«Te ne do cinque poi ti voglio pronta»
Cinque vanno bene, sono perfetti, devo sono cercare quella dannata borsa che ricordo di aver portato ma non dove sia in questo momento, non l'ho usata neppure una volta ed è sparita lo stesso, assurdo!

« Dai veloce!»
Sto scendendo le scale il più veloce possibile mente i due ragazzi sono già pronti da tipo un secolo e stanno aspettando solo me. Ed ovviamente se Andrew è calmo Kevin invece deve urlarmi contro come se stessimo per perdere un treno.
«Inizieremo da qualche museo oggi»
Come al solito ha deciso tutto Kevin senza chiedere a nessuno, quando si va da qualche parte qualsiasi essa sia organizza tutto in un minuto nei minimi dettagli e non ammette repliche alle sue decisioni.

1° Museo : Danmarks Jernbanemuseum

Si tratta di un museo che mostra la storia delle ferrovia danese, ci sono esposti locomotive e carrozze di tutti i generi e la rappresentazione del tempo in cui essi venivano usati.
«Perché ci hai potati proprio qui?» Chiedo non essendo del tutto interessata all’argomento trattato.
«Forse non è il museo più interessate ma non l'ho potuto visitare l'ultima volta e ci tenevo a farlo»
È molto interessante, mi chiedevo proprio il perché avesse scelto questo e non altri musei ed ovviamente è una scelta personale fatta per il suo tornaconto.

« Devo andare! Andrew per favore mostrale tu la città io torno alla base»

Dopo una telefonata definita "molto urgente" improvvisamente Kevin è impegnato e deve andare via, è solito fare così e sarà capitato un migliaio di volte che lui dovesse scappare letteralmente via per impegni ma  penso che sia strano in questo momento di pausa lavorativa avere degli impegni così urgenti visti i soli tre giorni che si è perso di riposo.

« Spero non ti dispiaccia ma dovrai accontentarti di me»
«Non mi dispiace per nulla» rispondo ad Andrew sorridendo comunque triste che neppure qui posso passare del tempo con Kevin.
Un giro per la città molto interessante questo con Andrew ma credo che i musei e le zone più belle da noi visitate oggi non mi bastino questa volta, voglio anzi un punto di vista diverso, di una persona vissuta qui, vorrei vedere i posti preferiti da Andrew e quelli dove è cresciuto.

Amare un vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora