Amare un vampiro

Rose e bigliettini

Sono seduta per terra, in mezzo a due scaffali alti di libri, sto leggendo beatamente uno di questi quando Andrew entra nominando il mio nome, chiudendo il libro tenendo il sogno della pagina a cui sono arrivata con le dita mi alzo un po’ innervosita poiché quando leggo non mi piace essere disturbata ma devo essere educata e se qualcuno mi cerca devo smetterla di leggere perché la buona educazione vuole così.
Stavo proprio pensando a lui mente leggevo del personaggio maschile del libro e come si dice, quando parli del diavolo...  Che in questo caso sarebbe più esatto dire quando pensi al diavolo.... 
Gli vado incontro e vedo che ha in mano altre rose che dice di aver appena potato per il bene della pianta e di aver ovviamente tolto tutte le spine per la mia incolumità. Neppure il più innamorato e ossessionato uomo farebbe questo per una ragazza, come al solito vorrei quasi chiederglielo il perché si prende la cura di levarle prima di darmele e che potrebbe anche fare a meno di questa premura poiché sono belle il doppio con le spine ma mi sembra troppo sfacciato e fuori luogo e sarà meglio per me se sto zitta e faccio finta di nulla.
Ma con lui qui davanti a me ed i mille pensieri che mi dicono "chissene frega diglielo" non resisto alla tentazione di dirgli che con le spine sono più belle e alla fine lo dico senza tanti preamboli, lui senza aspettare un secondo risponde che le usa da concime per cui non è un disturbo toglierle ma mi sembra solo la stronzata più grande del secondo. Come concime? Le spine? Credo di dover fare un giro nella serra per controllare perché non ci credo tanto. Lo ringrazio ugualmente per queste belle rose ma comunque non va via, non che mi dispiaccia la sua presenza anzi mi è molto gradita ma come già detto quando leggo voglio essere lasciata in pace per cui preferirei che andasse via. Ed invece per mia sfortuna comincia a parlare ed intavolare discorsi con me, gli rispondo cordialmente ma intanto facendo finta di sistemare i libri che ho in mano, nascondo quello sui vampiri che ho tra gli altri in fondo al mucchio composto dai quattro che ho scelto di leggere oggi, per non farmi scoprire e spero che se ne vada presto. Sono proprio sfortuna, l’unica volta che prendo un libro su di questi e lo metto con gli altri che vorrei leggere arriva Andrew e mi fa prendere un colpo per la paura che possa scoprirmi, inizia un discorso infinito così da farmi finire tutto il tempo per  leggere fino ad arrivare all’ora di cena ed andare insieme in sala con nulla di nuovo scoperto su di loro.

Questa sera sono nella mia accogliente camera, già nel letto con un libro pronto per essere letto quando bussa alla porta la biondina, dopo essermi alzata dal mio caldo letto per aprirle, lei senza dire nulla come al solito mi porge un pezzo di carta ed una rosa. Non capisco per cui prendo rosa e biglietto e dopo aver chiuso la porta leggo  cosa c'è scritto su di esso e capisco che mi è arrivato da Andrew.

" ti chiami Luna ma sei bella come un raggio di sole "

Eh???? Che cosa stupida! mi aspettavo qualcosa di più romantico, questa cosa non si può leggere ma per fortuna di contrasto la rosa arancione allegata al bigliettino invece è davvero bella. Non posso però leggere il messaggio senza ridere e domani non so come farò a guardalo negli occhi senza pensare a questa.
Anche dopo questi gesti carini non so se lui sia davvero interessato a me o questi ultimi sono solo per farmi fidare di lui, potrei piacergli davvero ma in questa situazione ambigua non riesco a fidarmi di lui e metto in dubbio ogni gesto e ogni singola parola che pronuncia. I miei pensieri volano nella fantasia e se da una parte immagino che questo bel ragazzo si sia invaghito di me dall'altra invece che voglia solo nutrirsi di me e spera che così ci possa riuscire meglio. Devo scoprire al più presto di più su queste persone con le quali sto convivendo, non voglio iniziare a provare qualcosa in più per lui per poi scoprire che in realtà non corrisponde o al contrario non voglio innalzare un muro con una persona che potrebbe essere perfetta per me.