Amare un vampiro

Natale

*Vi avevo promesso poche righe e quelle sono state ed ora torniamo in Italia da Luna*

È arrivato il natale con la sua atmosfera magica e così familiare che mi rende sempre più serena e rilassata, un periodo dell'anno che adoro anche se quest'anno non vedo l'ora che passi perché il tempo deve scorrere veloce fino al giorno in cui finalmente potrò tornare in Danimarca. Mi sembra tutto così surreale, come se si trattasse di un sogno ed invece mi sono innamorata davvero e presto sarò con lui in un'altra città, lontano da qui ed il passo che dovrò affrontare non è per nulla corto. Ora devo uscire, la missione è compare i regali di natale per la mia famiglia e per Kevin che la vigilia sarà a casa mia. Ho tante cose da raccontargli, perché anche se l'ho tenuto informato su tutto devo raccontargli i dettagli guardandolo negli occhi e vedendo il suo sguardo cambiare e capire le sue reali emozioni.
La viglia è passata ed è stata una giornata stancante, con tutti i parenti e gli amici, i troppi auguri da fare, la messa di mezzanotte ed ancora poi a festeggiare l’arrivo del natale con gli amici, fino alle quattro del mattino, e non voglio neppure immaginare quello che faremo a capodanno, se questo è il modo di festeggiare finiremo col passare una notte in bianco. Con un po' di mal di testa  sono ancora nel letto alle undici di mattina e non ho per nulla l’intenzione di fare nulla, voglio stare qui a contemplare la mia vita e visto che queste si chiamano vacanza credo di meritare questo riposo almeno per un giorno. Ma Qualcuno non è d'accordo con me perché il telefono squilla e sono sicura senza neppure vedere il nome che questa persona mi farà abbandonare il calore del mio letto e sono indecisa su se rispondere o meno.
«Pronto»
Dico con la voce più brutta del mondo proveniente da una persona spaparanzata sul letto come una balena spiaggiata.
« Sono qui!»
???  Nella mia testa in questo momento solo punti interrogativi, conosco la voce, è una persona che conosco ma non ho capito chi sia.
« Chi sei?»
Non mi interessa fare figure di merda in questo momento, non riconoscere la voce delle persone a telefono è normale.
« Non riconosci neppure la voce del tuo fidanzato?»
Mi alzo di scatto dal letto sedendomi a gambe incrociate su di esso.
« Andrew! Che significa che sei qui?»
« Sotto casa tua!»
Mi alzo e guardando dalla finestra accorgendomi che è veramente lui ed è veramente qui fuori.
« Aspetta arrivo!»
Chiudo la chiamata, metto le prime cose che prendo dall'armadio e sono in un attimo giù da lui, correndo per le scale mi rendo conto che è la prima volta che lo vedo dopo che ci siamo confessati il nostro amore per telefono e non so come dovrei comportarmi.
« Ciao»
Più imbarazzata che mai lo saluto trattenendo la mia voglia si saltargli al collo per abbracciarlo e baciarlo.
«questo è per te! »
Anche lui non è proprio al suo agio e mi pone una piccola busta di colore blu.
«cosa? Io non ti ho comparto nulla, non sapevo...»
« Già mi hai fatto il tuo regalo quando mi hai chiamato dicendomi che saresti tornata da me»
Oddio è così romantico, non ci credo che abbia fatto una cosa così per me.
« È un diamante nero!» Dice rovinandomi tutta trepidazione nell’aprire il pacco.
« Non devi dirmi cos'è prima che io possa aprirlo!»
« Scusa! Fai finta non abbia detto nulla»
Ormai la sorpresa è rovinata ma apro ugualmente il regalo monto emozionata.
«Ora posso parlare?»
Mi chiede bisbigliando mente io guardo l'anello.
« Si puoi!»
« Me lo ha dato mio padre quando gli ho detto che saresti tornata. Non so a chi apparteneva ma credo faccia parte della famiglia da più generazioni»
« È un bellissimo anello ma non posso accettarlo, tienilo e quando vorrai chiedermi in moglie sarò felice di accettarlo»
Lui riprende il suo anello per nulla arrabbiato fortunatamente anzi accettando la mia decisione di aspettare e possiamo così goderci una giornata insieme da innamorati fatta solo di baci ed abbracci. Presto però arriva il pomeriggio e l’ora che lui deve partire a malincuore di entrambi, non voglio staccarmi da lui, so che presto tornerò ma ora non voglio lasciarlo andare.