«Buongiorno ragazzi!»
Disse la minuta e graziosa insegnate di motoria entrando frettolosamente in classe.Tutti si alzarono e si misero in coda come dei bravi pulcini per avviarsi in palestra, presi la mia borsa nera dove tenevo al interno, tra varie cartacce e cianfrusaglie, un paio di pantaloncini corti ed una canottiera sportiva.
«Come mai Owen è assente?»
Chiese la professoressa accorgendosi tramite il registro dell'assenza del atleta.Stavo per aprire bocca quando qualcuno disse.
«Lo chieda a Ferri, la sua fidanzata...» sentii una voce anche troppo famigliare pronunciare queste parole dal fondo della fila; mi avviai a passi ampi infondo al ammasso di adolescenti dove,come avevo immaginato, trovai Ostuni.Lo afferrai per la maglietta strattonandolo verso di me e gli dissi
«Non è.
Il mio ragazzo.
Chiaro?»Sentii l'intera classe farfugliare e gli amichetti del moro ridacchiare.
«Stia calmina Ferri, lei è una bambina a modo, non si comporti così» mi prese per il culo il tatuato, mollai la presa e mi avviai velocemente verso la palestra, infuriata dalla sua reazione.Non appena mi avviai negli spogliatoi notai due porte, una con una targhetta con scritto "Boy" e l'altra con scritto "Girl".
Spalancai violentemente la porta dello spogliatoio femminile e la richiusi alle mie spalle.
Appoggiai le mie cose per terra dato che non avevo nessuno con cui condividere la piccola stanza che odorava di muffa, mi tolsi i jeans stretti, la maglietta e mi misi la canotta e i pantaloncini,subito dopo andai nel minuscolo bagno in cerca di uno specchio per raccogliermi accuratamente i miei capelli neri in una coda.Non trovandolo tornai nello spogliatoio dove avevo lasciato le mie cose e quasi mi venne un colpo alla vista della figura che si ergeva davanti alle mie perle nere.
Era Ostuni.
«COSA CI FAI QUI!» esclamai fissando il mezzo sorrisino del moro.
«Noo, sei già vestita, dovevo entrare un po' prima, il mio tempismo non è dei migliori.»Mi disse lui come risposta, cominciando a compiere lenti ed ampi passi verso di me, mentre io imperterrita tenevo gli occhi incastonati nei suoi.
«Cosa ci fai qui Ostuni?» ripetei, evidentemente meno schizzata di prima; lui non mi rispose finché il suo corpo non fu direttamente davanti al mio.
«Ha fatto un errore, signorina Ferri, si è messa contro la persona sbagliata.»disse lui accarezzandomi una guancia con le nocche della mano destra, io per la seconda volta gli tirai uno schiaffo che gli fece piegare leggermente la testa.
Si girò verso di me tenendosi una mano sulla guancia, guardai i suoi occhi.
Erano delle voragini nere.
In quel momento un brivido di terrore mi pervase il corpo e prima che io potessi fare qualcosa lui mi spinse violentemente contro il muro tenendomi per la canottiera attillata;non mi feci distrarre dal dolore e non distolsi i miei occhi dai suoi.
«Devi fare la brava bambina, intesi?
Potresti pentirtene...» mi disse lui a denti stretti prima di mollarmi e uscire per tornare al suo spogliatoio.In quel momento buttai fuori il fiato che, evidentemente, stavo trattenendo; mi dovetti sedere un attimo per un improvviso giramento di testa.
Dopo essermi ripresa e aver bevuto un goccio d'acqua mi raccolsi i capelli e mi avviai nella palestra,dove mi stavano aspettando per cominciare la lezione.
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Tan tan taaaaannnn
Okay basta.
Anyway,Pensavate già male è😏
E invece no 😌
Vi amo,buonanotte a todos
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Bad Boy ||Lorenzo Ostuni
Teen Fiction"Non volevo avere niente a che fare con gli occhi di quel demone che mi stregavano come un mago" Contenuto violento e/o sessuale