Amare un vampiro

Fine Serata

Prima che la serata giunga al termine, invece di goderci le tradizioni danesi, io e Kevin siamo già da soli, abbracciati in un angolo a raccontarci tutte le novità e le cose successe. Ho tante cose da dirgli che forse non gli avrei raccontato se non dopo il mio ritorno a casa ma visto che ormai è arrivato fin qui voglio approfittare a pieno della sua presenza ed anche se sento di potergli raccontare tutto da migliore amica quale sono per lui, ho anche paura di peggiorare la situazione già poco semplice con Andrew e che possano litigare tra di loro visto che Kevin mi sembra già molto turbato dalla situazione.
«Mi sono innamorata sapendo che non sarebbe dovuto accadere, siamo troppo distanti e troppo diversi per stare insieme. tutte quelle storie a lieto fine possono succedere solo nei film mentre io mi ero illusa di poter avere lo stesso destino che evidentemente non ho avuto»
Gli dico questo, dandomi la colpa per quello che provo e chiedendomi il perché sia successo, io non ho mai creduto tanto all'amore, non l'ho mai cercato e prima di innamorarmi ho sempre aspettato di conoscere bene la persone che avevo davanti nelle varie occasioni ma perché questa volta è stato diverso? Neanche lo conoscevo e già ero innamorata di lui, è bastato uno sguardo e poi tutto il resto si è aggiunto ad un quadretto che per me già era perfetto, fino a quando non è arrivata Caterina che ha rotto in mille pezzi quello che era stato fino a quel momento il mio sogno proibito ed il desiderio che sapevo non si sarebbe mai avverato.
«forse è meglio così, tu hai la tua via in Italia e l'università da finire e lui altrettanto qui per cui credo che avresti sofferto ugualmente e sarebbe stato due volte più difficile lasciti alle spalle tutto questo»
Lui mi abbraccia e mi coccola nel migliore dei modi ma le sue parole in questo momento non mi sono molto di conforto, sarà come dice ma ci avrei voluto provare, ci avrei messo il cuore e la lontananza sarebbe durata solo per qualche mese e non di più, poi sarei potuta tornare qui da lui.
Tra le mie domande ed i dubbi mentali e le nostre infinite chiacchiere, si fa tardi, sempre più tardi, parole ed ancora parole, non la smettiamo più di parlare e tra il rammarico e la delusione su alcuni ricordi c'è anche il tempo per ridere e fare battute, che è sempre una cosa che mi piace fare con Kevin.
Ci alziamo a camminando ci lasciamo alle spalle il paese per salire fino a casa Vampiri, lui prende la mia mano tra la sua e mi tira a se guardandomi amorevolmente, devo dire che tra le sue braccia mi sento sempre bene con me stessa ed il mondo. Presto siamo davanti casa, dove ci fermiamo ancora una volta per continuare a parlare ancora per un po’, prima di entrare sapendo chi troveremo dentro.
Ormai siamo da un po' qui fuori continuando la nostra serata parlando ancora e aspettando ad entrare, perché in questa casa ci sono troppe persone e troppi ricordi ormai non tanto belli per me e restare al di fuori di essa, quasi come quando sono arrivata qui, mi fa pensare che forse non mi piace per nulla questo posto e soprattutto questa misteriosa casa.
« Entrate in casa, qui fuori si gela»
Andrew passa con un'aria alquanto stanca, guardandomi intensamente negli occhi, invitando entrambi ad entrare, non si ferma neppure un secondo con noi, avrà intuito che Kevin è arrabbiato con lui ed avanza chiudendo la porta dietro di se entrando in casa, noi invece restiamo per qualche altro secondo qui anche se in realtà sono d’accordo con lui perché sarà passata l’una di notte e le temperature si sono calate di alcuni gradi.
«Entriamo, ho freddo qui fuori»
«Possiamo andare in albergo se non vuoi restare qui»
Sarebbe molto maleducato ed inoltre, oltre al fatto che è troppo tardi per andare a cercare un albero non avendo neppure la macchina qui a nostra disposizione, non servirebbe neppure a nulla perché non cambierebbe il mio stato d’animo, per cui resterò qui ancora per questi pochi giorni sperando che siano monotoni come i primi e non come gli ultimi.