3.[noia]

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Dopo le due ore di motoria passate a parlare con Owen,la quarta passò molto velocemente.

Se non fosse stato per il fatto che la professoressa di informatica mi ha fatto il quarto grado e poco ci manca che mi chiedesse anche il codice fiscale e la taglia di reggiseno.

Quando nei corridoi risuonò la campanella dell'ultima ora la professoressa ci salutò e sparì dietro la porta avviandosi velocemente nel corridoio.

Non appena uscì, Owen si alzò dalla sedia e si mise nel banco, ormai vuoto, affianco al mio mentre il resto della classe si radunò nei soliti gruppetti.

«È sempre stata una ficcanaso quella di informatica, tranquilla, è normale»
Mi disse lui quasi leggendomi nel pensiero.

Poi si girò e mi fece notare che i ventitré membri della classe erano completamente separati in gruppetti.
Cosa che io avevo già notato.

«E tu Owen?
non hai un gruppetto?»
chiesi io, forse un po' troppo sfacciata, lui si girò per fare una panoramica della classe e poi affermò:

«Non ci tengo ad avere a che fare con questa gente...»
«E con me? vuoi averci a che fare?»

Chiesi di nuovo sfacciatamente.
Gli smeraldi che aveva negli occhi si illuminavano di un barlume di speranza.

«Certo, sempre che tu voglia avere a che fare con me...» mi disse lui cercando di capire se ricambiavo il suo evidente interesse.

Prima che potessi rispondergli suonò la campanella e lui tornò al suo banco in ultima fila,lasciando la mia risposta in sospeso.

Entrò l'insegnante dell'ultima ora.
Italiano.
«Buongiorno ragazzi» disse la donna ben piazzata sedendosi nella sedia e sistemando i raccoglitori sopra la cattedra.

Quando alzò gli occhi e incontrò i miei nel suo viso paffuto spuntò un sorriso e mi disse:
«Buongiorno signorina,potrebbe presentarsi?»

Io per l'ennesima volta mi alzai dal mio scomodo banco e mi diressi verso la cattedra.
«mi chiamo Evangeline Ferri,ho 16 anni e...»

«E basta con sta storia,la sappiamo già.
Dicci qualcos'altro di te...»

Una voce mi interruppe.
L'intera classe,compresa la professoressa, si girò verso il ragazzo che aveva pronunciato quelle parole.
«Ostuni,non si intrometta»

Disse la professoressa capendo che quelle parole erano venite fuori dalle labbra carnose del bullo infondo alla classe.

Lui alzò lo sguardo che si incastonò nei miei occhi.
«Dicci qualcos'altro di te, tipo della tua prima volta...» aggiunse il moro tra le risate dei suoi amichetti.

La professoressa sbatté il raccoglitore violentemente sulla cattedra e rimproverò il ragazzo.

Lui bisbigliò qualcosa che fece ridere nuovamente lui e il suo gruppo.
Mi girai verso la professoressa e lei mi fece cenno di andare a sedermi, così feci tra gli sguardi dei compagni di classe.

L'ora passò esattamente come le altre.
Con la mia penna che velocemente scorreva sul foglio a righe del mio grande raccoglitore.

Sono sempre stata una che a scuola voleva andare bene e che si impegnava per avere buoni risultati.
Un po' come Owen.

Mi girai momentaneamente per guardarlo, aveva la testa china sul foglio degli appunti e di tanto in tanto si passava una mano sui capelli dorati.
Riportai le mie perle nere sul foglio e pensai alla figura quasi scultoria che si era impressa nella mia mente.
Era un bel ragazzo.
Niente da dire.

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Eccovi il terzo capitolo...siete per Oweline oppure Evangenzo?
Commentate e stellinate(?)❤️

Bad Boy ||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora