Danimarca

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Quella che sta per iniziare è la storia narrata da una semplice ragazza di 25 anni, alta circa un metro e settata con degli occhi verdi limpidi che incantano al solo guardarli, una carnagione tendenzialmente pallida e lunghi capelli lisci che si arricciano al loro finire. È lei o semplicemente Luna per quelli che leggendo vivranno con lei quest’avventura, un viaggio questo che poi diventerà il suo tutto. È questo quello che ci aspetta nel racconto descritto in queste pagine. Io chi sono vi chiedete? Una voce! immaginatemi come un granello di polvere che si è posato su di questa ragazza e da allora viaggia sempre con lei. So tutto ma cercherò di non dire nulla di troppo durante la storia per non rovinarvi il finale.

È una giornata uggiosa questa, il cielo è grigio con un sole che si nasconde dietro ad una nuvola e non lascia trapelare neppure un raggio di sole, non fa particolarmente freddo perché non tira vento e tutto sembra troppo calmo come se il mondo qui non girasse, il vento non soffiasse e tutto tace nella quiete più profonda.
Sono arrivata in questa giornata particolare in Danimarca e mi trovo di fronte alla casa che mi ospiterà per questo mese, "Entro?" mi chiedo, ma subito mi rispondo "No! Non subito" e penso di fare prima un giro qui intorno, solo dopo suonerò il campanello, che male può fare in fondo osservare il perimetro intorno alla casa?
Cammino pian piano osservando l'enorme abitazione ed il panorama dato dalla collina su cui si trova, arrivo sul retro e noto esserci una porta aperta, con tutta la curiosità che mi contraddistinguere mi avvicino per vedere se c'è qualcuno, scendo i tre gradini che ci sono ma è tutto buio e si vede a stento ad un palmo dal naso. Cammino cautamente fino a quando non riesco ad intravedere qualcosa e mi blocco come una statua di cera davanti ad esso. È lì, in una bara di mogano e sembra che mi stia fissando, lo guardo meglio e mi accorgo che in realtà è come se stesse solo dormendo, ha gli occhi spalancati e con lo sguardo fisso in avanti, sembra che non si sia accorto della mia presenza. In questo momento sono ferma immobile e il mio primo pensiero, forse poco sensato, è quello che sono davanti ad un vampiro, vero, non un attore o uno di quei ragazzi fissati che si operano per assomigliare a loro, lui è davvero uno di quelli? sembra una salma! un uomo apparentemente morto che si  sveglierà prima o poi e non mi deve assolutamente trovare qui. Il mio istinto quindi è quello di scappare, mi avvicino piano alla porta dalla quale sono entrata camminando a ritroso per non staccare gli occhi da lui, passo dopo passo mi ritrovo fuori, adesso non riesco più a vederlo ed è il momento giusto per fuggire. Senza sapere la destinazione precisa in cui fermarmi e sentirmi al sicuro inizio a correre più forte che posso, le mie gambe vanno da sole e solo dopo un po’ mi fermo; quando ormai il respiro si è fatto affannoso, le mie gambe cedono ormai troppo stanche dalla fatica facendomi cadere per terra  all'ombra di un pino. Solo in questo momento realizzo e capisco che quello sarà l'uomo con cui dovrò passare questo mese, questo maledetto mese di novembre.

Si! Perché tutto è iniziato quando mesi fa decisi di fare un viaggio prima di dare gli ultimi esami all'università e così presi la decisione di partire per una delle mete Europee che amo di più e cioè la Danimarca. Questo sarebbe stato ed è il mio primo viaggio da sola senza né famiglia né amici al seguito ed ormai decisa nel venire qui poiché è sempre stata una delle mete che più mi ha attirato e che avevo voglia di visitare ero pronta a fare i biglietti e partire subito. Qualcosa mi ha fatto però cambiare idea, con conseguente posticipo del viaggio di qualche mese, i miei amici che sono stati prima di me qui mi hanno sconsigliato gli alberghi e dopo alcuni racconti che me la descrivevano come una brutta località di villeggiatura avevo abbandonato l'idea per qualche tempo non sapendo se cambiare meta o meno. Stavo cercando ormai altre destinazioni oppure il coraggio di partire anche dopo tutte le disavventure capitate ad i miei amici, quando un giorno incontro uno dei miei migliori amici, kevin.
Lui è sempre per il mondo a causa del lavoro e per questo non lo vedo quasi mai ed appena tornato da uno dei suoi viaggi non perdo tempo ad esprimergli i miei timori nell'andare in Danimarca ricordandomi che lui è stato li qualche tempo fa. Lui credeva che io fossi già partita ed esprimendogli i miei timori mi conferma che trovare un albergo nella zona desiderata è stato quasi impossibile ed alla fine ha optato per andare in una casa privata che mette a disposizione delle camere per i turisti. Questa idea non mi alletta molto perché stare a casa di persone sconosciute non è di sicuro come stare con le comodità di un albergo, Kevin è stato fortunato ed è diventato grande amico del padrone di casa ed e pronto a chiedere loro se possono ospitarmi, non sono certo entusiasta di questa soluzione  ma se questo è l'unico modo per andare in Danimarca sicura di vedere tutto quello a cui sono interessata credo che accetterò questa modalità di ospitalità.

Ed eccomi qui in Danimarca, a casa di questo presunto amico di Kevin, in questo momento sinceramente non so proprio cosa pensare dato lo spavento che ho avuto e adesso che è passato qualche minuto e ricomincio a ragionare mi chiedo  “quell'uomo chi è?” “ Cosa è?” “ È un vampiro?” “Anche Kevin è un vampiro?” Oppure lui non è a conoscenza di questa cosa? Oddiooo non ci sto capendo nulla.

Amare un vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora